Teatro » 09/12/2005
Macbeth @ CineTeatro Roma - Ostuni
Macbeth
di William Shakespeare
progetto, interpretazione ed elaborazione drammaturgica
Elena Bucci (Lady Macbeth) e Marco Sgrosso (Sir Macbeth)
regia Elena Bucci
con la collaborazione di Marco Sgrosso
e con
Vladimir Aleksic (Ecate), Gaetano Colella (Duncan, Portiere, Maria), Marco D’Amore (Seyton, Drama) Andrea De Luca (Macduff, Caterina), Massimo Di Michele (Malcolm, Ermelina), Roberto Marinelli (Banquo, Amanda)
progetto luci Maurizio Viani
costumi Andrea Stanisci
assistenti all’allestimento Paola Bartoli, Francesco Ghiaccio, Paolo Gorietti
datore luci e direzione tecnica Loredana Oddone
fonico Max Mugnai
macchinista Giovanni Macis
sarta Marta Benini
assistente costumi Sofia Vannini
fotografie di scena Tommaso Le Pera
Piero Vitali e Luigi Angelucci
ufficio stampa Bianca Simoni
promozione Paola Bartoli
amministrazione Marco Sgrosso, Paolo Gorietti
distribuzione Emilio Vita
‘Macbeth’, come spesso accade per le opere grandi, vola attraverso il tempo e sembra scritto per noi, che viviamo sgomenti la legittimazione della corsa al potere, la bulimìa verso i beni materiali e il vuoto creato dal rapido mutamento dei valori e del senso dei patti umani e sociali.
L’atmosfera è densa di ombre, scivolosa, in continuo mutamento.
Si naviga in un mondo intessuto di menzogne, dove la verità deve travestirsi da bugia oppure da sogno per continuare ad esistere.
Si ascolta il mormorìo di forze non sempre comprensibili, riflesso di un’interiorità che si rivela con imprevista urgenza, mentre l’intelaiatura degli eventi chiama ogni destino al suo compimento.
Cosa sono le parole delle Streghe – misteriose medium tra il mondo reale e l’universo delle possibilità – se non verità che si trasformano in bugie e viceversa, a seconda della coscienza o della volontà di chi ascolta?
Una volta compiuto l’atto che scardina tutti i valori, l’assassinio del Re giusto, Sir and Lady Macbeth non riescono più ad intessere la tela di appuntamenti col futuro che costruiscono i regni e le utopie.
Il desiderio del potere e la paura di perderlo li proiettano per sempre nel passato, senza possibilità di trasformazione.
La disperata ricerca del sonno e della quiete si traduce nella costrizione ad uccidere e a distruggere.
Motori dell’azione di questa tragedia degli opposti, essi sono sterili, senza luogo, sospesi tra la notte e il giorno, tra il sonno e la veglia, incapaci di arginare il mormorìo della coscienza e del mondo delle Streghe, che assistono impotenti e dolorose al manifestarsi delle scelte umane.
Se la vita si rivela insensata e popolata di ombre, il sonno - momentaneo abbandono ad una morte apparente che rigenera - diventa impossibile. Si deve sempre vegliare e sempre sorvegliare, fino a diventare spettri in un universo popolato di spettri. Morti in vita. Vampiri.
Questo testo, con il suo ritmo incalzante da ‘noir’ ed echi profondi come le parole di un maestro, è diventato per noi l’incubo di Sir and Lady, di volta in volta raccontato e vissuto.
La sua ambiguità mutevole ha segnato anche la nostra lettura e il nostro modo di lavorare. Cercando di dimenticare quello che pensavamo di sapere, attraverso l’improvvisazione e la riscrittura, e grazie ad una grande coesione della compagnia, ci sembra di scoprire ad ogni replica altri sensi e punti di vista, pur rispettando la struttura della storia.
Così, da un clima di racconto popolare – ricordo delle recite in piazza – si scivola verso una continua trasformazione degli attori, che passano attraverso le Streghe e ai personaggi fino a giungere ad una nuda azione corale.
La scena è sospesa nel vuoto, segnato da un trono più simile ad uno strumento di tortura che ad un simbolo di felicità, da quattro panche e dai riflessi di luce in movimento di Maurizio Viani: un castello, una landa, la paura, il deserto, la morte, il mare, un sogno, l’ossessione.
Elena Bucci e Marco Sgrosso
La compagnia Le belle bandiere, fondata da E. Bucci e M. Sgrosso nel 1993, realizza spettacoli ed eventi spesso mirati alla comunicazione tra le diverse arti, anche in collaborazione con altri artisti e compagnie. Bucci e Sgrosso, dopo aver fatto parte per molti anni del nucleo storico della compagnia Leo de Berardinis, hanno realizzato - come autori, registi e interpreti – oltre dieci produzioni, compresi assoli e lavori in duo.
L’attività della Compagnia Le belle bandiere è sostenuta dalla Provincia di Ravenna e dalla Regione Emilia Romagna.
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