Approfondimenti » 11/12/2003
Lettera aperta dei lavoratori del Pastis
NESSUN FUTURO PER LA PROVINCIA DI BRINDISI
Noi, Ricercatori e Tecnici del Pastis (Parco Scientifico Tecnologico
Ionico - Salentino), testimoni e vittime di una crisi che pone questa
provincia ai margini di una prospettiva di crescita sociale, economica e
culturale, denunciamo all'opinione pubblica l'atteggiamento incoerente di
chi ha sempre propagandato lo sviluppo e la crescita del nostro territorio.
Esprimiamo la nostra solidarietà agli oltre mille lavoratori della
provincia, operanti nei vari settori produttivi, che in questo momento
rischiano come noi il proprio lavoro per l'incapacità della classe dirigente
di fare sistema e dare risposte concrete.
Vogliamo rendere noti l'immobilismo e l'indifferenza di chi ha gli
strumenti, la responsabilità e il dovere di farsi carico della crisi che ci
vede coinvolti e della situazione inverosimile che stiamo vivendo da diversi
mesi.
Condividiamo con voi tutti i nostri interrogativi:
- Perché il Presidente del Pastis non si assume le responsabilità e non
ottempera ai doveri che il suo ruolo gli impone?
- Perché abbiamo dovuto apprendere dalla stampa lo stato di messa in
liquidazione della nostra società?
- Perché da mesi non riceviamo alcuna indicazione in merito alle attività
ancora in corso, bloccando o abbandonando progetti e partnership già
avviati?
- Perché, nonostante il Pastis vanti circa 2 milioni di euro di crediti da
società ed enti, il Presidente non si adopera per recuperarli e pagare 5
mesi di stipendi, tredicesima e rimborso missioni dei lavoratori?
- Perché pochi tra i soci e consiglieri hanno speso una parola in difesa del
Pastis? Non sono stati loro a gestirlo per anni?
- Perché non si affronta negli organi societari, e non sui giornali, la
ricerca dei responsabili della crisi in maniera che a pagare non siano
sempre i più deboli, cioè noi lavoratori?
- Perché la Regione Puglia e' intervenuta per salvare Tecnopolis,
beneficiaria di oltre 10 milioni di euro e invece non sostiene il Pastis?
- Perché il Presidente della Provincia, azionista del Pastis, non ha
convocato il tavolo di concertazione così come si era impegnato a fare il
28.10.2003?
- Perché le organizzazioni sindacali non hanno attivato presso la Prefettura
il tavolo di crisi concordato con il Prefetto, promesso e garantito ai
lavoratori il 29.10.2003?
- Perché a fronte di proclami e promesse di salvaguardia della occupazione,
ancora oggi non esiste nessuna idea o proposta per il futuro dei dipendenti
e dei collaboratori?
- Perché i collaboratori, che in nome della flessibilità da anni lavorano
nel Pastis in condizioni precarie, non hanno nessuna risposta in merito alla
imminente scadenza dei contratti?
- Perché nessuno accusa la cittadella di aver ingiustamente preteso da
Pastis, senza averne titolo, centinaia di migliaia di euro come ha sancito
una recente sentenza del tribunale di Brindisi?
- Che interesse continua ad avere questa provincia nel farsi colonizzare da
lobbies di interessi ad essa estranee?
- A chi conviene che investimenti fatti dal Pastis per locali, attrezzature,
laboratori e progetti per decine di milioni di euro emigrino verso altri
soggetti e altri territori?
- Perché le forze politiche non hanno colto la occasione per un dibattito
serio e approfondito sul futuro di un polo di ricerca che ha oggi oltre 250
lavoratori diretti?
- Perché la Provincia di Brindisi continua ad accettare e subire scelte che
la penalizzano a vantaggio di altre province?
- Perché la Provincia di Brindisi già dal settembre del 2002 con una
delibera del consiglio provinciale ha puntato allo smembramento del Pastis?
- Perché Provincia di Brindisi, Università di Lecce e Regione Puglia non
hanno attuato il Protocollo d'intesa del marzo 2003, nel quale si prevedeva
esplicitamente il rilancio del Pastis?
- Perché Regione Puglia, Università di Lecce e Provincia di Brindisi
continuano a perseguire su Pastis obiettivi diversi dagli interessi dei
lavoratori e dello sviluppo del parco scientifico?
- Perché di tutti i consiglieri di amministrazione delle società che sono
nella cittadella, pochi, o quasi nessuno, sono della Provincia di Brindisi?
- Perché solo al Pastis, tra tutte le società ed enti della Cittadella
S.C.p.A., si chiede il conto del contributo che ha dato al territorio?
- Perché nel momento in cui il Presidente della Repubblica, con il consenso
di tutte le forze politiche, sollecita investimenti sulla ricerca, e tante
regioni cercano di far partire poli di ricerca, si vuole liquidare il
Pastis?
Ci chiediamo, in ultimo, se i comportamenti assunti dai Soci - Università di
Lecce e Provincia di Brindisi -, e l'eventuale chiusura del Pastis, non
configurino un conflitto d'interessi. Ci chiediamo se non sia per lo meno
strano e poco comprensibile che questi Soci perseguano i loro interessi, non
tutelando quelli della Società e dei lavoratori.
Noi non pretendiamo altro che continuare a svolgere la nostra professione,
alla quale ci siamo preparati in anni e anni di duro lavoro, dando fino ad
oggi risposte concrete e apprezzate nazionalmente e internazionalmente.
I Ricercatori e i Tecnici del Pastis - CNRSM
Buon natale a tutti
anche a coloro che sotto l'albero non troveranno doni
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