Approfondimenti » 20/11/2006
Intitolato il Palasport di Brindisi ai Maestri Giuseppe e Carlo Zumbo
Per la prima volta in assoluto in Puglia un Palazzetto dello Sport viene intitolato a due Maestri di scherma: l’onore è toccato alla città di Brindisi, che con una toccante cerimonia ha voluto dedicare la struttura a Giuseppe e Carlo Zumbo.
Dopo un breve momento di raccoglimento è stata scoperta la targa che reca il nome dei due Maestri, padre e figlio, straordinari rappresentanti di una gloriosa dinastia che da oltre settant’anni tiene alto il nome della scherma brindisina e pugliese. Gli interventi delle autorità civili e sportive hanno reso omaggio a queste due insigni figure: «L’impegno dei Maestri Giuseppe e Carlo Zumbo – ha detto il sindaco di Brindisi on. Domenico Mennitti – ha tracciato un segno profondo nella storia di questa città, ponendo l’attività sportiva come strumento educativo per numerose generazioni di giovani.
Brindisi a volte dimentica i cittadini che le hanno dato lustro: noi invece vogliamo celebrare queste due grandi figure che tanto hanno dato a questa città affinché restino scolpite nella memoria collettiva. Giuseppe e Carlo Zumbo sono stati autentici Maestri perché veri protagonisti di vita sportiva, capaci non solo di esaltare le doti tecniche dei loro atleti ma anche di infondere in loro una profonda coscienza morale».
Subito dopo il vice presidente dell’Aims, Saverio Crisci, ha tratteggiato un commosso ricordo dell’amico Carlo Zumbo: un racconto intimo, personale e fortemente sentito, che ha attraversato decenni di vita sportiva in comune e di sincera amicizia. Particolarmente toccante il ricordo dei sacrifici che l’amico Carlo si sobbarcò in gioventù per amore della scherma.
Al termine della sua breve prolusione il Maestro Crisci ha voluto rendere omaggio alla vedova di Carlo Zumbo consegnandole un piatto commemorativo donato dall’Aims.
Si sono uniti al ricordo anche il presidente del Comitato Coni provinciale, Nicola Cainazzo, che – avendo conosciuto di persona entrambi i Maestri – ha sottolineato il grande impegno ed i risultati che la famiglia Zumbo ha ottenuto nel tempo forgiando i migliori talenti della scherma brindisina, ed il presidente del Tae Club, Giuseppe Attanasi, che a lungo ha condiviso la struttura sportiva assieme proprio a Carlo Zumbo.
Anche i vertici della Fis hanno reso omaggio alla figura dei due grandi Maestri brindisini: «Giuseppe Zumbo – ha dichiarato il presidente del Comitato Regionale pugliese, Renato Martino – l’ho conosciuto attraverso i racconti di chi gli ha voluto bene e attraverso le opere che ha creato. Carlo Zumbo invece ho avuto il privilegio di conoscerlo di persona, apprezzandone il profilo di grande spessore ed il temperamento passionale che però non gli impediva di essere conciliante al momento opportuno: è stato un grande Maestro ed un dirigente capace di risolvere i problemi. Carlo Zumbo ci manca molto: la scherma cresce grazie anche a chi, come i Maestri Zumbo, è capace di spendersi al meglio per la diffusione di questa disciplina».
Il ricordo di questo impegno ritorna anche nelle parole del Presidente della Federazione Italiana Scherma, Giorgio Scarso: «Siamo orgogliosi di quanti si spendono e lottano per amore della scherma, di quei Maestri che ogni giorno si impegnano perché questo sport possa continuare a svilupparsi e a regalare successi: Giuseppe e Carlo Zumbo sono stati un esempio di come questa disciplina sia stata capace di diffondersi e di regalare grandissimi risultati.
Il fatto che il Comune di Brindisi voglia ricordare queste due grandi figure intitolando alla loro memoria il Palazzetto è uno dei riconoscimenti più grandi che si possano immaginare ed è motivo di orgoglio per tutta la Fis. Giuseppe e Carlo Zumbo hanno formato negli anni più generazioni della gioventù brindisina, ed è per questo che rivolgo un monito ai giovani schermidori di questa città: onorate sempre la figura dei vostri Maestri!».
