Stelle e Strisce » 15/03/2007

Dico Si. Di Gabriele D’Errico

L’omosessualità, diversamente da quello che molti ancora oggi ritengono, non è una scelta, così come non è una malattia che si può curare.

Ci sono oltre 450 specie animali che sono attratte sessualmente dallo stesso sesso. Nessuna di queste però, tranne l’uomo, si deve preoccupare di rendere immanifesti i propri sentimenti per non essere emarginato e trattato come i paria.
L’omosessualità è naturale come il mondo stesso, negarla equivale a negare che nel mondo esistono desideri diversi.

Nella società pre-cristiana l’omosessualità era generalmente praticata senza troppi veli. Poi la morale giudaica prima e quella cattolica poi, hanno imposto l’illegittimità creando un esercito di fuorilegge e di individui sessualmente repressi, dovendo molti di loro accettare un comportamento ed una vita eterosessuale per necessità e compromesso.
Molti di loro si sono sposati ed hanno avuto figli, per poi accorgersi che erano più attratti dal loro amico che alla propria moglie: si tratta di un bene per la società? sicuramente no.
Si tratta di un bene per l’istituzione del matrimonio? no, sicuramente no.
Per secoli abbiamo visto diversi omosessuali, riconosciuti geni nell’arte o nella scienza, condannati per sodomia. Ancora oggi in molti Paesi la sodomia è illegale.
La differenza tra questi ultimi Paesi ed un Paese libero e laico come dovrebbe essere l’Italia è che non bisognerebbe aver paura di poter dichiarare apertamente i propri sentimenti sapendo che la legge consente a tutti pari libertà e opportunità. Un Paese libero e laico come l’Italia dovrebbe tutelare tale libertà e condannare per discriminazione coloro che si dichiarano oppositori, a parole o nei fatti. Insultare un omosessuale dovrebbe essere un reato. Non riconoscergli gli stessi diritti: un male della societa laica che va sanato al più presto.
Quando sento eminenti personalità della Chiesa parlare di atti innaturali vorrei ricordare che uno degli atteggiamenti meno naturale nell’uomo, stando alla scienza, è il celibato o l’astinenza sessuale, che viene imposta dalla Chiesa a tutti i suoi ranghi e che porta spesso e volentieri a comportamenti aberranti in cui sinceramente il carnefice e la vittima appaiono come due lati della stessa medaglia.
Ho diversi amici gay che convivono con il proprio partner da anni e vorrebbero che gli venisse riconosciuta legalmente la propria unione, non per un mero capriccio, ma per motivi molto più legati alla struttura legislativa della nostra società. Non avendo un riconoscimento legislativo non hanno la possibilità di accedere a cose a cui le famiglie eterosessuali normalmente accedono.
Alcuni di loro vorrebbero adottare figli o averne di propri. Anche in questo caso numerosi studi dimostrano che avere due papà o due mamme non è assolutamente motivo di crisi per il figlio, fermo restando che la coppia viva in serenità ed amore.
La battaglia sui DICO e sul riconoscimento dei diritti per le coppie di fatto è un passo avanti verso una società più sana, dove la moralità imposta lascia lo spazio alla libertà individuale. Un Paese laico e libero dovrebbe garantire uguali possibilità per tutti.

Gabriele D'Errico
Denver - Usa

Scrivi a Gabriele D'Errico

Leggi gli altri: "Stelle e Strisce".

Leggi gli altri Viaggi