Approfondimenti » 03/07/2006

Il mercato di Sant'Angelo va a Seul

Un mercato di frutta e verdura di una città del mezzogiorno d’Italia che fa bella mostra di sè nella lontana Corea del Sud. I venditori ambulanti, la loro filosofia di vita, i loro gesti; l’atmosfera della “piazza”, i suoi suoni ed i suoi colori. Un pezzo della Brindisi di ieri e di oggi che viene catapultata a Seul.
Sembra inconcepibile che due mondi cosi distanti si attraggano. Ma è la magia del cinema. Quel fenomeno che consente di proiettare una storia in un’altra realtà; quell’arte che permette di trasferire un pezzettino di mondo in un altro mondo, anche se apparentemente lontanissimo per cultura e abitudini.
Martedì 11 Luglio uno scorcio di Brindisi irromperà nella Corea del Sud. “La liturgia della bancarella”, il cortometraggio del regista brindisino Simone Salvemini che documenta una giornata del mercato di Via S. Maria Ausiliatrice (tra i quartieri Commenda e Sant’Angelo), sarà proiettato a Seul, in uno dei più importanti festival cinematografici dell’Asia.
Non solo. L’opera verrà diffusa dalla EBS, la tv di Stato della Corea del Sud, e, quindi, avrà un potenziale di pubblico che supera i 45 milioni di spettatori.
Una soddisfazione enorme per la nostra città. Ed il merito va ascritto totalmente a Simone Salvemini, regista tra i più apprezzati della nuova generazione.
Salvemini, dopo varie esperienze di studio e lavoro a Torino e Milano, ha deciso di puntare su Brindisi. In città ha creato il suo quartier generale – un immobile in Via XX Settembre dove aleggia, incontaminato, “l’odore del cinema”- e nel territorio provinciale ha girato tutti i suoi lavori. Da "La Penna Magica" (1999) a "Ciàf – La Leggenda del Trofeo dei Giganti" (2000), dal pluridecorato "I Fratelli Semaforo" (2002) a "Tonino Funtò" (2004); da "Sguardi di Frontiera" (2004) a “Il quaderno dei Compiti” (2004); fino ai più recenti “Articolo Uno” (2005), “La Gita” (2006) e “L’Italia Riparte” (2006).
Sempre a Brindisi, in uno dei mercati più importanti della città, Salvemini ha scelto di ambientare anche “La liturgia della bancarella”, un cortometraggio che, festival dopo festival, continua a riscuotere unanimi consensi di critica e pubblico.
Il film documenta un rito quotidiano quale è una normale giornata lavorativa nel mercato rionale. Una giornata che inizia nel cuore della notte, quando si allestiscono le bancarelle, prosegue in mattinata, con la compravendita dei prodotti, e termina a pomeriggio inoltrato, con le operazioni di smontaggio.
Protagonisti sono i venditori ambulanti con le loro croci (il lavoro quotidiano), le loro litanie (“le mele, le pere, le banane, l’uva…”), le loro implorazioni, le loro speranze, le loro confessioni. Gesti e pensieri sempre uguali, spesso espressi all’unisono, che si susseguono nel tempo, tramandandosi magari da padre in figlio.
Dopo aver partecipato con successo ai più importanti festival italiani ed europei (tra gli altri Siena, Bologna e Tirana), “La liturgia della bancarella” è stato selezionato dalla giuria dell’EBS International Documentary Festival.
La manifestazione, che si svolgerà a Seul dal 10 al 15 Luglio, ha come sottotitolo “The Festival Where the World’s Finest Documentaries Come Together”. E con queste credenziali non può che costituire notevole fonte di soddisfazione il fatto che “La liturgia della bancarella” sia l’unico documentario italiano ad essere stato selezionato nella categoria corti.
Un’ulteriore conferma delle qualità di Simone Salvemini che nella sua ancor breve carriera ha conseguito una eccezionale quantità di encomi e riconoscimenti. A dimostrazione che quando la voglia di fare e l’amore per la propria terra si abbinano all’intelligenza ed alla competenza, Brindisi riesce ad esprimere risorse di livello assoluto.

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