Approfondimenti » 29/01/2006
Storie di "Ordinaria Barberia"
TONINO FUNTO', L'UNIVERSITA' DI CALABRIA E IL MANCATO PREMIO
Qual è il confine tra realtà e finzione? Può accadere che la vicenda e la storia di un uomo reale possano essere percepite come inventate e ricostruite ad arte?
In questi tempi un po' bui accade spesso l'inverso: di fronte alla pochezza di idee e personalità si inventano storie che possano colmare ed accrescere il culto di uomini che altrimenti verrebbero del tutto ignorati.
A volte, però, accadono delle eccezioni...
I fatti.
Qualche settimana addietro ricevo una telefonata di Salvatore Asta, Direttore Artistico dell'ArcaCorti Film Festival di Cosenza.
-Vorremmo invitarla a partecipare alla nostra manifestazione che si terrà nei giorni 24/25 e 26 gennaio presso l'Università della Calabria. Il suo corto "Tonino Funtò" ci è molto piaciuto, probabilmente riceverà un premio.
- Vi ringrazio molto! Ma lavorando sono impossibilitato ad accettare il vostro invito.
- Posso almeno avere il numero del protagonista Tonino Funtò per invitarlo?
- Come no?! Sarà contentissimo.
Giorni fa, mi chiama Tonino.
- Simo', m'è chiamatu lu dirittori ti lu Festival...Mi volun'a premiunu comu miglior attori...Sciamu?!
-Sciamu, Tonì...
Giovedì pomeriggio, a bordo della mia Corsa grigio topo, passo a prendere Tonino da casa. In serata ci aspetta la premiazione del festival, per l'occasione Tonino ha sistemato un cartello scritto a penna fuori dalla barberia: "OGGI CHIUSO".
- Mi portu la giacca pisanti, casomai addai faci friddu. Truvamu la nevi, no sapimu...
Partiamo. Cosenza ci aspetta!
Il viaggio procede tranquillo, attraversiamo il confine tra Puglia e Calabria illuminati da un splendido sole calante.
Tonino mi conta nu sacco ti fatti, io cerco di rispondergli con quello che posso...Ma non sono all'altezza...il vero cantastorie è lui.
Alle 19:00 siamo a Cosenza, ma non abbiamo idea di dove sia la sede della manifestazione.
- M'è lassatu lu numburu ti cellulari, mò lu chiamu...
- Vodafone, messaggio gratuito. Il telefono da lei chiamato potrebbe essere spento...
- Ccè 'mberda! E ccè 'ndi l'è datu a ffari?!
Lo chiamiamo diverse volte, ma niente.
Non ci perdiamo d'animo.
Entriamo nel centro città ed iniziamo a chiedere informazioni sul festival. Nessuno sa niente.
- Può indicarci il cinema più vicino?
Arriviamo al Cinema-Teatro Italia, in programmazione c'è uno spettacolo di un fantomatico mago.
- Si...Chiedete informazioni al Cinema Citrigno, là sapranno dirvi. Noi non sappiamo niente.
- Vodafone, messaggio gratuito...
- Ci lu ziccu...
Al Multisala Citrigno troviamo un indizio. La locandina del festival.
Ci spiegano che l'intera manifestazione si tiene all'università. A Rende, circa dieci chilometri da Cosenza.
Ripartiamo.
Sulla locandina si informa che la premiazione sarà per le 21:30. Per lo meno, siamo in orario...
- Vodafone...
- Quistu è propria fessa...
La cittadella dell'Università di Calabria è un posto enorme: alloggi, centri residenziali, vialetti pieni di studenti infreddoliti.
Entriamo in sala. Sull'uscio ci accoglie un tipo, sui 35 anni, alquanto provato dalla vita.
- Tonino Funtò! Ti ho riconosciuto...sei venuto!
- E tu ci sinti?!
- Salvatore Asta.
- Aaah...e lu telefunu ccè lu tieni a ffari?!
- Come?!...Naaà...si è spento! Non me n'ero accorto...
...
All'interno è in corso un documentario ambientato in India. Finita la proiezione, si riaccendono le luci, ci sono un centinaio di spettatori, Salvatore Asta prende il microfono.
- Ci hanno raggiunto in extremis, l'autore ed il protagonista del corto "Tonino Funtò"! In via del tutto straodinaria, riproiettiamo l'opera!
