Brindisi vista da... » 13/07/2007
Stefano Carbonara
Sono uno studente brindisino ed ho scelto di gettare due righe su questa interessante rubrica.
Dal 2007 l'Europa è più grande e si allarga ad Oriente; il suo baricentro, ancora una volta, tende verso i Balcani ed il
Mondo Orientale.
Cio' significa che l'Adriatico riacquista il suo ruolo di aorta dell'intera Europa. Nonostante tutto sia Brindisi che l'Italia stessa non si accorgono di questi straordinari cambiamenti.
E' come se la nostra città smarrisse se' stessa nel momento in cui si riscopre centro del Mediterraneo.
Basti dare uno sguardo alla città intera, ancora oggi definita
città turistica: nessun cartello con la scritta Benvenuti, nessuna pensilina dove ci si sente arrivati.
I pochissimi turisti che oggi transitano per la città sembrano alieni.
Insomma Brindisi è divenuto un non luogo, eppure ancora oggi sono presenti i segni di un passato glorioso: le colonne romane, i vecchi binari de "La Valigia delle Indie" dei quali resta qualche traccia sul lungomare, la stazione marittima, il Capannone ex Montecatini.
Abbiamo tutte le carte in regola per ritrovare la strada del
successo eppure non riusciamo a farlo: manca la volontà di cambiare e di migliorare prima di tutto.
La mia città ,pur di sopravvivere miseramente, è costretta a tagliare il ramo sul quale è seduta. La nostra fortuna dipende
dalla generazione di domani e spero che si riesca a risalire la china.
Faccio i miei auguri al nuovo presidente dell'Autorità Portuale, alla città intera affinchè possa ritrovare sè stessa e ricominciare a correre.
Stefano Carbonara
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