Teatro » 29/03/2007
Serata Romana @ Teatro Comunale - Ceglie M.ca
GISA promotion
Mario Scaccia – Edoardo Sala
SERATA ROMANA
regia di MARIO SCACCIA
“a spasso per Roma con Trilussa” e “a la scoperta dell’America con Pascarella”
al pianoforte Alessandro Panatteri
Ecco un viaggio nella Roma dei grandi poeti dialettali, in cui la parlata teverina è la carrozza e Mario Scaccia e Edoardo Sala i vetturini.
Scanzonato, ammiccante, a tratti melanconico, Mario Scaccia, romano doc, e’ un poetico cantastorie che con stupefacente naturalezza fa suoi i versi dei grandi poeti che Roma ci ha regalato, vivendoli e interpretandoli con grande maestria.
“A la scoperta dell’America con Pascarella”, e’ invece interpretato da Edoardo Sala, romano anche lui, convincente interprete del viaggio epico-popolare del poeta.
Trilussa
Trilussa (pseudonimo Di Carlo Alberto Palustri che lo stesso poeta anagrammò dal suo cognome) nacque a Roma il 26 Ottobre 1871.
A tre anni perse il padre, che era stato cameriere, e venne accolto con la madre – sarta – in casa del Marchese Ermenegildo De’ Cinque Quintili, presso il quale il padre aveva servito e che era stato suo padrino di battesimo.
Trilussa, come poeta, guardò al mondo e alla gente, affidando a rime argute (sulle quali – come è stato rilevato – “batte come una luce di ribalta”) gli strati della sua satira che non risparmiò nulla e nessuno. Dovunque trovò soggetti da riprodurre nelle sue composizioni: ritratti veritieri di personaggi che ci pare d’aver conosciuto. Se da Esopo a Walt Disney, il fatto che gli animali possano parlare è stato sempre il sale di chi inventa favole, le favole di Trilussa non fanno eccezione: i suoi animali persino in romanesco. Un “romanesco” che non è quello di G. Gioacchino Belli, superba espressione gergale della plebe romana che non c’è più, ma dialetto italianizzato della popolazione di Roma capitale, che tanto nostro recente cinema ha rivitalizzato.
Il primo Dicembre del 1950, su decreto di Luigi Einaudi, Trilussa fu eletto senatore per meriti artistici, ma 20 giorni dopo moriva nella sua casa “bazar” a due passi da Piazza del Popolo, dove aveva trascorso, solo con i suoi ricordi, i suoi gatti e la fedele governante Rosa, gli ultimi trent’anni della sua vita.
Pascarella
Non mai poesia di dialetto Italiano era salita a questa altezza.
Cesare Pascarella si può considerare uno scultore della poesia epica.
Accademia dei Lincei
La scoperta dell’America rappresenta un’umanità schietta, semplice, sensibile ai più generosi ideali, ma non scevra da un’ironia malinconica che è come il segno distintivo di tutta la poesia di Pascarella.
Giosuè Carducci
La scoperta dell’America di cesare Pascarella è un intermezzo divertito fantasioso, un pezzo di uno spettacolo di superiore varietà.
Pier Paolo Pasolini
Porta ore 20.00 - Sipario ore 21.00
Il botteghino del teatro sarà aperto i giovedì e i sabato pomeriggio dalle 17 alle 20. Per informazioni: 0831.377863 - ceglieteatromediter@libero.it
|