Brindisi vista da... » 07/10/2005
Chiara Lapenna
Brindisi allarme rosso
Il titolo è provocatorio, ma evoca una situazione grave, per cui nessuno fa niente... Mi riferisco all'incremento esponenziale negli ultimi tempi di furti, soprattutto di auto e nelle auto, operati con sistematicità e senza scrupoli in ogni angolo della nostra città: dal mare di Giancola e zone limitrofe, al centro cittadino ai quartieri periferici!!!!
Tutto portato via con violenza e brutalità, rompendo vetri e carrozzerie, spesso a pochi passi dai proprietari.
Quello che colpisce di più è il modo così diretto di operare, probabilmente si tratta di gente che lo fa per campare, gente che si sente di nuovo pronta e tranquilla per agire contro, contro chi invence sta cercando di far conoscere questa città per altre storie, diverse da queste, già note dai tempi del contrabbando....
Chi scrive è cresciuto in una città assediata e governata da altre leggi, una generazione segnata da un'adolescenza in cui la violenza e i soprusi erano presenti tanto quanto la scuola, la famiglia, gli amici, erano intorno a noi.
Poi il distacco, la fuga!!!! Per qualche anno, chi più chi meno, questa città la abbiamo guardata da lontano con le sue evoluzioni sociali e le sue pulizie di primavera e alla fine di un percorso abbiamo decisono di tornare...e ora??? Nell'arco di una settimana due furti in famiglia, qualche mese fa un'altro, amici, conoscenti e familiari coinvolti in una sfilza di episodi diciamo spiacevoli... Alla fine si realizza di non essere liberi, di dover sempre vivere col terrore che ti portino via qualcosa, qualcosa che ti sei guadagnato, che ti serve per lavorare, per vivere... Alla fine ti senti abbandonato, non dagli amici, ma ancora una volta dalle istituzioni.
Apprezziamo gli sforzi di promozione del territorio, brindisi città d'acqua, la valorizzazione delle risorse turistiche, dell'ambiente, dei prodotti locali...ecc. ecc. ma a cosa serve?? se nessuno è tranquillo nel parcheggiare la macchina, nel fermarsi a guardare il mare nel pezzettino di litoranea che ci è rimasto... perchè ci ritorna sempre questa sensazione di essere presi in giro dallo stato e dai suoi rappresentanti ?
perchè non si comprendono le priorità, quelle su cui non bisogna mai abbassare la guardia?
perchè un carabiniere mi dice che "non sono autorizzati" ad agire in borghese?
perchè i cittadini segnalano, chiamano, chiedono aiuto e dall'altra parte si limitano a prendere i tuoi dati?
perchè si investe nella sicurezza di altri stati e il proprio territorio torna ai tempi che abbiamo combattuto, ma questa volta con nuove leve, giovani, dinamiche e sveglie?
perchè dobbiamo vergognarci di raccontare agli amici di altre parti d'Italia le nostre dissavventure, con il timore che in estate non vengano più a trovarci?
perchè stiamo a guardare mentre Brindisi da una parte si chiama "water front" e dall'altre ritorna il "front" di ladri e delinquenti di ogni razza?
Questa lettera è scritta da una persona che ama la propria terra...
Chiara Lapenna
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