Approfondimenti » 26/01/2003
Il problema dei biglietti del Nuovo Teatro Verdi
Merita
un particolare approfondimento la denuncia postata sul nostro guestbook "Ti
dico la mia" dal Sig. Giuseppe, il giorno 24 Gennaio. Il Sig. Giuseppe
(del quale per privacy omettiamo di riportare il cognome) esprime il disappunto
per non essere riuscito a trovare un posto per assistere alla rappresentazione
di "Miseria e Nobiltà", prevista per il 28 Gennaio, pur essendosi
recato presso la biglietteria del Teatro alle ore 18:30 del primo giorno di vendita
dei biglietti, ossia il quinto giorno antecedente la rappresentazione, cosi come
riportato anche sul sito internet del Nuovo Teatro Verdi (clicca
qui per vedere). Per vederci chiaro abbiamo contattato la controparte,
il Teatro Pubblico Pubblico, il gestore del Teatro. La gentile signora addetta
alla biglietteria ed alle informazioni ci ha spiegato che il Nuovo Teatro Verdi
è dotato di una capienza di 1020 posti, ridotta dai 1241 iniziali per motivi
di ordine pubblico e per consentire una migliore visione del palco. Tutti
gli spettacoli finora programmati nel Nuovo Teatro Verdi hanno fatto registrare
il tutto esaurito; nota a parte meritano quelli inseriti nel cartellone principale
come nel caso di "Miseria e nobiltà". Per questi risulta
davvero risibile la disponibilità residua di biglietti da porre in vendita
al botteghino: infatti se alla capienza iniziale togliamo i 600 abbonati, i 200
posti riservati al Centro Anziani ed i 100 alle autorità ed agli amministratori,
rimangono da vendere solo 120 biglietti. In particolare poi per "Miseria
e Nobiltà" è capitato che la fila all'esterno del Teatro per
accaparrarsi il titolo d'ingresso si sia formata ben prima delle 17:00, ora di
apertura del botteghino. Per questo motivo e per la pioggia insistente nel pomeriggio
del 24 Gennaio la Direzione ha ritenuto di aprire in anticipo il botteghino. Pertanto,
già alle 17:00 sono andati esauriti tutti i tagliandi disponibili nonostante
che si fosse fissato il limite massimo di acquisto di 6 biglietti per persona. Il
problema ci pare comunque grande e non solo, come molti ritenengono, perchè
è esagerato il quantitativo di biglietti destinato alle autorità.
Nonostante che il Sindaco ed altri amministratori abbiano già fatto
sapere di aver messo a disposizione dei cittadini che hanno avanzato delle lamentele
i posti loro riservati per la visione degli spettacoli, rimane aperto il grosso
interrogativo della limitata possibilità di fruire di una delle poche occasioni
culturali offerte dalla nostra città. A nostro parere la mancanza di
un "riciclo" delle persone che possono assistere alle rappresentazioni
rende vana l'occasione di creare una "cultura diffusa"; a risentirne
in particolare i giovani ai quali, opportunamente, era stata riservata la "prima
del Verdi". Nulla contro gli anziani e le autorità ma la rinascita
culturale della città deve assolutamente privilegiare la formazione e quindi
un pubblico giovane e recettivo, persone che in un futuro possano essere non solo
fruitori ma anche veicoli di cultura, di cambiamento, di un modo diverso di pensare
e vivere.
Un' ultima considerazione va fatta per il mezzo internet.
Dal Teatro Pubblico Pugliese ci fanno sapere che, pur essendo disponibile una
biglietteria on line, non è mai giunta alcuna richiesta (eccezion fatta
per 3 prenotazioni di abbonamenti mai ritarati in seguito). Nulla, però,
vieta che tramite internet venga richiesto un quantitativo di biglietti superiore
alla disponibilità massima. La curiosità di vedere gli effetti di
questa particolare situazione non può però far passare in secondo
piano l'appello ad agire affinchè non si verifichino queste possibili disfunzioni
e soprattutto ad operare, partendo dall'esperienza di questa stagione iniziale,
per consentire a tutti i brindisini di vivere appieno il loro teatro.
|