Musica » 21/04/2006

Wimeke - La prima volta

Wimeke? Chi saranno costoro?…
Si fanno chiamare Wimeke, sono una delle maggiori speranze del nuovo italico punk-pop-rock.
La loro musica è infatti un cocktail di rock dinamico, una buona dose di sano rumore e del moderno pop attaccato da inoculazioni di veleno punk.
È intensa, rabbiosa, rumorosa, ma anche melodica e fantasiosa.

Dubbi? Perplessità? Incertezze? …
Non ci sono regole in questa band…
Con un sound che traccia segni indelebili ed incandescenti con grande energia, con chitarre sempre tirate al massimo, voce che trascina e scatena emozioni, Wimeke propongono una felicissima serie di canzoni brevi ma intense, cariche di pura energia e a tratti quasi convulse…
Suoni forti ed intensi, grande compattezza ritmica, un ardore compositivo interpretato alla grande dalla voce di Sandro “Wimeke” Palazzo.
Sono molto passionali le canzoni che escono dalla sua penna, tutto questo mentre lo stesso Sandro debutta come diligente voce solista, di chiara scuola “giurassica”, (J. Macis insegna!) firmando tutti e sette i frammenti di questa piccola raccolta…
Insomma, ma chi sono ‘sti Wimeke?
Oltre a Sandro Palazzo ci sono Francesco “Wimeke” Di Coste e Marcello “Wimeke” Semeraro, with a little help from a friend: il mai troppo lodato Amerigo Verardi!
Semplicemente un progetto parallelo ai Lova, quartetto da Francavilla Fontana (Brindisi) con Maurizio Ribezzo alla voce e Sandro Garramone alla batteria al posto di Marcello Semeraro): estro fresco in abbondanza, dunque, per un gruppo che, per altro, non ha mai manifestato vistose carenze a tale riguardo.
Bye bye al distorsore, dunque? – giusto per parodiare il titolo di un loro vecchio pezzo – ma neanche per sogno!

Stilisticamente le sette canzoni dei Wimeke non si spostano di molto dal raggio d’azione dei Lova: melodia e rumore in gran parte di derivazione americana. Le ombre dei Pixies, Hüsker Dü, Pavement, e Dinosaur Jr. si allungano su di loro, ma la personalità della band è tutta ben presente. Certo, nulla di nuovo sotto il sole, né troverete tra queste tracce una particolare esigenza di ricercare raffinatezze sonore, ma il terzetto di Francavilla sa fare egregiamente ciò per cui è nato.
Nuovo è invece l'abito, il colore e lo spessore delle canzoni come anche la luce che filtra da questi sette nuovi grezzi ma preziosi gioielli.
Insomma “La Prima Volta” è proprio un gran bel disco di alternative-indie-rock ma forse anche qualcosina di più. Musicisti irrequieti e soprattutto irriducibili, Sandro, Francesco e Marcello (ma anche Maurizio e Sandro G.) hanno sempre trovato spazio tra le preferenze di chi vi sta parlando.
Nella buona, come nella cattiva sorte, ho sempre seguito con immutato affetto e altrettanta simpatia le vicende di questi ragazzi. La loro attitudine è sempre stata piuttosto vicina al modello dell’indie rock, ed anzi oggi, rispolverando alla grande il rumore delle chitarre, la cosa appare ancora più evidente.

“La Prima Volta” resta l’eccellente biglietto da visita di una band che, siamo sicuri, in futuro ci riserverà ancora tante belle sorprese… Come dire? Il meglio deve ancora arrivare…

Contatti: wimeke@email.it

Camillo “RADI@zioni” Fasulo