Teatro » 08/03/2007

"Se questa è vita" @ Teatro Salesiani Brindisi

L’Associazione “Io Donna”con il Patrocinio dell’Assessorato alle Politiche Sociali -Amministrazione Provinciale Brindisi
ORGANIZZA
GIOVEDI’ 8 MARZO 2007 ALLE ORE 20.30
Teatro Salesiani – Via Appia, Brindisi
Spettacolo teatrale liberamente ispirato all’omonimo romanzo della scrittrice palestinese Suad Amiry

SE QUESTA E’ VITA

Adattamento e regia:
Anita Mosca
Consulenza artistica:
Omar Suleiman e Wasim Dahmash

Con:
Anita Mosca ed Omar Suleiman
compagnia teatrale ALQANTARA
Seguirà una conversazione con gli attori sulle condizioni di vita nella terra occupata di Palestina

Lo spettacolo
Lo spettacolo teatrale ci richiama al confronto con la quotidianità esasperante della vita nella Palestina da decenni militarmente occupata da Israele.
Suad e Salim, una coppia di coniugi in Palestina in tempi di occupazione, lei positiva, estroversa, ironica, lui taciturno, scuro, silenzioso. Attorno a loro un balletto indiavolato di vicini di casa, parenti, amici, funzionari israeliani, spie e collaboratori, cani, muri in costruzione, paesaggi splendidi e violati, checkpoint e soldati.
Nascono situazioni comiche, incredibili, commoventi, drammatiche che raccontano un diario di guerra e di vita quotidiana nei Territori Occupati.

La situazione in Palestina
La vita sotto occupazione è ardua, pericolosa, difficoltosa, a volte paradossale, dolorosa, soprattutto per le donne e l’infanzia.
La violenza del conflitto ha ormai raggiunto livelli insopportabili per la popolazione: le donne sono sfiancate dalle lunghe attese ai valichi militari, dal rischio costante di vedere la propria casa demolita per rappresaglia o nel corso di operazioni militari, dall’ansia che i propri cari, e soprattutto i/le bambini/e e i/le ragazzi/e siano gravemente feriti/e o ammazzati/e.
In tale contesto anche un evento lieto e atteso come la maternità rischia di concludersi in tragedia, perché succede di partorire ad un checkpoint, o di morire dissanguate per l’impossibilità di giungere in tempo all’ospedale più vicino.
Lo stato di salute della popolazione è compromesso, le strutture sanitarie non sono in grado di funzionare e sono raggiungibili con grandi difficoltà e dispendio di tempo. Le malattie, le emergenze, anche le più ordinarie, possono concludersi in modo fatale. Le donne e l’infanzia soffrono particolarmente della decadenza del sistema sanitario e di sicurezza sociale, aggravata dalla sospensione degli aiuti internazionali, dal blocco dell’economia palestinese, dall’inasprimento dello scontro politico e armato nella società palestinese.
L’assedio, le operazioni militari, le demolizioni delle case, la costruzione del muro di separazione, le violazioni dei diritti umani e la stagnazione delle ormai residuali attività economiche restringono drasticamente le opportunità delle donne di poter studiare, lavorare e partecipare alla vita pubblica. Al contempo, il fallimento del processo di pace contribuisce a rafforzare quelle forze sociali di carattere religioso che mirano a preservare il ruolo tradizionale delle donne.

Il libro di Suad Amiry
La scrittrice narra le vicende dell’occupazione con tono lieve e con lucidi tratti di commedia e tragedia. Descrive le tappe del calvario palestinese facendoci piangere, ridere, sdegnare, riflettere e ricordare.
Suad Amiry insegna architettura all’Università di Birzeit in Palestina; nel 1991 ha fondato, e da allora dirige, il Riwaq Center for Architectural Conservation di Ramallah. Questo Centro è impegnato nel recupero, restauro e conservazione degli edifici storico-culturali della Palestina. Suad è autrice e coautrice di numerosi libri su vari aspetti dell’architettura palestinese.
I suoi libri di narrativi sono:
- Sharon e mia suocera. Diari di guerra da Ramallah, Palestina, Feltrinelli, 2003
- Se questa è vita. Vivere a Ramallah in tempo di occupazione, Feltrinelli, 2005

Questo spettacolo è una preziosa occasione per focalizzare l’attenzione sul conflitto e sull’urgenza di costruire la pace in Palestina e in Medio-Oriente; per ricordare che dove c’è guerra, la vita e la libertà delle donne sono seriamente minacciate.

informazioni: lun.- mer. ven. ore 18.00-21.00
Telefono: 0831-522034
e-mail: associazioneiodonna@hotmail.it