Approfondimenti » 29/06/2007
Intercultura cerca Famiglie interessate a crescere
Aprire la propria casa per aprire le porte al mondo. Costruire la pace ogni giorno. Dare nuova vita alle abitudini della propria famiglia. Sono solo parole vuote? No, possono diventare un’esperienza vera raccogliendo la proposta di Intercultura, l’Associazione non profit che da più di 50 anni opera per la costruzione della pace attraverso il dialogo tra le culture.
Nel corso del mese di Luglio, Intercultura, concluderà la selezione delle famiglie italiane che dal prossimo 8 settembre accoglieranno nella propria casa uno dei 450 studenti di 50 nazioni diverse che hanno fatto domanda per venire in Italia e frequentare un periodo di scuola superiore nel nostro Paese.
Alle famiglie interessate a partecipare a questa esperienza non serve avere una stanza in più: basta tanta voglia di mettersi in gioco. Non importa se non si hanno altri figli della stessa età: un motivo in più per accoglierne uno.
Non è necessario conoscere la lingua dello studente ospitato: sarà più facile per loro imparare la nostra.
Insomma, nessun ostacolo può impedire, come si suol dire, di aggiungere un posto a tavola.
Al contrario, sono veramente moltissimi i motivi per aprirsi a quest’esperienza davvero unica.
Dal 1955, migliaia di famiglie hanno accettato la sfida. Attraverso il confronto con giovani delle più diverse provenienze, queste famiglie hanno imparato a rimettere in gioco le loro abitudini. Hanno sfatato pregiudizi e stereotipi sull’Italia, per riscoprire le proprie ricchezze. Ne hanno considerato i limiti, per uscire dal provincialismo. Hanno riscoperto la loro città, per rivederla con occhi nuovi. Hanno educato i propri figli ad accettare qualche sacrifico per la bellezza di condividere.
Le famiglie che hanno dato la loro disponibilità a ospitare uno studente straniero hanno creato con lui (o lei) legami forti, duraturi, che sono andati oltre il periodo di convivenza in Italia.
Spesso si è creato un rapporto quasi filiale, è nata l’occasione per dare vita a nuove forme di paternità.
Accogliere uno studente che vive un anno all’estero, infatti, significa stargli accanto in uno dei momenti più cruciali e più appassionanti della sua crescita.
Non si tratta, di un semplice soggiorno: sono, come recita lo slogan di Intercultura “Incontri che cambiano il mondo”.
Come aderire alla proposta di Intercultura?
I volontari dell’Associazione che operano nei 130 Centri Locali in tutta Italia sono a disposizione per incontrare le Famiglie interessate e per fornire tutte le informazioni necessarie, sciogliere ogni dubbio, considerare specifiche esigenze.
I loro contatti si trovano sul sito www.intercultura.it dove sono disponibili tutti i dettagli sull’iniziativa e i racconti di chi ha già partecipato al programma.
E’ possibile inoltre richiedere il depliant di presentazione dei programmi di ospitalità alla Sede Nazionale di Intercultura, tel. 0577-900001 o scrivendo a segreteria@intercultura.it
Per le famiglie della provincia di Brindisi interessate al progetto è possibile contattare il Sign. Antonio Narducci (0831 452863)
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