Applausi.
Sullo schermo scorrono le immagini di Tonino che carica la bara di scena sulla sua BMW vecchio tipo, che attacca i manifesti per strada, che allestisce la scenografia del suo spettacolo in teatro, che taglia i capelli nel salone.
Finisce il corto. Applausi sentiti.
Saliamo sul palco invitati dall'effervescente presentatrice africana Felicitè Mbezele, attrice che ci confessa aver lavorato con Ettore Scola.
Complimenti di rito. Io ringrazio Tonino, Tonino ringrazia me. La gente sorride. Breve pausa per la cena.
Un nugolo di entusiasti spettatori circonda Tonino. Tra di loro, diversi membri della giuria, comprendente: Moraldo Rossi, regista RAI, re dei vecchi "Carosello" pubblicitari, con all'attivo circa 2000 produzioni; Fabio Melelli, perugino, critico cinematografico e sceneggiatore; professori universitari e giornalisti in genere.
- Bravo, bravo, continui così! Lei è un bravissimo attore!
Pacche sulle spalle di Tonino.
- E' stata un'ottima interpretazione. Lei è un ottimo attore!
- Viti ca io so' barbieri...
E a me.
- Perchè non lo proponi per qualche importante fiction, è davvero bravo!
- Ma ciò che avete visto è solo 1/10 di quello che abituamente Tonino fa!
Silenzio.
Una psicologa di mezza età, gli si fa incontro palpitante.
- In dieci minuti, lei ha detto cose che ho capito in dieci anni di autoanalisi!
Tonino ed io rimaniamo perplessi.
- Si, si...ma io so' barbieri veramenti!
Felicitè gli chiede il numero di telefono. Vive e lavora a Roma e vuole portare a Brindisi il suo famoso spettacolo africano.
- Ma il teatro che si vede è tuo? Gestisci tutto tu?
- No, io so' barbieri...Ti dau lu numero di telefunu di lu gestori!
- No, io voglio il tuo! Se faccio uno spettacolo preferisco passare da te!
- Comu 'uei... iu ti lu tau, ma io so' barbieri!
Ceniamo alla mensa universitaria. Poca roba, siamo arrivati troppo tardi, il cuoco è andato via, solo piatti freddi.
La moglie di Salvatore Asta, in linea con il marito, ci fa sapere che in realtà non ci aspettavano e che se vogliamo restare a dormire c'è un solo posto disponibile.
- E ccè facimu, 'ndi curcamo unu a piedi e l'atru a capitali?!
Decidiamo di tornare a Brindisi al termine della cerimonia.
Inizia la premiazione.
Felicitè scandisce i ritmi della serata, scorrono sul palco i vari premiati in successione.
- ...E "the winner is"...
Arriva il turno della consegna del riconoscimento al Miglior Attore. Premiano un ragazzo del luogo. Applausi.
Io e Tonino ci guardiamo delusi applaudendo poco convinti.
- E cc'è 'ndannu chiamati a ffari?! Aggiu chiusu puru lu barbieri...
Felicitè mi chiama sul palco e mi consegna una targa. "Tonino Funtò" riceve una "Menzione Speciale per il Miglior Montaggio".
La motivazione suona più o meno così:"...per il ritmo coinvolgente di questa bella docu-fiction"
- Grazie, grazie... Ma non c'è niente di fiction! Quello che avete visto è tutto vero!
Silenzio.
Non so cos'altro dire.
Torno al mio posto. Tonino mi guarda...
- 'Ndannu ccuntintati...
Finisce la cerimonia. Tra gli applausi e i ringraziamenti di rito, Tonino si avvicina a Salvatore Asta...
- Tu, per me, sei il vincitore morale del festival!
- Si, ma iu aggiu chiusu lu barbieri...
Veniamo a sapere che il giudizio per l'attribuzione dei premi non è stato unanime e che Tonino, considerato ormai attore navigato, era stato escluso all'ultimo momento per favorire e sostenere un giovane dal futuro promettente.
Salutiamo tutti velocemente, ringraziamo e andiamo verso l'auto.
Tonino mastica amaro.
- Quisti no'annu capitu nienti! No 'nd'annu critutu! Ma vafanculu!
E' mezzanotte.
Ci aspetta il viaggio di ritorno. Tre ore e siamo a casa.
Domani bisogna riaprire la barberia.
Simone Salvemini
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