Approfondimenti » 15/02/2006

La lettera dell'avvocato Zorzi. Di Mario Scotto

L’avv.to Zorzi, legale di fiducia del giocatore Claudio Bonaccorsi, capitano della Prefabbricati Pugliesi e sospeso dalla società per un provvedimento disciplinare, con una lettera diffusa oggi alla stampa, risponde alle dichiarazioni rese oggi dal Presidente del sodalizio brindisino Antonio Corlianò.
Il legale precisa che non è vero che si siano verificati episodi di contestazione negli spogliatoi e che abbiano riguardato il capitano della formazione pugliese. L’avv. Zorzi prende atto che la società abbia dichiarato che Bonaccorsi faccia ancora parte ancora del roster e conferma che il proprio assistito sarebbe ben disponibile di ritornare a giocare, se gli sarà data la possibilità.
Fin qui la dichiarazione, in sintesi, del legale di Claudio “Bombaccorsi “, come viene chiamato in modo simpatico dai suoi tanti supporters.
Resta comunque il rammarico per come sono andate le cose e soprattutto per come stanno tutt’ora procedendo e cioè senza un chiarimento ufficiale della società,al di là dello scarno comunicato con cui è stato messo alla porta il capitano.
Il legale di Bonaccorsi parla di strumentalizzazione ed in molti a Brindisi sembrano dargli ragione, ma forse la verità sta, come sempre, nel mezzo.
Purtroppo questa storia, che sta dividendo la città, ce la porteremo dietro per molto tempo, perchè si continua a sbagliare ed a parlare troppo e, spesso, sarebbe meglio rispettare alla lettera il silenzio stampa.
Ma da parte di tutti, compreso il Presidente.
Ma, a questo proposito, lasciateci fare alcune considerazioni di natura personale. Aver esaltato la società New basket Brindisi, il suo patron Ferrarese è stato giusto dopo tanti anni di buio pesto per il basket nostrano. Finalmente si è tornati in una serie nazionale, soprattutto si è dato un futuro ai tanti amanti di questo sport. Avvenne lo stesso venticinque anni fa e molti hanno pensato che erano tornati quegli anni magici, quando, cioè, si vinceva sempre e la squadra brindisina era la stella del sud.
Come sempre i sogni poi lasciano lo spazio alla realtà e qualcuno ci rimane male. L’errore è stato solo questo, il troppo amore per uno sport che in città ha radici centenarie. Ma adesso non si deve passare dal troppo amore alla troppa delusione. La società esiste, il patron è sinceramente innamorato di basket, la città è con lui.
Gli errori li fanno tutti, forse è proprio la grande passione a non far riflettere ed a cercare soluzioni pasticciate. Il pubblico brindisino è pronto a capire tutto per il bene di questo sport, ma bisogna parlare chiaro, evitare le mistificazioni e, soprattutto, essere disponibili al dialogo.
Sulla vicenda Bonaccorsi in molti hanno parlato, anche chi non ha alcuna esperienza di basket ad alto livello e quindi le sciocchezze sono state tante. In realtà molti degli attuali commentatori di basket sono dei grandi appassionati ma senza alcuna esperienza di basket che conta, quello da serie A, tanto per intenderci.
La storia di Bonaccorsi era già segnata e nessun dirigente con un po’ di esperienza avrebbe fatto l’errore di ripartire da Claudio per costruire la squadra di B1 che poi dovrà arrivare in serie A.
La simpatia di Claudio, le sue innegabili capacità tecniche cozzavano con un programma serio di scalata alla Serie A: tutti i tecnici avevano già detto che Brindisi era da settimo, ottavo posto, ma da noi nessuno ci aveva creduto.
Ed allora desso si parla di sacrifico di Bonaccorsi: è tutta qui la polemica: non aver saputo programmare e soprattutto non aver riconosciuto i propri errori.
Ma da questo a fare polemica, a remare contro la nostra squadra ce ne corre.
Era sbagliato esaltarsi come se avessimo già vinto il campionato; è sbagliato adesso dare in testa a tutti ed a tutto.
Il connubio pubblico società è l’unico che può offrire un futuro pieno di soddisfazioni.
Parola di chi per anni ha mantenuto in Serie A il nome di Brindisi, la stella del sud degli anni 80.

Mario Scotto
dai tg di Puglia Tv del 16 del 17 Febbraio 2006

Fonte: Sito internet di Puglia Tv

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