Dopo due settimane son di nuovo qua… scusate il ritardo ma in effetti un po’ per motivi personali e un po’ per indecisione sull’argomento da scegliere per questa nuova avventura.
Non che manchi la materia prima in questa città su cui ridere visto che ogni giorno la nostra classe dirigente ne pensa una più del diavolo per coprirsi di ridicolo.
Potevo scrivere sulla sceneggiata per la carica di presidente all’autorità portuale inscenata dagli enti locali e dalla Camera di Commercio ma preferisco non affrontare l’argomento anche per rispetto al compianto Mario Merola che come Re della sceneggiata non avrebbe mai scritto una trama così fantasiosa (la trovata poi dei voti ai curriculum è eccezionale complimenti al buontempone che l’ha escogitata).
Potevo scrivere sul teatro Verdi e sulla grande notizia della sua inagurazione che in maniera eclatante il Comune e gli organi di stampa in questi giorni vanno ad annunciare con gran suon di fanfara.
E a chi si ricorda di una inaugurazione dello stesso teatro circa 4 anni fa alla presenza di Fitto ed il Sindaco Antonino prende una cantonata perché furono inaugurati i nuovi tavolini del Rouge & Noir.
Oppure potevo trattare del nostro Sindaco che in consiglio comunale fa il bambino offeso perché alcuni organi di stampa lo attaccano dimenticandosi che in democrazia non esiste il reato di “Lesa Maestà” e che uno nel suo ruolo è normale che abbia gente che disapprova il suo operato (sempre di più) e gente che invece lo approva pienamente ( sempre di meno…forse bisogna andare a Chi L’ha visto in RAI per trovarli).
No!
Voglio evitare oggi di prendere in considerazione il nostro sindaco anche perché già ci hanno pensato quella redazione di Comunisti che si nasconde nella redazione del SOLE 24 ORE (noto giornale di sinistra….).
E allora ho deciso voglio schierarmi a difesa di quei commercianti del centro che hanno deciso di dire Basta agli attacchi alla loro economia dovuta a quella maledetta isola pedonale che blocca al margine del centro storico le orde di brindisini che a bordo delle loro autovetture scalpitano e non vedono l’ora di rientrare motorizzati sui corsi per spendere nei loro negozi fiumi di euro invece di farli emigrare nelle città limitrofe.
E bisogna aprire la caccia a quei gattopardi che fanno notare che se i brindisini vanno a Lecce per le spese, affrontando 80 chilometri e un isola pedonale ben più grossa di quella locale (quegli stupidi di leccesi stanno per chiudere al traffico persino Piazza Mazzini!!!) non sarà per folle esterofilia ma forse perché trovano migliore offerta e maggiore qualità .
E anche il Comune fa poco per loro; non basta riaprire i corsi ma bisogna togliere anche i marciapiedi in modo tale che le auto possano accostarsi perfettamente alle vetrine dei negozi in modo tale -vi ricordate i drive in americani- che il cliente possa ordinare, acquistare e pagare senza scendere dall’auto ma solo abbassando il finestrino.
Se poi la commessa nel frattempo aggancia il vassoio con un hamburger e un bicchiere di Coca Cola si crea un economia fiorente anche per i Bar del Corso.
E poi cosa sono queste Palme… le panchine… e i pedoni…
Per far grande Brindisi basta con questi gattopardi pedoni che persino negli scacchi sono i primi a cadere e insignificanti per vincere.
E allora sia aperta la Caccia ai Gattopardi… e non vi preoccupate per la sorte dei felini … Se i cacciatori fanno i cacciatori come fanno i commercianti… chi sta più al sicuro di loro?
Un Ruggito gattopardesco dal vostro Ghino di Tacco.