Approfondimenti » 14/09/2005
Anno scolastico 2005/2006. Il Saluto del Dirigente Csa
MINISTERO DELL’ISTRUZIONE DELL’UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA
UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA PUGLIA
DIREZIONE GENERALE
CENTRO SERVIZI AMMINISTRATIVI PER LA PROVINCIA DI BRINDISI
Ai Dirigenti Scolastici
Ai Docenti
Al Personale A.T.A.
Agli Studenti
delle Istituzioni Scolastiche della provincia
LORO SEDI
Alla Stampa locale
LORO SEDI
p.c. Al Direttore Generale
dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Puglia
BARI
Anno scolastico 2005/2006. Saluto.
All’inizio di questo a.s. 2005/06, mi è gradito porgere ai Dirigenti scolastici, ai docenti, a tutti gli operatori scolastici e agli studenti della provincia il mio augurio di buon anno e di un proficuo lavoro.
Anche quest’anno scolastico si apre con una sfida: l’attuazione della Riforma degli istituti di istruzione superiore, nel quadro della scelta dell’autonomia scolastica, che è un cambiamento di rotta rispetto ai sistemi scolastici centralizzati, in contrasto con una concezione burocratica e autoreferenziale della scuola, e vuole essere una risposta alla domanda di formazione più variegata e articolata che deriva dalla complessità della società moderna.
Il capitale su cui ogni società costruisce il suo progresso sta nelle conoscenze e nella sua capacità di diffonderle: così scriveva qualche anno fa Koichiro Matsuura, direttore generale dell’Unesco. Questa affermazione ha alla base la consapevolezza che, tra i fattori determinanti per lo sviluppo economico e sociale, vanno considerati l’istruzione e la formazione, finalizzate alla valorizzazione delle capacità e delle potenzialità delle risorse umane presenti nel Paese. La stessa consapevolezza è alla base dei programmi di revisione del nostro sistema formativo che, attraverso l’autonomia, ha adattato il sistema della formazione alle sfide di una società complessa, caratterizzata dall’evoluzione continua delle scienze e delle tecnologie, dalla rapida circolazione delle informazioni e dalla globalizzazione dell’economia, che ha imposto delle regole anche nel mercato del lavoro.
La risorsa umana, come sottolinea il Libro Bianco di Edith Cresson, sarà sempre di più una risorsa strategica, i beni avranno sempre più i caratteri della cultura e dell’informazione e la proprietà dei mezzi intellettuali rappresenterà una parte rilevante dell’economia di ogni Paese. Tra i compiti della nuova scuola delineati dal piano della riforma, vi è proprio quello di facilitare l’inserimento dei giovani in questa nuova società della conoscenza, offrendo loro strumenti per gestire la complessità, per essere cittadini attivi, per esercitare un ruolo di protagonisti e poter partecipare ai processi decisionali.
I giovani hanno affermato, in varie circostanze, di voler essere interlocutori a pieno titolo per ciò che li riguarda e di voler contribuire a costruire l’Europa di domani, intervenendo nel dibattito in corso. È tempo perciò che la Scuola arrivi a considerare i giovani come una risorsa nella costruzione della nuova Europa e non come problema da gestire, in modo che sia acquista la consapevolezza che la qualità delle risorse umane, la forza della cultura e della conoscenza segneranno la qualità del futuro del nostro Paese e dell’Europa. Il capitale umano, inteso come l’insieme delle conoscenze, capacità e competenze dei singoli individui componenti la società, è, infatti, la principale risorsa di cui disponiamo per il progresso e lo sviluppo. La sua valorizzazione determinerà benefici sotto il profilo della qualità della vita e della coesione sociale, e contribuirà al raggiungimento di un obiettivo fondamentale della Comunità europea: fondare l’economia sulla conoscenza, perché l’Europa sia in grado di competere con le economie più avanzate del mondo e di realizzare una crescita sostenibile.
Agli studenti auguro, pertanto, di poter sviluppare sempre più il senso dell’identità europea e i valori della civiltà europea, di poter trovare negli educatori un aiuto valido per la loro preparazione ad una responsabile e piena partecipazione allo sviluppo economico e sociale dell’Italia e dell’Europa, di scoprire le motivazioni profonde per una crescita delle conoscenze, che dirigano le loro scelte di vita.
A tutti gli operatori della scuola, infine, auguro di essere promotori di un apprendimento in grado di stimolare il coinvolgimento degli studenti, coerente con le attitudini e le scelte personali, e di garantire loro condizioni ottimali per l’apprendimento, che promuovano il senso di appartenenza alla comunità locale, nazionale ed europea.
IL DIRIGENTE f.f.
(Dott. Aldo Faienza)
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