Al termine degli interventi, gli atleti del club Lame Azzurre Brindisi sono scesi in pedana per una dimostrazione di fioretto e di spada per ricordare i Maestri Giuseppe e Carlo Zumbo come essi avrebbero voluto: sul campo, per sottolineare ancora una volta la grande passione per la scherma di questa gloriosa dinastia.
La biografia di Giuseppe e Carlo Zumbo
Al nome della famiglia Zumbo è indissolubilmente legata la storia stessa della scherma brindisina e pugliese: tre generazioni di schermidori che hanno scritto pagine memorabili di sport e continuano a farlo attraverso gli anni.
Il caposcuola è stato Giuseppe Zumbo, nato nel 1901 e deceduto nel 1987: di origini calabresi, inizia giovanissimo a tirare di scherma proprio nella sua terra natale nel 1915 come allievo prediletto (e poi anche come sostituto maestro) di due grandi nomi dell’Accademia di Scherma di Napoli, Bartoli e Caprioli. Assunto nelle Poste, si trasferisce per motivi di lavoro a Brindisi dove fonda il suo club di scherma nel 1933: sotto la sua guida si formano alcuni grandi talenti, fra i quali si ricordano Rino Di Giulio, Vincenzo e Alberto Santorsola, William Boccuni, Narciso Polmone, Pino Mazzotta, Giustino Durano (in seguito affermatosi anche come attore), Mario e Lucio Montanile, Tonino Martellotti, Cosimo Guerrieri, Cesare Capodiferro.
Il figlio maggiore di Giuseppe Zumbo, Antonio, si laurea campione italiano di sciabola e fa parte della Nazionale italiana ai Mondiali di Roma nel 1963. Negli anni Ottanta la dinastia degli Zumbo regala a Brindisi un record mondiale: cinque maestri di scherma tutti della stessa famiglia (Giuseppe ed i figli Antonio, Vittorio, Giuseppe jr. e Carlo: questi ultimi due sono scomparsi nel corso del 2006).
Carlo Zumbo, nato a Brindisi il 2 febbraio 1946, è improvvisamente deceduto il 17 aprile di quest’anno, all’età di soli 60 anni. Dopo una lunga e brillante carriera agonistica che l’ha portato a mietere successi in tutte e tre le armi, si è dedicato con eccellenti risultati all’attività magistrale: diventa istruttore nel 1974, mentre nel 1978 consegue il titolo di Maestro presso l’Accademia Nazionale di Scherma a Napoli. Nel 1986 fonda la società Lame Azzurre Brindisi, forgiando una lunga schiera di campioni: sotto la sua sapiente guida raggiungono il titolo italiano Maurizio Camarda, Ugo e Luca Di Giulio (nella sciabola), Alessandro Rubino (nel fioretto) ed il figlio Flavio Zumbo (fioretto e sciabola). Gli ultimi campioncini da lui formati sono Laurino Di Coste, Emilio Pettinau, Lea Mastrorosa ed i gemelli Matteo e Samuele Di Coste. Dall’alto della sua competenza magistrale, viene chiamato dalla Federazione Italiana Scherma presso numerose sedi di allenamento per formare atleti di tutta Italia. L’Associazione Italiana Maestri di Scherma lo convoca in veste di preparatore teorico e pratico per i corsi di formazione dei nuovi istruttori e maestri.
Nel suo lungo curriculum figurano altri prestigiosi incarichi istituzionali come delegato provinciale Fis, rappresentante dei Maestri in Puglia e consigliere del Comitato Regionale Fis. Anche lui impiegato delle Poste come papà Giuseppe, ha due figli che proseguono la tradizione di famiglia: Flavio, Maestro federale, e Simona, istruttrice nazionale. Ad essi è affidato il compito di tramandare alle future generazioni di schermidori il blasonato nome della famiglia Zumbo.
Siro Palladino
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