Isola di G. Sciarra » 09/09/2005

Rigassificatore: sondaggio o questioni subdole?

In un mondo che si affida sempre più alla capacità di comunicazione, alla necessità di capire come la pensa la gente per fini commerciali e più o meno nobili non poteva mancare un sondaggio sul rigassificatore.
Molti hanno ricevuto, e molti altri la riceveranno, una telefonata con l’invito a rispondere a delle domande; un’intervista con lo scopo di ricavare dati utili ad un rilevamento di pensiero.
Casualmente anche io sono stato oggetto di tale richiesta, alla quale mi sono sottoposto volentieri per ascoltare le domande e cercare di capire dove il sondaggio voleva andare a parare.
Innanzitutto questo rilevamento si rivolge esclusivamente a cittadini di età superiore ai 54 anni (primo dato strano poiché solitamente gli intervistati vengono divisi per fasce d’età proprio per avere una visione più dettagliata), quindi già per questo c’è un motivo ben preciso ma recondito.
Il resto delle domande sono per così dire insinuanti, tendono a condurti a delle risposte obbligate. Come si fa, infatti, a scegliere la sicurezza sociale, al posto del diritto alla salute o a quello del lavoro, come si fa a non desiderare il rispetto dell’ambiente ad altre aspetti positivi della vita sociale, tutte cose che non possono fare parte di una mera classifica ma piuttosto di un “pacchetto” imprescindibile per uno sviluppo della società diverso e migliore.
Un'altra domanda subdola, una volta incassato il no alla costruzione del rigassificatore, è quella di chiedere il gradimento a questo impianto se fosse posto in un'altro sito (punta-cavallo, in pieno mare), o peggio se si potrebbe essere favorevoli (ma sarebbe meglio dire servilmente accondiscendenti) in cambio di un posto di lavoro per se o per i propri figli, o in cambio di un risarcimento alla Provincia o al Comune o se la società costruttrice dovesse proporsi per bonificare qualche metro quadro di territorio.
Insomma il metano pare disposto a dare più di una mano.
Pare disposto a tutto se arriva a farti domande su quanto peso uno dà all'istituzione comunale-provinciale-regionale-sindacati, o in maniera molto indiscreta (in questo contesto) a chiederti a quale schieramento politico appartieni, se al centro o al centro destra o centro sinistra o se militi in qualche altra zona periferica del nostro variopinto e variegato mondo politico.
Per ultimo si chiede quali mezzi di informazione sono utilizzati, o si preferiscono, per tenersi informati, se si segue questa o quella televisione locale o regionale o nazionale e se si predilige essere presi per i fondelli da un prezzolato professore universitario o da qualche tecnico illustre o da una esimia società di consulenza o da chi altro.
Le domande come ho già detto sono sull’orlo della capziosità. Ma perché questo sondaggio, perché proprio ora, a che serve?
Un sondaggio si fa preventivamente per comprendere se una data cosa incontra il favore del pubblico.
Fatto in questo momento storico, questo sondaggio è a mio avviso tendenzioso ed ha dei fini reconditi e poco nobili.
C’è da dire che ho chiesto alla società interessata copia delle domande (che mi è stata rifiutata), quindi mi sono informato sulle società incaricate di questa indagine tramite via telefonica o internet.
Per giusta informazione ciò che segue è quanto sono venuto a sapere da un lungo colloquio telefonico con una funzionaria della società di comunicazione che ha commissionato questo sondaggio.
Secondo quanto asseriva, tale esplorazione del pensiero brindisino non era stata commissionata da alcuna impresa industriale che intende installarsi nel territorio né da alcuna organizzazione locale né tanto meno istituzione, ma da una loro iniziativa da momento che di questa faccenda brindisina se ne parla molto. Invoco il diritto di non crederci.
La società autrice di questo indagine telefonica è la SWG che ha varie sedi (Trieste, Milano, Bologna, Trapani) e che ha avuto questo incarico dalla agenzia Chiappe Revello che fa parte del gruppo MS&L (Manning, Selvage & Lee).
Questo è uno dei maggiori network mondiali di relazioni pubbliche, costituito nel 1938 ed ha sede centrale a New York. Il gruppo ha oltre 300 clienti distribuiti in sei aree: healthcare, hi-tech, consumer, corporate, finance e l'emergente consumer technology. Tra le principali imprese o istituzioni che usufruiscono dei servizi di relazioni pubbliche di MS&L a livello mondiale (ufficio stampa, comunicazione istituzionale e di prodotto, comunicazione di crisi, eventi, comunicazione finanziaria, ecc.) si possono ricordare General Motors, J.P. Morgan, Nestlé, Pharmacia, Philips, Procter & Gamble, U.S. Army, Motorola, Lego, Walt Disney, Roche, Coca Cola, Nike, Mitsubishi.
La MS&L Italia, tramite l'Agenzia Chiappe Revello , controllata al 50%, ha esteso le competenze e la presenza sul territorio. Infatti, l'agenzia genovese ha adottato fin dall'inizio una politica di diversificazione dei servizi, che l'ha portata a specializzarsi nel Public Affairs, nell'Ambiente, Energia, Trasporti e Marketing territoriale, e attraverso la società controllata “Itinera” nel monitoraggio legislativo italiano ed europeo.
L'Unità di Consulenza interviene in momenti speciali della storia aziendale dei clienti: periodi di crisi o di cambiamento; rapporti con la comunità interna e con le istanze istituzionali e associative del territorio.
Per la comunicazione di emergenza, si apprende inoltre dal loro sito web, che si stanno occupando, di diversi clienti, tra cui:
• una Associazione del settore alimentare;
• una Associazione imprenditoriale territoriale;
• una Azienda del settore costruzioni;
• una Azienda di prodotti per l'infanzia;
• una Azienda industriale multinazionale;
• una Azienda del settore farmaceutico;
• una Banca d'affari internazionale;
• una Società di consulenza internazionale.

Giorgio Sciarra