Arte » 01/12/2005
Personale Di Antonia Acri. Castello Normanno Svevo a Mesagne
Dal primo al quindici dicembre 2005 avrà luogo presso il Castello Normanno Svevo del Comune di Mesagne la personale di pittura di Antonia Acri, artista calabrese che da anni vive e opera a Brindisi. Autodidatta, l’artista inizia la sua attività pittorica vera e propria al culmine degli anni settanta con fasi alterne di lavoro, manifestazioni, estemporanee, competizioni nazionali ed internazionali.
Trae ispirazione dagli stati d’animo, dalla natura, dalla fede. Nelle sue opere è particolarmente apprezzata per i suoi cromatismi che donano all’osservatore, percezioni emozionali non comuni.
Esprime dipingendo degli attimi di vita, percependo problematiche della vita sociale ed evidenziandole nei suoi dipinti quasi urlando, a sottolinearne l’importanza, la bellezza, la spiritualità, l’aspetto drammatico e i valori umani quasi a volerli proteggere dalla distruttiva azione consumistica.
Un’artista, la Acri, che dipinge con tutta se stessa, spinta dall’amore per le cose vere e per quelle che contano. Ecco perché sceglie di impressionare sulle tele anche temi sociali come l’adozione a distanza, l’aborto, l’immigrazione clandestina.
“Nei miei quadri – spiega la pittrice – cerco sempre di far trasparire le emozioni che provo dinnanzi allo spettacolo della vita. Uso soprattutto il colore viola, che è un colore molto spirituale, per comunicare la mia continua ricerca verso la spiritualità”.
Aspirazioni,pensieri,sentimenti,si annidano nell'animo di ANTONIA ACRI.
“L'estrinsecazione della pittrice, nell'Arte, permette la constatazione e la palpabilità delle sue idee. La conclusione in materia, fa essenzialmente trasparire l'interno dell'animo di colei che ha operato, nonché l'indubbia versatilità dell'essere verso la natura e le cose belle.
Schelling diceva che l'Arte è il più idoneo mezzo per esprimersi e giungere quindi all'assoluto; San Tommaso D'Aquino sosteneva che, tutto ciò che è bello, è in stretto paragone con l'eterna bellezza, che in ogni caso s'identifica in DIO CREATORE.
Con simili validi ed inconfutabili presupposti, ho osservato, a lungo i dipinti della suddetta pittrice (volti, scorci, alberi, prati, vita contadina, immagini sacre etc.) e,la prima impressione che ho percepito, è stata quella di aver riscontrato nei suoi lavori, particolari riguardanti gli aspetti più basilari: prospettiva del disegno e del colore nelle appropriate tonalità e,particolare luce che nel dipinto evidenzia il soggetto.
Su quanto innanzi detto, non vi sono dubbi di sorta nell'asserire che la pittrice si avvicina alla corrente del NOVECENTO. La pittura di Antonia Acri, si rifà al movimento del 900,i cui "VALORI PLASTICI" sono frutti di una tendenza al gusto, nel rivalutare e studiare il Patrimonio Artistico del passato. Chiara dunque appare la possibilità di capire ed apprezzare senza falsi ed inutili raggiri, il contenuto della produzione pittorica dell'Artista, possibilità che permette di vagliare con scrupolosa serenità, quanto agli occhi si presenta. Un buon dipinto deve far provare la gioia di guardarlo, conservandone nel tempo un vivo ricordo: ed è proprio, ciò che si riscontra nelle suggestive opere di Antonia Acri.
Giovanni RICCIARDI
(Critico d’arte)
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