Isola di G. Sciarra » 04/12/2005

L’albero dell’ENEL

Se qualcuno, che non ha le idee precise in merito, vuol sapere cosa pensano i brindisini dell’Enel corra a leggere cosa ha scritto una mano ignota, armata di bomboletta spray, sul “recinto” che protegge il “cadeou” natalizio dell’Enel.

Ad ogni logo dell’azienda segue una parola, un opinione espressa in modo sintetico. Fate in fretta perché è molto probabile che l’Enel, per salvare l’immagine, dia una bella mano di vernice sul giudizio del brindisini. Un giudizio che se può essere non condivisibile nella maniera in cui è stato espresso lo è completamente, totalmente nei contenuti. Un giudizio sul comportamento di questa società nei confronti del territorio, considerato solo come terra di conquista verso cui non serbare alcuna seria considerazione.

E ciò si può dedurre anche dall’arredo natalizio che la cara Enel ci ha compassionevolmente concesso, un “albero” di Natale riciclato.

Riciclato non nel senso ecologico del termine ma come taluni regali: sarà capitato a tutti di avere un oggetto in buono stato che non si sa più dove conservarlo, alla prima occasione, via! Si appioppa alla prima ricorrenza che capita.

Eh si! Miei cari, l’arredo natalizio che fa “bella” mostra di sé vicino al nuovo teatro “Giuseppe Verdi” è proprio di seconda mano. Faceva parte di una campagna di “pulizia” dell’immagine che l’Enel varò nel Natale del 2003, in non so più quante città italiane fu piazzato questo albero di Natale che ricordando il logo dell’azienda elettrica sembra un arbusto geneticamente modificato.
Da quella campagna Brindisi fu esclusa.
Non che fosse chissà quale cosa, ma dopo quel po’ po’ di contributo che diamo, dopo tutto il carbone che ci sorbiamo, dopo tutti i danni ambientali che ci hanno procurato fa un pò incazzare essere anche ignorati.

Ed ecco che dopo qualche anno, probabilmente non sapendo più cosa farsene di questo “coso” che sembra una piovra che agita i propri tentacoli verso l’alto, viene dirottato verso Brindisi. Ma forse l’Enel vuol fare un regalo ai brindisini, ecco perché ha messo l’albero.
Forse la notte di Natale ci farà trovare qualcosa sotto l’albero.
Qualcosa … cosa? Non sarà ancora carbone!?
Grazie Enel, Fantozzi direbbe: come sei buona!

Giorgio Sciarra