Approfondimenti » 18/03/2006
Sport e Sponsor. Di Emilio Bencivenga
E’ l’argomento che sta tenendo banco in questi giorni.
Il connubio tra queste due realtà è sempre stato una cosa usuale se non indispensabile, in quanto, essendo stato a suo tempo giocatore di pallavolo e, successivamente allenatore ,so perfettamente cosa vuol dire per una società sportiva avere al suo fianco uno sponsor in grado di aiutarla nel portare avanti un qualsiasi campionato di qualsiasi disciplina.
Tutto quindi sembrerebbe perfettamente normale se non per il fatto che a sponsorizzare delle società ci si è messa la LNG.
Nome tristemente famoso tra gli ambientalisti brindisini e tra tutti coloro che vorrebbero per questa città uno sviluppo diverso, basato non più sulle clientele e sulla corruzione ma bensì su una logica che ha permesso ad altre città di altre regioni di evidenziare le proprie peculiarità portandole ad essere tra i primi posti per qualità della vita e per la quasi totale assenza di disoccupazione.
Ma noi siamo diversi, per decenni ci siamo fatti abbindolare da un’industrializzazione selvaggia, senza regole, che ci ha condotto ad uno spaventoso tasso di disoccupazione nonché ad un tasso di mortalità tra i più elevati d’Italia per alcuni tipi di tumori.
E dire che ne avremmo di cose da offrire ai brindisini prima e ai turisti dopo: avremmo una costa lunga circa 15 Km completamente abbandonata ed usata molto spesso come discarica, per non parlare della nostra terra, generosa per condizioni climatiche e ambientali ma abbandonata da decenni a se stessa.
Un porto ed un aeroporto come pochi in Italia ma che qualcuno ha voluto relegare al ruolo di riserva e di tappabuchi, eppure questi due insediamenti si collocano perfettamente tra l’occidente e l’oriente con strutture di primordine.
Tornando alle sponsorizzazioni ed alle varie voci che si sono levate in questi giorni ve né stata una che, a giustificazione dell’operazione, ha paragonato alcuni sponsors tipo Ignis , Parmalat, ne potrei aggiungere un’infinità, alla LNG.
Se da un punto di vista meramente economico la cosa non fa una piega,tanto son sempre soldi, dall’ altra non si può sostenere la tesi che uno sponsor vale l’altro perche
la LNG è la società che a fronte di “quattro” posti di lavoro (mi azzardo a dire che a regime i lavoratori potrebbero non essere brindisini o addirittura italiani) insedierà
nel bel mezzo del porto un’enorme impianto di rigassificazione, quindi pericoloso, con tutti i problemi di impatto ambientale che una città “ad alto rischio” oramai non si può più permettere.
A questa società, dalla mentalità tipicamente anglosassone, poco importa dei nostri problemi e del nostro ambiente è sta tentando di conquistare simpatie distribuendo briciole a destra e a manca.
Smettiamola quindi con la mentalità dell’elemosina e del piangerci addosso e diamoci da fare affinché Brindisi possa svilupparsi coerentemente seguendo invece le grosse potenzialità che il sole, il mare, la sua storia, la sua posizione geografica e il forte senso di ospitalità della sua gente permettono.
P.S. visitate sul nostro sito legambientehydra.it alla pagina documenti cosa dicono gli americani degli impianti di rigassificazione e cosa è accaduto in Algeria
ad un altro impianto simile.
Emilio Bencivenga Circolo Hydra Legambiente Brindisi
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