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Approfondimenti: Noi, abitanti di Torre Rossa, trascurati e presi in giro. Di Ilaria De Leo



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Approfondimenti » 20/05/2007

Noi, abitanti di Torre Rossa, trascurati e presi in giro. Di Ilaria De Leo

Lettera aperta al Sindaco di Brindisi e ai Consiglieri Comunali

Egregi Signori,
Vi scrivo a nome di alcuni cittadini di Brindisi che come me abitano a Torre Rossa, una piccola contrada a circa 10 km dal centro cittadino, nella campagna della frazione di Tuturano.
Martedì 15 maggio il Primo Cittadino ha ricevuto presso il Palazzo di Città alcuni di noi abitanti in merito ad alcune richieste di riqualificazione per questa zona che, nel corso di quasi trenta lunghissimi anni, non ha mai avuto considerazione. In questo incontro però il Sindaco ha ribadito l’impossibilità da parte del Comune di effettuare le necessarie opere di risanamento atte a risolvere i tanti problemi, non più trascurabili, con i quali le numerose famiglie sono costrette a convivere, primo fra tutti, la mancanza di rete idrica-fognaria, ma non da meno la mancanza di strade praticabili e illuminate. Siamo consapevoli che l’agglomerato urbano è nato abusivamente, ma vogliamo sottolineare di aver proceduto a versare l’oblazione prevista dalle leggi di condono.
Nell’incontro di martedì, il Sindaco ha chiaramente detto che se vogliamo usufruire di questi servizi essenziali, dobbiamo provvedere autonomamente, pagando per intero tutte le spese. Bisognerà purtroppo aspettare ancora molti anni ma questo però non per mancanza di fondi ma piuttosto perché al Comune di Brindisi si gettano le opportunità dalla finestra. Si, perché perdere l’occasione di poter ricevere dei fondi partecipando a un bando di gara equivale a “perdere le risorse”.
Infatti giovedì 17 maggio u.s siamo abbiamo scoperto che il Comune di Brindisi, in quanto capoluogo (BURP n. 81 del 29/6/2006 – pag. 10790), poteva presentare fino a due proposte progettuali per i PIRP (programmi di intervento per la riqualificazione delle periferie) ed ottenere un finanziamento di 8 milioni di euro. Ma questa amministrazione non ha saputo o non ha voluto impegnarsi per tali progetti. Forse i responsabili sono troppo oberati dalle tante problematiche della Città, ma non è possibile gettare alle ortiche una simile opportunità che chissà fra quanto tempo si ripresenterà.
Il 18 maggio il Sindaco Mennitti chiarisce su alcuni quotidiani locali che il Comune di Brindisi avrebbe partecipato al bando di gara PIRP esclusivamente per la realizzazione dei 75 aggloggi di edilizia economica e popolare nel Parco Bove, diversamente finanziabili per intero con i fondi del Piano Triennale ERP.
Quindi secondo il Comune di Brindisi l’unica area che avrebbe potuto candidarsi a ricevere i fondi dei progetti PIRP era il Parco Bove con esclusione di tutte le altre. Forse questa era una priorità ma noi non crediamo che nella città di Brindisi non ci siano altre periferie che avrebbero potuto meritare tali fondi e ci chiediamo se è possibile che il l’amministrazione comunale, con tutte le problematiche da risolvere, possa permettersi il lusso di rinunciare a tali finanziamenti.

Nel corso degli anni e delle numerose campagne elettorali abbiamo conosciuto i vari aspiranti sindaci e consiglieri di ogni schieramento politico, che hanno affermato di prendere a cuore i nostri numerosi problemi promettendoci, non molto in verità, ma almeno, tanto impegno per cercare di risolvere la situazione, ma poi terminata la campagna elettorale e ottenuto le proprie poltrone si sono dimenticati di noi.
Gli anni sono passati e le uniche novità di servizio che noi abitanti di Torre Rossa, nonché normali contribuenti, abbiamo osservato si sono rilevate essere il potenziamento del servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani e di raccolta differenziata e l’asfalto della via principale dove sono ubicati i cassonetti.
L’asfalto di questa strada si rilevò un evento davvero eccezionale che all’epoca, esattamente tre anni fa, ha destato grande sorpresa in tutti noi, soprattutto perché ad autorizzarlo non era stato un politico locale, né di destra né di sinistra, bensì il Commissario Straordinario Bruno Pezzuto, nei pochissimi mesi di mandato in cui ha amministrato il Comune di Brindisi.
Abbiamo aspettato tanti anni, ci sono state fatte tante promesse e poi l’unico che ha fatto qualcosa di concreto è stato proprio un commissario esterno che non ha chiesto voti né fatto favori a nessuno ma ha fatto solo il suo dovere. Ha amministrato la cosa pubblica senza pretendere ringraziamenti e ha migliorato le condizioni della lontana periferia e di alcune famiglie, che in fondo non chiedono molto, ma solo la stessa considerazione riconosciuta ad altri insediamenti ex abusivi, che diversamente da Torre Rossa, sono stati già riqualificati come Contrada Montenegro e Contrada Betlemme.
Certo non basta asfaltare una strada, ma almeno quello è stato un segnale che se si vuole fare qualcosa di positivo, lo si può fare, senza necessariamente mandare il Comune in bancarotta.
Oggi sappiamo che una soluzione poteva essere adottata. Si potevano presentare alcuni progetti di riqualificazione a beneficio delle periferie per ottenere finanziamenti regionali fino a 8 milioni di euro. Forse i progetti non sarebbero stati approvati ma non aver partecipato al bando di gara per il risanamento di Torre Rossa o di qualsiasi altra zona è e rimane per noi un grave errore, sinonimo di superficialità o inefficienza. Poteva essere un’occasione di rinascita, ma non lo è stato e non lo sapremo mai, fino a quando ci saranno altri fondi esterni da poter ottenere.
Chiediamo ulteriori chiarimenti, perché se la soluzione dei nostri problemi poteva rientrare negli interventi PIRP, quello che è successo rappresenta una vergogna per la Città e per l’amministrazione comunale che non può esimersi dal prendere provvedimenti.
Chiediamo che questi signori si assumano le proprie responsabilità per non aver colto l’opportunità dei PIRP, perché avevano il compito e il dovere - prima ancora che professionale - etico e morale di redigere i progetti e non lo hanno fatto.
Ci siamo sempre sentiti cittadini di serie B ma adesso ci sentiamo anche “leggermente" presi in giro.

Ilaria De Leo


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