Approfondimenti » 19/12/2006
Toglieteci tutto… ma non il piacere di ridere. Di Ghino di Tacco
Ebbene si sono in crisi… da quando ho deciso di scherzare sulla vita politica e sociale della nostra città è la prima volta che mi trovo privo di spunti interessanti. Non perché abbia di colpo perso la vena satirica ma perché assisto ad una stagnazione da parte dei nostri amministratori che di colpo hanno parzialmente invertito il loro modus operandi.
Fino a poco tempo fa se pur inconcludenti nel gestire la cosa pubblica erano di una verve cabarettiana eccezionale ed ogni settimana ci deliziavano con delle gag così esilaranti da far schiumare per l’invidia persino i comici di Zelig.
Da alcuni mesi, invece, hanno cambiato registro: continuano a non fare niente di serio ma hanno anche esaurito la vena comica.
Come non ricordare con nostalgia tutte quelle serate passate a ridere quando si assisteva ad una escalation sempre più frenetica di chi la sparava più grossa.
E così non facevi a tempo a goderti appieno l’ilarità scatenata dalle dichiarazioni di “un nuovo modello di sviluppo” da parte di uno, che subito l’altro rispondeva con “un nuovo, più nuovo, modello di sviluppo”; partiva la risata per la battuta sull’immagine turistica legata al concorso di miss italia che subito dovevi scompisciarti dal ridere per l’elucubrazioni matematiche sulla raccolta differenziata che rapportavano Brindisi come “Città Pulita” al pari di una qualsiasi città svedese.
E poi gli skech estivi che hanno dilettato l’estate brindisina tra cui tra i più esilaranti preme ricordare l’inizio delle pulizie spiagge il giorno prima di ferragosto (i nostri amministratori sono anche dei fini conoscitori dell’effetto serra e già prevedevano un autunno caldo fino a dicembre), il contributo per l’acquisto di condizionatori agli anziani di fine agosto e l’inserimento nel programma dell’estate della galleria degli artigiani alle Scuole Pie inaugurato con solenne cerimonia a fine novembre.
Poi con l’arrivo dell’autunno anche lo show ha seguito il normale andare delle cose, e così per ricordare l’inizio della scuola qualcuno ha pensato bene di fare una scena sulle pagelle e sui voti ai curriculum mentre qualcun’ altro ha pensato di dedicarsi al tema della vendemmia e del vino organizzando una rassegna a tema così squallida che rende perfettamente l’idea di come mai le nostre cantine sociali siano ad un passo dal fallimento.
Infine ad Ottobre la grande sceneggiata sul Presidente dell’Autorità Portuale dove invece di nominare in maniera rapida E CONDIVISA una figura capace di risollevare le sorti del porto, le tre istituzioni hanno pensato bene di giocare al gioco delle tre carte… e cosi tra tanti nomi di parte….litiga litiga….e qualcun altro decide.
Poi da Novembre è calato il silenzio la città si è rattristata e anche le occasioni su cui ridere si sono ridotte al contagocce.
Degne di nota si possono ricordare la nomina dell’assessore Muschio che se il sindaco riuscisse a trovare un signor Muffa da nominare all’interno della sua giunta sarebbe un primo segnale forte e visibile all’umido progetto “Brindisi Città D’acqua”.
Poi si può segnalare la divertente dichiarazione dell’assessore D’Attis che avverte del pericolo imminente, se l’amministrazione non invertisse la rotta, di perdere i finanziamenti comunitari. Tale annuncio sembrerebbe una cosa seria ma la cosa comica sta nel fatto che il responsabile delle politiche comunitarie del Comune a cui spetta gestire tali attività è L’assessore al PES… e indovinate chi è che ricopre tale carica?
In tale mancanza di idee però bisogna dare atto che il nostro sindaco è un tipo che non molla mai... e quindi cerca sempre di inventarne una nuova per tirare sull’ambiente.
E così la pensata di inaugurare in pompa magna una cosa già inaugurata e sicuramente una cosa che mai nessun sindaco ha mai lontanamente pensato di fare.
Che dire… l’idea è fortissima ma per far si che sia veramente riuscita vorrei dare, nel mio piccolo, un consiglio al nostro sindaco: visto che nella sua giunta è presente come assessore la stessa persona che 4 anni fa per l’inaugurazione del Teatro ebbe l’ardire di invitare “ il signor Vescovo e consorte” perchè non ha pensato di far fare a lui gli inviti per la riapertura? magari questa volta invita “il governatore Vendola e signora”. Sarebbe la ciliegina sulla torta di una gag ancora più grande.
Buon Natale e Buon Anno da Ghino di Tacco... e per il carbone alla Befana sappiamo a chi chiedere.
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