Poesia » 24/03/2007

Bambole. Di Francesco Bove

Francesco Bove è nato a Brindisi il 5 febbraio 1944. Ha quattro figli di cui due femmine.
Emigrato a Milano nel 1964, si è laureato in economia e commercio all’Università “L. Bocconi” e poi in giurisprudenza all’Università Statale. Revisore dei conti, si è abilitato dottore commercialista. E’ stato manager nella sanità.
Ora è nonno e pensionato.

Su Brundisium.net sono state pubblicate alcune sue composizioni nelle quali si cimenta a scrivere memorie di una Brindisi vissuta con semplicità e dignità, che non ha mai dimenticato. Clicca qui per i links.
Ora, su esortazione di Don Vincenzo Piccoli ("parroco dei trapassati"), Francesco ha scritto alcuni versi in lingua "per rendere gli scritti intelleggibile a tutti"; versi che la redazione di Brundisium.net diffonde con immenso piacere.

BAMBOLE

Ti vedo Titti mia,
stai crescendo in armonia
sia con il corpo che la mente
e non possiamo farci niente!

E’ il ciclo della vita:
entri nella pubertà;
la fanciullezza è finita
così pure l’innocenza e la libertà!

Vedo le bambole che accantoni;
ora la pianola suoni:
Io avrei voluto fermare il tempo
ma, con tristezza, son contento!

Guardo i tuoi giochi,
le pentoline,
la cucinotta quattro fuochi,
le bamboline.

Noto in loro rassegnazione
per lo scarto effettuato,
anarchia sul passato,
del tuo corpo lievitazione!

Sogni figlia mia
una gioventù spensierata
vissuta in allegria
non sai però che è in salita.

Conserva la tua bambola
insieme alla pianola,
non lasciarla sola,
portala anche a scuola.

Vedrai, ti porterà fortuna,
ti farà sorridere alla luna
ed i tuoi desideri di mago
passeranno dalla cruna di un ago!


Francesco Bove
Milano, 24 ottobre 2006