Approfondimenti » 21/10/2006
Ghino di Tacco esprime una energetica solidarietà al Sindaco
Stiamo arrivando all’assurdo nella nostra città dove i giornalisti invece di affrontare problemi seri e di alto livello culturale per il futuro come la grande progettualità di “Brindisi Città d’acqua” e come il grande sforzo che l’Amministrazione comunale opera (come da comunicati stampa della stessa Amministrazione) al rilancio dell’immagine al livello nazionale di Brindisi tramite testimonial d’eccezione come aspiranti Miss Italia, paperelle varie e altre idee innovative e geniali (tali da far sbiancare persino i marziani dell’inizio Millennio di antoniniana memoria) perdono il loro tempo e sprecano inchiostro per articoli di gossip di bassa lega sulla vita personale del nostro sindaco.
La nostra società è basata sull’immagine e sulla capacità di marketing che le aziende private devono avviare per vincere i mercati ed è, quindi, normale che le stesse si dotino di “Testimonial” capaci di aumentare la capacità di penetrazione del marchio in base alle carriere professionali personali che ognuno di questi rappresenta.
Per capirci, è normale che se una “Birra” punta al mercato giovanile, ed ha bisogno di legarsi come immagine ad un personaggio capace di mostrare freschezza, goliardia, successo, non trovi altra alternativa che avere come Testimonial Valentino Rossi che rappresenta tutto insieme queste caratteristiche.
E poi chi meglio di Fiorello e Bongiorno rappresenta al meglio il mercato dei consumatori a cui punta una nota società di telefonia nazionale? oppure chi se non la bellissima e matura Catherine Deneuve può essere la bandiera di una nota marca di saponi?.
Quindi è “cosa buona e giusta” che una compagnia elettrica possa “pensare”, anche senza contattare il diretto interessato, che per difendere i suoi interessi debba affidarsi ad una figura capace di essere un concentrato delle scelte di marketing che si è definita e, gioco forza, utilizzare la stessa per campagne pubblicitarie. Anche a Viterbo se ne ha voglia.
E allora, se uno ha la fortuna di essere brindisino (territorio dove la casa madre è fortemente presente da tanti anni e quindi ha già una posizione consolidata da porre come esempio ad altri), di essere un Luminare (la frazione Lumi ricorda la Luce quindi…) nel suo settore, di essere fondatore di un periodico dal nome Idea Azione (se pensate che graficamente Idea viene raffigurata con una lampadina accesa capite l’affinità), cosa c’è di male ad istaurare un qualsiasi rapporto?.
Non c’è niente di male, ma a Brindisi sono tutti bravi a malignare rosi dall’invidia e invece di partecipare e plaudire a chi con grande sforzo e sacrificio si prodiga per dare un futuro a questa città.
E allora giù con il Gossip più squallido come gridare allo scandalo se le famiglie viterbesi ricevono depliant con le parole del nostro sindaco e cosa c’è di strano se la stessa compagnia elettrica si dota di “Emporion”, quindicinale online di geoeconomia, lo affida ad una società che, guarda caso, ha il nome di "Ideazione editrice srl" e chiama nella squadra due giovani che hanno lo stesso nome dei figli di Mennitti, Pierluigi, direttore responsabile, e Barbara, componente del Comitato di redazione?.
Sono convinto che si tratti di un perfetto caso di omonimia. In effetti quanti “Paolo Rossi” ci sono in Italia che manco si conoscono tra di loro.
Oppure è scandaloso che i cittadini brindisini, i partiti, le associazioni e i alcuni mass – media ricordino continuamente al Sindaco che la Convenzione Energetica tra Enti Locali e società energetiche manca ormai da anni o che se uno si scandalizzi giustamente (ripeto giustamente) della paura che la presenza potenziale di un futuro impianto come il rigassificatore blocchi le attività portuali non si accorga che tale area portuale è affogata dal trasporto, stoccaggio e occupazione banchine di tonnellate di carbone.
Bisogna dire basta a questo comportamento di bassa lega e pettegolezzo. Anzi è necessario rafforzare sempre più l’impegno e lo sforzo delle azioni amministrative con ulteriori azioni concrete di intervento.
Magari, visto che l’anno scorso a Natale, i brindisini sono stati premiati davanti al teatro con un gigantesco albero di luci (che solo vagamente ricordava il logo dell’Enel), per le prossime festività si potrebbe mettere due o tre di questi alberi di luci in ogni quartiere della città. Oppure si potrebbe continuare la sponsorizzazione delle squadre a tutti i livelli, dal calcio alle partite di tappi nei cortili della nostra Brindisi.
E poi si potrebbe finanziare un documentario su Brindisi girato dall’Istituto Luce (con quel nome… che fortuna) o ripopolare i pochi parchi e giardini della città con milioni e milioni di lucciole e per ultimo convincere i bambini brindisini che se fanno i bravi avranno tanto buon carbone (conviene economicamente anche alle famiglie) e se invece fanno i cattivi rischiano di trovare nella calza caramelle e cioccolatini che fanno male al pancino e rovinano i denti.
E allora il mio consiglio al Sindaco e di seguire quello che il sommo poeta Dante disse al suo accompagnatore nell’Inferno: “Non ti degnar di loro ma guarda e passa”. Tanto per far LUCE sui dubbi e i coni d’ombra di chi ti critica ci pensa l’ENEL… chi meglio di lei quando si tratta di luce.
Con LUMInosa stima
Ghino di Tacco
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