Approfondimenti » 26/04/2006

Manifestazione 29/4: “tanti buoni motivi per aderire”. Di Giorgio Sciarra

Vi sono vari buoni motivi per assicurare la propria presenza alla manifestazione del prossimo 29 aprile. Uno è per dar vita ad un massiccio corteo che intende favorire un nuovo modello di sviluppo e dire basta ad una logica datata di sfruttamento del territorio senza che questo tragga reali e duraturi vantaggi, ma solo effimere briciole.
Con la propria presenza ci s’impegna a sfatare un luogo comune che ci affligge da tempo: il menefreghismo e il fatalismo.

Con le precedenti manifestazioni abbiamo dimostrato, noi tutti, l’interesse che nutriamo per il nostro territorio, la voglia che abbiamo di scrollarci da dosso i molti errori che altri hanno compiuto e che la nostra collettività ha pagato sistematicamente e abbondantemente. Questa manifestazione serve a ribadire con forza tale volontà e a sconfiggere quel “fatalismo” che qualcuno intende sfruttare strumentalmente inducendo a far considerare che “oramai i giochi son fatti”. Mai come in questo momento ciò è falso. Basta essere attenti osservatori.

Vi rammentate quanti sindaci, nel passato, sono “caduti” a causa degli interessi dell’Enel, di quel sistema di potere e di pressione che veniva, da questa, alimentato? Quante amministrazioni non hanno terminato il loro mandato? Molte, l’elenco sarebbe lungo, pagine tristi della nostra storia cittadina che ci hanno portato a primeggiare in ogni classifica negativa. Nel momento in cui pareva che potessero realizzarsi gli interessi della città, alcuni personaggi mettevano in crisi la politica e la società. Come oggi.

Il neo nato registro dei tumori ha definitivamente confermato i danni alla salute che ha provocato una politica industriale senza controllo. L’industria, grande o piccola che sia, deve portare benessere sociale e lavoro, qui ha portato danni alla salute e all’ambiente, disagi e conflittualità sociale, e, nonostante ciò, ancora oggi ci dibattiamo in una grave crisi; tanto grave che il ricatto occupazionale è usato per indurre a ripetere gli stessi errori.

Oggi vogliono che si assista passivamente alla stessa sceneggiata. Chi può trarre vantaggi da una situazione politica e sociale volutamente confusa se non quei “poteri forti” che da anni condizionano lo sviluppo locale utilizzando come strumenti ora questo, ora quel personaggio fatto uscire dalle “tenebre”.
Alcuni personaggi che non mancarono di sfilare tra una moltitudine di cittadini comuni più per farsi vedere che per altro, oggi sono venuti allo scoperto rivelando i loro reali intenti. Ma è veramente affidabile chi dichiara pubblicamente, in più occasioni, una cosa sapendo che di lì a poco, a secondo lo svilupparsi degli scenari, si rimangerà ogni parola detta? E’ comico che ciò sia fatto con argomentazioni che sembrano più esercizi utili per un’arrampicata sugli specchi che altro. Un comportamento del genere è senza dubbio offensivo dell’intelligenza altrui.

Il sindaco Domenico Mennitti, al di là d’ogni convincimento politico, merita rispetto perché ha dimostrato coi fatti d’essere coerente e fermo con le proprie idee e convincimenti ma sopratutto con la parola data ai suoi concittadini, come del resto il presidente della Provincia. Ciò basterebbe a rispondere a chi si chiede “chi glielo fa a fare”, la differenza tra il valore dei politici è tutta lì, in quella risposta. Al sindaco non si può non riconoscere onestà e capacità intellettuale e il fermo proposito di non voler far parte di quel genere di amministratori o politici che usa la politica in modo spregiudicato e strumentale.
Le associazioni e la cittadinanza attiva hanno indetto questa manifestazione affinché siano i cittadini ad essere interpreti del loro destino, ma soprattutto per i giovani ai quali, per diritto, appartiene il futuro ed è giusto che siano essi stessi i protagonisti della loro vita che non deve essere condizionata da alcun interesse estraneo a questo territorio.

GIORGIO SCIARRA



SABATO 29 APRILE DALLE ORE 16.30 IN CORTEO DALLA STAZIONE FERROVIARIA

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Video: manifestazione 25 luglio 2005: clicca qui

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