Libri » 07/02/2007
“Gastronomo e Giudice". Di Gilles MacDonogh
Mercoledì 7 febbraio, alle ore 18.00, presso il Salone di rappresentanza della Provincia di Brindisi, si svolgerà un incontro per la presentazione della biografia “Gastronomo e Giudice – Vita di Jean-Anthelme Brillat-Savarin”, scritta da Gilles MacDonogh e tradotta da Davide Panieri per la collana “asSaggi” di Slow Food Editore.
L’iniziativa, organizzata da Slow Food, vede il patrocinio della Provincia di Brindisi –Assessorato alla Cultura. All’incontro partecipano l’assessore provinciale Giorgio Cofano, il portavoce di Slow Food Giacomo Mojoli, il coordinatore di Slow Food Puglia Gino Di Mitri e l’enologo Severino Garofalo.
Traendo spunto dalla biografia del fondatore della moderna scienza gastronomica nel corso dell’incontro-presentazione si parlerà, con altissima competenza, di gastronomia, dei piaceri del cibo, delle evoluzioni del gusto e di cultura.
La gastronomia non è la quieta faccia dell'agiatezza, né la follia della tarda età ma, sempre, un'avventura.
Questo libro ricostruisce la vita di Jean-Anthelme Brillat-Savarin (1775-1826) – magistrato, scrittore, musicista, libertino e gourmet – e la contestualizza, proponendo uno spaccato di anni segnati da gravi conflitti e molte miserie. Gli Stati Generali, la Rivoluzione, il Terrore e l'esilio a New York segnarono profondamente la storia personale dell'autore della Fisiologia del gusto e contribuirono, tutto quanto, a formare il gastronomo. La ricerca del piacere e una penna briosa fecero il resto. Per apprendere la cucina non bastano le ricette. Altrettanto importante è conoscere la personalità, il mestiere, gli strumenti, la fortuna di chi le ha create. Gli asSaggi sono libri sul lavoro di cuochi professionisti e di cuoche di casa, di enologi, di gastronomi dilettanti e di semplici osservatori, sono libri sui luoghi – case, osterie, botteghe, ristoranti – ove questo lavoro ha trasformato il gusto e ce lo ha insegnato. La collana riunisce memorie di grandi personaggi e di altri meno noti, riflessioni sulla tavola e sui mercati, storie e favole del cibo e del vino, senza limiti geografici o espressivi, da leggere più che da guardare. Una associazione come Slow Food, votata a promuovere l'educazione del gusto e la difesa della biodiversità alimentare, ha il dovere di diversificare le iniziative con le quali si rivolge ai suoi molti pubblici. Le tematiche del gusto hanno radici culturali profonde e, nel quadro di eventi concepiti sulla base di attente valutazioni, Slow Food lavora per consolidarle, in ciascuno dei 100 paesi nei quali è presente. E' stato così che Carlo Petrini, fondatore del movimento, ha avuto l'idea.
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