Teatro » 20/02/2006
"La Mandragola" di Niccolò Machiavelli @ Teatro Roma Ostuni
Compagnia Molière
MARIO SCACCIA
LA MANDRAGOLA
regia MARIO SCACCIA
Genere: Classico
di Niccolò Machiavelli, con Edoardo Sala, Carlo Greco, Rosario Coppolino
Per un uomo di teatro, Niccolò Machiavelli è soprattutto l’autore della Mandragola: la più bella commedia italiana in assoluto. Acuta introspezione psicologica dei personaggi, compiuta da chi visse fra la gente e la praticò per sondarne l’anima. Un’interpretazione operante dal di dentro ed affidata ad attori di sicura resa comica, non manomessa ancora da malvezzi e concentrata allo stile antiretorico e antinaturalistico.
“ Per un uomo di teatro, Niccolò Machiavelli è soprattutto l’autore della Mandragola: la più bella commedia italiana in assoluto.
La sua perfetta costruzione drammaturgica non permette sovrastrutture di sorta, chè, come un qualunque elemento stravagante sulla facciata di una nostra stupenda architettura rinascimentale, ne verrebbero a deturpare l’armonia e il rigore.
La limpidezza del suo linguaggio - tutto parlato - non tollera alterazioni ed appoggiature che ne inquinerebbero la luminosa scioltezza.
L’acuta introspezione psicologica dei personaggi, compiuta da chi visse fra la gente e la praticò per sondarne l’anima, rifiuta le forzature che ne storpierebbero e impoverirebbero il profondo significato morale, politico e sociale. Esso è totalmente esplicito pur nella veste ironica di vanità.
Non dimentico la lezione impartitami da Sergio Tofano quando mi chiamò a sostenere il ruolo di Ligurio (1953) e poi quello di Fra’ Timoteo (1962/1964) in edizioni esemplari di questo capolavoro - che il grande attore fu il primo a riproporre appena la nostra scena fu liberata dai ceppi della censura,- tento di ripeterne l’intento, libero da ogni altra preoccupazione che non sia eminentemente teatrale, anche per rendere omaggio alla memoria del mio indimenticabile maestro.
La giocosità, a volte sinistra, della commedia, affidata a tempi e coloriture linguistiche di rara potenza e aggressività, risulterà tanto più clamorosa quanto più queste restino anche in un contesto visivo che le tolleri e le esalti, e al di fuori del quale - oltre a perdere la sua “soavità”- sbiancherebbero la sanguigna comicità dell’azione così spietatamente crudele che le anima.
Un’interpretazione quindi operante dal di dentro ed affidata ad attori di sicura resa comica, non manomessa ancora da malvezzi, e concentrata allo stile antiretorico e antinaturalistico che mi è proprio, reso omogeneo da elementi che con me hanno sperimentata consuetudine scenica. Attori volutamente non toscani per evitare il pericolo di un’edizione in vernacolo che toglierebbe alla commedia il suo indiscutibile connotato classico di universalità.
Le scene e i costumi avranno la citazione iconografica del nostro fascinoso Rinascimento.
Così le musiche delle canzoni, composte all’uopo da un musicista di raffinata e colta ispirazione, verranno ad esaltare le suggestioni della “favola” richiamando melodie dell’epoca pur in una modernissima concezione melodica e strumentale.
Lo spettacolo è in due tempi perché come dice Fra’ Timoteo - Gli atti non siano interrotti a favorire il progredire dell’azione.”
Così presentavo 20 anni fa lo spettacolo quando lo proposi con la mia regia al Teatro Carcano di Milano.
Il mio intento registico resta immutato; di cambiato soltanto il prologo che qui è affidato a 3 presenze femminili per renderlo meno pedante e più festoso. Sono le 3 Muse ispiratrici del Poeta: Talia (della commedia) Euterpe ( del canto lirico) Erato (della poesia amorosa).
Le canzoni sono state rivisitate dallo stesso Federico Bonetti Amendola che già le compose per la sola voce maschile. E mentre la scena porta ancora la firma del pittore architetto Augusto Sciacca, i costumi sono stati creati da Atonia Petrocelli.
Teatro Roma (Ostuni) 20/02/2006 - Porta ore 20,30 – sipario ore 21,00
Il botteghino del Teatro Roma (Via Tanzarella Vitale, 37 – tel. 0831.336033) sarà aperto tutti i giorni dalle ore 18,00 alle ore 22,00
fonte: teatropubblicopugliese.it
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