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Stelle e Strisce: USA: verso le Presidenziali



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Stelle e Strisce » 11/02/2007

USA: verso le Presidenziali

Siamo ancora a due anni di distanza, ma la corsa per le presidenziali americane è incominciata.

Molti candidati si sono già presentati alle fila di partenza per una lunga ed estenuante battaglia verso il podio più ambito: ricoprire il ruolo di uomo (o di donna) più potente del mondo per (almeno) quattro anni. E’ una corsa che si presenta già per molti aspetti inconsueta.
L’attuale Presidente non può ricandidarsi ed il suo vice non intende farlo. I candidati repubblicani partono svantaggiati per colpa dell’attuale amministrazione e del loro appoggio incondizionato in molti casi alla politica disastrosa del Presidente uscente. Da giocarsi poche carte ma sempre tanti soldi: la grande industria (armi, pertrolio) probabilmente continuerà ad appoggiare un candidato repubblicano contro uno democratico........come potrebbero continuare a prosperare senza il sentore di una guerra o di un nemico da abbattere? Chi meglio dei Presidenti repubblicani ha garantito fino ad oggi enorme dispendio di denaro pubblico per combattere nemici fittizzi, reali o immaginari?

Raccogliere abbastanza fondi (100 milioni di dollari) per una campagna presidenziale conta più delle idee. Infatti quando si dice “ questo candidato non ha molta esperienza” in realtà è come dire “non sa a che porta bussare per ricevere i finanziamenti necessari”.
Nello schieramento democratico c’è la signora Hillary Clinton e Barack Hussein Obama.
La prima con un passato da first lady, sa perfettamente a che porta bussare. Il secondo è ancora alle prime armi. La prima ha gia più nemici che amici, del secondo si dice soltanto che è il Kennedy dei neri, che fuma e che ha fatto uso di cocaina per sua stessa ammissione. La prima ha appoggiato la guerra in Iraq, il secondo fortunatamente per lui non si trovava ancora in Senato al momento del voto.
L’America si sta chiedendo se è pronta ad avere un Presidente nero, che porta un nome che è la combinazione dei principali nemici dell’America.
Non a caso la CNN pochi giorni fa ha scritto in un corsivo OSAMA invece di Obama in riferimento al senatore dell’Illinois...errore di battitura ma che la dice lunga su come questi piccoli aspetti potrebbero contare molto più di quanto si pensi.
I repubblicani si affidano a uomini vecchi con un cuore un pò troppo liberale come Rudy Giuliani ( sindaco di New York) che difficilmente riusciranno a raccogliere consensi nella destra tradizionalista.
John McCain, l’altro nome illustre tra i repubblicani, alterna momenti di pieno ed incondizionato appoggio all’attuale dirigenza a momenti di totale antagonismo e critica. Un altalenare che alla lunga risulterà altamente pericoloso.

Gli illustri sconosciuti sono tanti e data l’incertezza non è detto che un nome di questi possa saltare fuori all’ultimo istante quando tutti gli altri più noti si saranno già bruciati le ali. E’ gia successo con Jimmy Carter e potrebbe accadere ancora.
C’è poi sempre il rischio terrorismo. Fino ad adesso l’America è stata immune da un attacco terroristico, unico vanto di questa amministrazione. Ma un attacco terroristico sul suolo americano prima del voto sicuramente rimescolerebbe le carte fino a rendere il risultato stesso estremamente incerto. La paura del terrorismo ha già condizionato le ultime elezioni: potrebbe con molta probabilità condizionare anche le prossime.

Gabriele D'Errico
Denver - Usa

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