Approfondimenti » 28/08/2006
Lettera aperta su evento kite surf Oasi Torre Guaceto
di Isabella Ferdinandi
Gent.ma redazione, gent.mo direttore,
Vi scrivo per sottoporre alla dovuta attenzione una questione che ha interessato il litorale di Brindisi nello scorso fine settimana.
La riserva naturale di Torre Guaceto, in particolare la spiaggia di Pennagrossa, e' stato il teatro nel periodo indicato di un evento/manifestazione sportiva di indubbia rilevanza, vista la presenza dei principali esponenti nazionali della disciplina del kite surf.
L'evento organizzato aveva indubbiamente le potenzialita' per promuovere sotto il profilo turistico/pubblicitario la nostra zona alla ribalta nazionale, oltre eventualmente a costituire una probabile fonte di finanziamento per la struttura che amministra e vigila sulla tutela di una zona dichiarata riserva
naturale e per tale motivo sottoposta ad una serie di vincoli che legittimamente limitano l'accesso e l'uso da parte dei bagnanti, vincoli che ritengo superfluo evidenziare sono giustificati dall'interesse comune di salvaguardia di un
habitat floro-faunistico di indubbia rarita' e pregio.
Va peraltro evidenziato che tale manifestazione è stata caratterizzata da una serie di episodi non proprio in linea con le sopra citate finalita'.
A titolo di esempio ritengo doveroso citare l'incongruenza di recintare e delimitare - privandone l'uso agli ancora numerosi e rispettosi bagnanti - circa la meta' della spiaggia utilizzabile, non prevedendo invece una delimitazione di sicurezza nel tratto di mare interessato dalle evoluzioni dei funambolici surfisti, liberi di sfrecciare tra i flutti, ponendo a rischio
l'incolumita' delle persone alla ricerca di un po' di refrigerio.
Da qualcuno e' stata parimenti segnalata, nelle prime ore delle mattinate interessate, la presenza di jeep incaricate del trasferimento delle attrezzature che raggiungevano il tratto recintato dopo aver attraversato tutta la spiaggia
con slalom degni dei migliori sciatori tra le gia' numerose famiglie con bambini al seguito costituendo, pertanto, un pericolo per la loro sicurezza.
Per non parlare infine della zona riservata, da chi ha autorizzato tale manifestazione, agli stand pubblicitari dell'evento e dei relativi sponsor, dove per tutta
le giornate di venerdi' sabato e domenica sono stati sparati migliaia e migliaia di decibel da potenti impianti di amplificazione.
Non si vuole qui negare l'importanza e la necessita' di dar luogo a manifestazioni sportive che hanno indubbiamente il merito di richiamare gente e promuovere il nostro territorio, ne' tantomeno impedire alle persone deputate al controllo
ed alla gestione dell'Oasi di Torre Guaceto di finanziare la propria attivita', ma ci si vuole limitare a manifestare una perplessita' di fondo - credendo di interpretare il sentimento comune a molti altri fruitori della citata oasi - vale a dire se sia giusto finanziare la gestione di una area protetta con attivita' che se non lesive dei beni che si vuole salvaguardare, sono
quantomeno poco compatibili con gli interessi che si dichiara di voler tutelare.
Ringraziando per la cortese attenzione, porgo distinti saluti.
Isabella Ferdinandi
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