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Approfondimenti: L'isola dei Fumosi. Di Ghino di Tacco



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Approfondimenti » 26/10/2006

L'isola dei Fumosi. Di Ghino di Tacco

Chiamatela moda o curiosità, morbosità o rilassamento dopo una giornata stressante. Ma è divenuto un fenomeno sociale: operando lo sport preferito dagli italiani - lo zapping col telecomando – tutti, direttamente o indirettamente, ci scontriamo con i reality che ci propinano sia Mamma RAI che i canali MEDIASET. E talmente entrato nella cultura (Ahimè) della gente comune che ormai un VIP lo si caratterizza dall’aver partecipato o meno ad un reality.

Tutti i giorni siamo invasi da questo target di programmi che propone una eccezionale varietà di situazioni: si passa da una quindicina di giovani chiusi per circa 100 giorni in una casa ad altrettanti pseudo o ex – vip buttati a soffrire la fame su un isola sperduta. Ultimi arrivi poi sono le avventure di coppie di genietti frustrati e oche giulive, un circo dove non si capisce chi siano gli animali, domatori o gli acrobati, ed i viaggi inverosimili di una decina di sconosciuti che si atteggiano a cowboys nella lontana Arizona .

L’influenza di tali trasmissioni è talmente soffocante che la vita sociale di buona parte dei giovani (e non solo) è oramai ritmata dalla presenza di questo o quel reality (come se non bastasse il calcio a tale scopo).
Come in tutte le cose, poi, ci sono simpatie ed antipatie, squadre di fan e denigratori; proprio come se fosse uno scontro tra fazioni politiche o campionati di football. Ognuno ha il suo preferito. Anche io (ebbene sì, lo ammetto) ho il mio. Lo seguo ancora prima dell’esplosione degli altri programmi visto che ormai si gira da alcuni anni.

Il reality in questione si chiama “L’ISOLA DEI FUMOSI” ed è girato nella città di Brindisi. I personaggi vengono catapultati nell’isola pedonale del Centro storico (è pur sempre un isola). Il loro scopo è quello di occupare i posti (o le poltrone) nei palazzi del Potere facendo quanto più Fumo possibile. I concorrenti devono stare attenti a non far niente di concreto per la Città, altrimenti incapperanno in una cocente eliminazione. Bisogna essere bravi ed arguti. Appena si sbaglia, schiere di concorrenti sono pronti a sostituirti utilizzando anche maniere forti pur di vincere il televoto. Pensate che, qualche puntata fa, due degli aspiranti stavano per arrivare alle mani appena si è paventata l’idea di una nuova poltrona nel gioco.

Per resistere nel gioco è necessaria l’arma della fantasia. Ed i concorrenti ne combinano una più grossa dell’altra, con modalità sempre differenti e tematiche anche diverse.
E’ il pubblico (in questo caso i cittadini di Brindisi) a definire il voto di merito tramite l’attenzione scatenata (e a volte la reazione) e il fumo sollevato. C’è chi, ancora inesperto e giovane, ha pensato che associare la presenza di una aspirante Miss Italia indigena alle politiche di rilancio d’immagine di Brindisi nel Mondo sollevasse un polverone niente male ma purtroppo per lui la sera stessa del comunicato stampa a Salsomaggiore la ragazzina è stata eliminata e quindi tutto si è subito diradato.

Qualche altro concorrente, certamente più furbo, ha pensato bene di colpire i brindisini in una delle poche passioni, quella del Basket. Ha alzato un gran fumo promettendo il rifacimento del Palazzetto per Settembre ed è arrivato a Novembre con i lavori ancora in corso. Si è sollevato un tal casino tra i tifosi che sicuramente il personaggi in questione rimarrà sull’”isola dei fumosi” per gli ottimi risultati raggiunti.

Chi rischia l’eliminazione è l’assessore comunale all’Ambiente che dopo aver alzato un gran clamore (sempre di fumo però) dichiarando che Brindisi è città Verde per la notevole presenza di parchi e giardini (contando tutte le aree verdi incolte e i parchi sulla carta di qualche progettista come il Magrone) e una attenta politica di riciclo dei rifiuti (percentuali sempre maggiori in un frenetico rincorrere di cifre) si è purtroppo dimenticato che annualmente il vento dei diversi Rapporti ambientali su tutte le Città italiane passa anche da Brindisi e impietoso rischia di spazzare in breve questo castello di amenità così ben matematicamente costruito.

Prossimamente il programma rischia di perdere una delle star. Sta per essere eliminato (nominato o non nominato… fate voi) dopo un lungo agitarsi, il dott. Giannini. Dopo anni ed anni di onorata presenza pare che sia in predicato di abbandonare la gara. Un vero peccato e pure una grande ingiustizia perché il Presidente dell’Autorità Portuale aveva rispettato in maniera ineccepibile tutte le regole del gioco.
Si è scatenata la bagarre tra le riserve e tutti sono attenti a sponsorizzare uno o l’altro dei contendenti, chi redigendo pagelle di fumosità e chi dichiarando che il forestiero è sempre meglio (in effetti se il “Fumo di Londra” è il meglio nel tessile, il “Fumo di Bari” potrebbe esserlo per il porto).

Infine ci sono i due Leader… in tutti i giochi ci sono sempre i Leader. Ogni tanto si punzecchiano ma spesso si ritrovano alleati e in questi casi il fumo sollevato è talmente tanto che gli altri concorrenti sembrano tanti pulcini indifesi alle prime uscite.
Hanno due tecniche diverse di agire. Uno è repentino e fulgido nelle scelte: talmente rapido che ad ogni IDEA deve corrispondere immediatamente un AZIONE (ha fondato persino un periodico con questa sua regola). L’altro è più eclatante e pomposo ed alterna scatti in avanti a momenti di stasi a volte imbarazzanti. Ma queste fasi sono sempre colpa di un sistema marcio, del passato, di forze oscure o di altri fattori. Mai sue.

Come in tutti i reality, anche in questo, prima o poi, tutti i concorrenti lasceranno l’isola. Ma sbaglia chi si illude che alla fine, sull’Isola di Brindisi, il fumo lascerà posto ad un cielo limpido.

C’è un concorrente, il più subdolo di tutti, che da anni resiste sull’”ISOLA DEI FUMOSI”. Sarà l’unico vincitore perché, da sempre, è il migliore a sollevare fumo e polveri in gran quantità (e sempre di più). Da Nord (Costa Morena) a Sud (Cerano), passando per il Porto e le sue banchine. Un fumo nero nero, come il Carbone.

Non vi piace la fine?
E allora c’è un solo rimedio per bloccare questo reality. Far crollare l’Audience. Basta cambiare canale.

Con affetto il vostro Ghino di Tacco

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