Teatro » 16/12/2005
“Ma non è una cosa seria” con Paola Quattrini
Programmazione: Teatro Italia Francavilla Fontana - Brindisi - 16-12-2005
Compagnia Molise Teatro - Teatro di Sicilia
PAOLA QUATTRINI - ROBERTO ALPI
MA NON È UNA COSA SERIA
Regia WALTER MANFRÈ
Genere: Classico
di Luigi Pirandello e con Miko Magistro
La trama si basa sulla paradossale decisione presa da Memmo Speranza, dongiovanni impenitente, di prendere moglie per non correre il rischio di sposarsi: vale a dire contraendo un matrimonio apparente, valido solo sul piano giuridico. La moglie prescelta è Gasparina, proprietaria di una pensione, donna umile e sottomessa, convinta di non esercitare nessuna attrattiva sugli uomini.
E’ una commedia che deriva dalle novelle “La Signora Speranza” e “Non è una cosa seria”. Fu rappresentata per la prima volta al Teatro Rossini di Livorno, il 22 novembre 1918, dalla Compagnia di Emma Gramatica.
La trama si basa sulla paradossale decisione presa da Memmo Speranza, dongiovanni impenitente, di prendere moglie per non correre il rischio di sposarsi: vale a dire contraendo un matrimonio apparente, valido solo sul piano giuridico. Il singolare espediente eviterà infatti a Memmo, appena scampato alla morte nell'ennesimo duello con un "mancato cognato", ulteriori rischi matrimoniali, con relative complicazioni, vista la sua natura volubile che lo porta ad innamorarsi con estrema facilità ma poi, altrettanto rapidamente, a stancarsi del rapporto .
La moglie prescelta è Gasparina, proprietaria di una pensione, donna umile e sottomessa, convinta di non esercitare nessuna attrattiva sugli uomini. E se per Memmo il matrimonio con Gasparina non è certo una cosa seria, è serissimo il patto che stringe con lei di consentirle una vita serena e agiata in una casetta di campagna di sua proprietà, sottraendola alle fatiche della pensione.
La volubilità di Memmo lo porterà, alla fine, ad innamorarsi di Gasparina che, da donna insignificante e trasandata, è diventata bella e desiderabile. Egli si rende conto, dopo aver rincorso donne superficiali e leggere, che vale la pena di trasformare quel matrimonio in una cosa seria.
Fonte: teatropubblicopugliese.it
|