Approfondimenti » 30/12/2003
"Brindisi al 2004" di Paolo Taurisano
E’ questione di ore e il nuovo anno entrerà nella nostra storia quotidiana. Un anno che ci vede in una città senza una guida politica e rischia presto che gattopardescamente cambi guida senza un vero cambio della gestione pubblica.
Si è scritto e riscritto, parlato e riparlato e a volte straparlato sul ruolo che debbano assumere e che avrebbero dovuto assumere i partiti, delle loro responsabilità, della loro voglia di cambiare e rimettersi in gioco, tanto che, sembra ci si sia lavati le mani per rimettersi al tavolo dei commensali.
Un copione visto e rivisto a Brindisi come in altri luoghi ma per il 2004 vorrei davvero augurare ben altro alla nostra città e alla nostra provincia.
Al di là dei proclami elettorali di intorpiditi politici che come rapaci che fino ad oggi si sono limitati a svolazzare su corpi brancolanti nel deserto, annusano già l’odore della vittoria, mi piacerebbe vedere una risposta forte e decisa da parte di tutta la popolazione, una risposta fatta di partecipazione attiva sulle decisioni politiche che incombono su questa città, una risposta fatta di curiosità e critica costruttiva.
Da tempo si è ormai abbandonata l’idea che l’intelligenza sia costruita dalla quantità di nozioni che si sono riuscite ad incamerare durante la propria esistenza, l’intelligenza, si ritiene oggi, sia basata fondamentalmente sulla capacità di critica, sulla plasticità, sulla capacità di cambiar punto di osservazione, di farsi continuamente domande avendo la curiosità di ricercare le risposte, tutto questo si esige e si rende necessario per fare della partecipazione alla vita politica della città una partecipazione attiva.
Se ciò non avviene avremo sempre uomini che si proporranno alla guida della città per poter fare i propri interessi che costruiscono sul disinteresse e sulla delega la base dei propri affari.
L’intelligenza è sempre stata il nemico più temibile dei potenti e chi si propone di governare con le parole d’ordine “ci penso io” (ad Arcore si direbbe “ghe pensi mi”) offende la nostra intelligenza.
Una legge sbagliata (quella elettorale) non ci può appiattire e uniformare tra due alternative poco valide, cambiare rotta significa anche rompere gli schemi e costruire sulla solida base della partecipazione dal basso, della democrazia partecipativa, l’alternativa vincente, da questo punto di vista nel mondo abbiamo infinite esperienze che partono da Porto Alegre (nel sud-ovest Brasiliano) fanno il giro del mondo e approdano sino in Italia in centinaia di esperienze tra cui quella più rappresentativa quella del comune di Firenze (dove il centro-sinistra resta unito proprio sulla base della democrazia partecipativa), solo un gretto provincialismo ci può far percepire una necessaria divisione della popolazione a metà tra i “se proprio devo scegliere scelgo il più simpatico” calpestando la già tramortita intelligenza.
Cambiare rotta oggi è l’augurio più grande per Brindisi affinché possa difendere la propria intelligenza da chi è sicuro che basta mettere un uomo di successo, che sappia raccogliere voti, che sia conosciuto e stimabile per poter ricoprire part-time la comoda poltrona di sindaco, un vip presente nei fine settimana per firmare autografi.
Brindisi non ha bisogno di una guida ma di una base, non voglio sentir parlare di vittoria o di sconfitta, vincere per me non significa riuscire ad occupare una poltrona ma vedere la partecipazione attiva della gente che scende in piazza, partecipa ed organizza assemblee e riesce ad annullare anche una decisione del parlamento sull’ubicazione di un impianto industriale o di una discarica, è l’esempio di Scanzano Ionico che mi fa esultare e non i miei due mesi di assessorato.
L’augurio è quindi quello di cambiare rotta tutti assieme affinché il 2004 sia sul serio il primo dei migliori anni della nostra vita.
Paolo Taurisano
ex assessore Pubblica istruzione
Giovani Comunisti Brindisi
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