Viaggi » 01/03/2006
I Colori di Dublino - Parte II
MEMOIR DI VIAGGIO IN TRE PARTI CON PREAMBOLO DUE TERZINE e POST FAZIONE
SECONDA PARTE
E’ il gran giorno. Il MATCH si avvicina…
Questa nottata è servita per rimettersi in sesto. La prima “decompressione” nella hall e colazione irlandese.
Ora qui ci sarebbe tanto da discutere, ma la prima domanda che viene alla mente è: “come caspita fa qualcuno a buttar giù tanta roba già dalle otto di mattina? ” Il bello è che … ci si riesce. Davvero!
Allentiamo la tensione con la consueta scarpinata. Cartina alla mano ed orologio sotto controllo ci dirigiamo verso la zona medioevale…alle 12.30 dobbiamo essere allo Stadio.
La chiesa di San Patrizio, Christ Church, Dublin Castel, le mura della zona medioevale…
I centri culturali della città sono in realtà pochissimi.
I Vichinghi, gli Inglesi, il clima… si sono portati via tutto anche se è vero che gli Irlandesi non hanno mai conosciuto un vero “rinascimento” o una qualche “rivoluzione culturale” che abbia permesso di esprimere geni nella pittura, architettura. Solo nella letteratura…forse… ma Joice è così …chiumbo…
Cosa bellissima: la luce!
Sono finalmente riuscito a vedermi Dublino a colori! Tra una nube ed un’altra più di una volta le case, le porte, si sono accese di quei colori veri e forti che non ero mai riuscito a vedere prima. Ho capito che Dublino non è solo in due dimensioni, non è il grigio che filtra dalle giornate di nebbia che ho sempre trovato da quelle parti, ma è anche viva di colori luminosi ed intensi che fanno bene agli occhi ed all’anima di chi ci passa accanto.
Trinity College, O’Connely Street, Molly Malone e la Statua di Joice: foto alle mete di “dovere” e, soprattutto, la ricerca di alcuni pub caratteristici, le cose “di interesse”.
E’ stato fantastico “perdersi” nell’atmosfera di Grafton Street e poi del Temple Bar.
Penso che il centro dell’Irlanda sia proprio lì. Tutti cadono lì: giovani, vecchi, donne, uomini nessuna differenza. Tutti assieme a bere, ridere..
…locali ovunque, persone sempre affrettate, i nostri 5°C per loro sono 15, tutti i negozi di ogni genere hanno una caratteristica entrata in stile bottega artigianale, persino le farmacie... le insegne dei locali sono tutte in stile inglese, con scritte a caratteri classici, eleganti.
La mattina lungo le vie della città i profumi dell'irish breakfast, croissants e frutta si mescolano nell'aria e danno la vera impressione di vivere in un altro mondo. I simpatici rombi dei camion e dei furgoni marchiati "Guinness" che riforniscono i locali ti ricordano che la prossima serata, come la precedente, verrà trascorsa in un caldo pub di legno in compagnia del folk irlandese, per esorcizzare le fredde strade di Dublino.
Le porte multicolori ti confondono, sempre diverse e rifinite nei particolari. Sembrano tutti essere presi dalle loro attività e le loro passeggiate, ma se fermi qualcuno per chiedere informazioni è sempre lieto di aiutarti.
In taxi si va’ verso il Landsdow Road nella solita bellissima atmosfera. Gente festante, tanto azzurro ed i verdi sottotono…speriamo bene.
Buone sensazioni…
Una Pinta di scura prima del fischio di inizio al Guinness Village.
Rendez Vouz con la colonia Nafta di Londra e Olandese.
Abbracci baci e …ancora Guinness…SI VA? No prima Giovanni va a pisciare (per la settima volta oggi!)…
Entriamo nel tempio… una struttura ormai fatiscente che ha nella sua struttura ormai demode’ e cadente il suo fascino “magico”… è uno stadio mistico!
Il nostro posto è magnifico… fila tre… ad un passo dai giocatori…posso sentire i loro passi sul prato perfetto.
Indossiamo gli occhiali di Chicken Little presi al McDonald da Angela…
Se non ci si agghinda per la partita sembra di essere fuori luogo…è una sorta di rito di carnevale fuori stagione!
Bandiere tricolori e azzurro dovunque. Squadre in campo . Inni.
Cominciamo fortissimo. Come non abbiamo mai fatto. Al 35’ siamo in vantaggio in uno stadio raggelato dalla nostra prestazione.
NON CI CREDO. Sogniamo ad occhi aperti.
Lottiamo su ogni pallone, loro hanno paura, se ne sente l’odore, è palpabile…
SI PUO’ FARE.
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Pez espulso e meta regalata! Dall’arbitro!
Ci mettiamo poco cervello, non siamo lucidi, ci vediamo scippare la partita e non riusciamo a mordere…
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Perso… abbiamo perso….. non meritavamo ma abbiamo perso…..
Lasciamo il Landsdow malinconici e mazzolati… ma orgogliosi… a testa alta…si poteva fare, e stavolta non è colpa dei ragazzi.
BELLA PARTITA.
Con Marcellino & co. Andiamo al Sinnott’s Pub a vedere Galles Inghilterra… e provare a mangiare qualcosa…
Ho un languorino…sarà la sconfitta!
O la dieta…interrotta…
Animal
La prima parte è stata pubblicata il 23/02: per leggerla clicca qui
La terza ed ultima parte sarà pubblicata sabato 04/03
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