Approfondimenti » 15/06/2007
Il vuoto pneumatico della cultura a Brindisi. Di Gabriele d'Amelj Melodia
Il vecchio Leibnitz diceva che "natura non facit saltus". Con una facile parafrasi mi verrebbe da chiosare che, almeno in Puglia, è la cultura che facit saltus!
Tutti gli spettacoli più prestigiosi,infatti, "zompano" direttamente da Bari a Lecce, puntualmente saltando a piè pari la sosta nella città del cervo (a proposito, l'omonimo premio cittadino è miseramente naufragato da anni mentre, al contrario, il " Barocco" cresce e si afferma sempre più).
Negli ultimi tempi, al teatro Team o al Piccinni, e subito dopo alle cave di Cavallino o al Politeama, si sono avvicendati fior di artisti, da Allegri a Bollani, dalla Melato al balletto di Mosca, da Grillo a Bacalov, da Montesano a De Sica. In questo inizio di stagione è imminente la messa in scena del recital "Giulietta e Romeo" di Cocciante, sono prossimi i concerti di Paolo Conte, di Gino Paoli. Per non parlare del "Tutto Dante" di Benigni e dello straordinario "Miami International Piano Festival".
Tutto questo succoso programma rigorosamente a distanza dalle nostre sitibonde bocche di mortificati tantali dannati nella ricerca del prezioso nettare del piacere intellettuale!
Nella nostra amata cittadina, con quel po' po' di Verdi a disposizione, ci siamo dovuti accontentare del parrucchino di Dalla e della banda dei Carabinieri. (Anche se una menzione d'onore va riservata agli organizzatori delle tre ottime serate di jazz).
La stagione di prosa all'Impero è stata oggettivamente modesta e sulla settimana della cultura è meglio stendere un velo pietoso, eccezion fatta per la brillante conferenza su Brindisi nel Medio Evo e per la pièce "Ulisse il viaggiatore" presentata dall'Abeliano barese.
L'estate brindisina s'annuncia all'orizzonte nientepopodimenoche con il concorso canoro "Fiori di pesco" e con il consueto "Festival del blues".
C'è onestamente da rimanere perplessi e delusi. Non si può continuare a bandire proclami in pompa magna, a progettare ipotetici rilanci della cultura per poi accontentarsi di sostenere l'ennesima pubblicazione di poesie dialettali o il solito inflazionato teatro vernacolare.
E ben vengano le conferenze dei soliti noti, gli apprezzati Carito, Caputo, Masiello ecc., ma gli appassionati desidererebbero sentire anche... altre campane.
E il discorso non si limita solo al teatro, alla musica o alla letteratura... Barletta dopo il successo della prima mostra su De Nittis (oltre 40.000 presenze) ha lanciato una seconda... disfida allestendo una mostra ancora più importante (con tele di Renoir, oltre che dello stesso Denittis e di Zandomeneghi).
Qui siamo rimasti fermi, con tutto il rispetto, alle personali di Antonio Maceri o alle collettive allestite presso la casa del Turismo.
Prepariamoci al solito tran tran delle mostre sul vino, delle sagre a base di friselle et altre strapaesane amenità.
Questo passa il Convento? E allora sono davvero disfattisti e brontoloni coloro che parlano di vuoto pneumatico di autentica Kultur?
Se non ci fossero quei pochi apprezzabili animatori culturali a movimentare la nostra paludosa comunità, ci sarebbe da... scapparsene presso gli odiati cugini di piazza S.Oronzo.
Mi riferisco ai Vescina, ai professori Catalano, Cocciolo, Mariani, Guastella, Salvemini, Tardio, alle Direttrici Marinazzo e Pomes...
Ma il punto non è questo.
Le pur lodevoli iniziative dei soggetti succitati rappresentano solo il contorno. Il piatto forte deve essere rappresentato da autentici eventi in cui siano protagonisti star di livello (inter)nazionale che facciano da volano e da collante. Dalla sinergia tra il pubblico e il privato devono venire fuori progetti di largo respiro e di certa fattibilità ricorrendo, senza alchimie di bassa politica, a risorse professionali note e disponibili (Ma cosa si aspetta a nominare il dottor Carmelo Grassi Direttore del Nuovo Verdi?)
Siamo stanchi di sentire fumose allocuzioni di politici che starebbero bene nei cesti di vimini apppesi tra le nuvole al pari delSocrate aristofanesco...
Si era cominciato alla grande con il concerto del Divo Riccardo poi, more solito, si sono tirati i remi in barca (mannaggia allu rimu...).
E allora svegliamoci cittadini, svegliatevi autorità o finiremo per essere la Cenerentola dellle città pugliesi.
Gabriele d'Amelj Melodia
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