Approfondimenti » 05/03/2007
Le alterazione del clima ed il partito nuovo. Di Ernesto Musio
L’inverno più caldo degli ultimi due secoli che stiamo vivendo, rilevato dall’Istituto di Scienze dell’atmosfera e del clima del CNR, è solo una pallida avvisaglia, un leggero anticipo di quanto tutti gli studiosi del mondo prevedono per il prossimo futuro nel Mediterraneo.
I fenomeni di tropicalizzazione del nostro clima e di desertificazione dei nostri territori, si intensificheranno, con ritmi esponenziali.
Già questa estate, la provincia di Brindisi potrebbe dover utilizzare la propria falda per l’ approviggionamento idrico, se dagli invasi del Sinni e del Pertusillo non arriverà acqua a sufficienza. Dall’Acquedotto Pugliese rassicurano che tale evento è ciclico, solo che, si aggiunge, prima si verificava in media ogni 12 anni, oggi ogni 7.
Ciò è l’ennesima conferma del mutamento di qualità del surriscaldamento della Terra in atto da tempo: la drammatica velocità che ha assunto.
L’umanità corre verso le condizioni climatiche di tre milioni di anni fa, che si calcola si raggiungeranno entro questo secolo, se la temperatura aumenterà ancora di altri 3 gradi.
La quantità di anidride carbonica emessa nel mondo è unanimemente ritenuta la principale responsabile dell’impazzimento del clima, con le conseguenze economiche e sociali relative, che sta ormai invadendo la nostra stessa quotidianità.
Tutti gli Stati del mondo sanno che gli obiettivi del Protocollo di Kyoto, che si dovrebbero raggiungere entro il 2012, non bastano più. Se pensiamo che nel 2007, molti Paesi sono lontani persino da questi –Italia in testa- l’inquietudine è destinata a crescere.
Sarà sempre troppo tardi, quando si sarà costretti, dall’avvicinarsi della catastrofe, a ridurre drasticamente le produzioni dei combustibili fossili, ritenuti i principali responsabili del surriscaldamento della Terra.
Brindisi si trova nel cuore di questo scenario epocale, dovendo necessariamente porre mano, prima o poi, al problema delle enormi quantità di combustibili fossili che produce.
Nella recente iniziativa pubblica regionale, i Democratici di Sinistra hanno posto tale questione, come una questione nazionale e attuale, parlando il linguaggio della verità, che non ha paura di andare al cuore del problema, che vede Brindisi detenere il primato italiano delle emissioni alteranti il clima terrestre.
La rivisitazione delle quote di emissione di Co2 assegnate per il polo energetico brindisino, è urgente e necessaria, pur in un quadro di solidarietà energetica nazionale, sostenibile con pari quote di energia da fonti rinnovabili e pulite.
Gli interventi di Frisullo, Vicepresidente della Giunta Regionale, di Dipietrangelo, Responsabile economico della segreteria regionale, del consigliere regionale Montanaro, dell’Assessore regionale all’ambiente, Losappio, ognuno per le proprie responsabilità, hanno evidenziato la non eludibilità di tale problematica.
Ovviamente, la dimensione planetaria ed epocale di essa, non prescinde da una cultura sociale del risparmio e dell’efficienza energetici, che cambieranno modelli, stili di vita e di consumo, e in favore dei quali il Governo sta sfornando impressionanti pacchetti di misure e di politiche attive.
E una politica nuova per un partito nuovo, quale ambisce d’essere il Partito Democratico, è dalla centralità pervasiva della salute ambientale, e dalla riconversione ecologica delle produzioni umane, a cominciare da quelle nostrane, che deve partire, se vuole dare voce, rappresentanza e governo ai processi inediti, assolutamente nuovi, della liberazione e della emancipazione umana, parlare la lingua giovane del secolo nuovo, e costruire un nuovo statuto delle idealità, capace di riempire una vita, come nel novecento ha riempito quella di tanti di noi di sinistra, è valsa il costo del suo biglietto sulla Terra.
Ernesto Musio
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