Approfondimenti » 23/07/2007
I lavavetri ed il semaforo. Di Enrico Sierra
Qualche anno fa, agli incroci dei semafori, capitava di
incontrare ragazzi di colore che chiedevano di lavare i vetri della tua auto. Erano gentili, sorridevano e tu accettavi ben volentieri la loro prestazione. Ricordo anche un film in cui Renato Pozzetto aveva preso a ben volere un ragazzino lavavetri, e dove si sentiva l'umanità dell'automobilista italiano verso quel giovane lavoratore del semaforo.
Diciamo la verità: era cosi. Non ci davano fastidio.
Oggi i lavavetri sono quasi scomparsi.
Agli incroci dei semafori si incontrano sempre più raramente anche i venditori di fazzolettini. Oggi si vedono due categorie di personaggi (chiamiamoli così): gli zoppi ed i disoccupati affamati.
- Gli zoppi, uomini e donne, giovani ed anziani, si trascinano su un piede storto, si lamentano e chiedono pietosamente ogni sorta di elemosina. Ai semafori si presentano quasi sempre a
coppie, uno di qua e l'altra di la. E tu, che fai? O chiudi il
finestrino e mostri indifferenza nell'attesa del verde, oppure se hai delle monetine, gliele consegni con un certo sussiego di compassione.
E' un caso pietoso, no? Ma poi ti allontani, e più in la ti fermi ad
un altro semaforo che indica rosso, e vedi una altra coppia di zoppi. Ed allora ti viene spontaneamente un dubbio: Sono o ci fanno?
Non è che voglia ridicolizzare la situazione. Ma se ci fanno, mi chiedo: da dove arrivano tanti zoppi? C'è forse un paese dove nascono tutti con questo difetto, oppure, "Zoppo il padre, zoppa la..." e cosi via come diceva una vecchia cantilena.
E, a volte il desiderio di voler fare del bene per pulirsi, un poco, l'anima, ti fa sorridere ed allungare la mano. Grazie, grazie, e tutto è a posto!
- I poveri disoccupati si avvicinano all'auto con un cartello del tipo: "Ho fame, sono disoccupato ed ho sei figli piccoli da mantenere".
Dall'altra parte del semaforo, c'è una donna con un altro cartello che indica l'identica situazione familiare. Saranno marito e moglie? i sei figli sono loro? Oppure fanno parte di due famiglie, con un totale di dodici figli?
Si rimane perplessi. Ma il verde ti aiuta e vai via. I dodici figli, però, rimangono sempre lì ed attendono l'elemosina.
Certo che la situazione è critica: i figli hanno fame, loro hanno fame e non lavorano, Pare che nella vita non facciano altro che figliare... dipenderà forse dall'esigenza di terminare in allegria una giornata pesante e lenire il peso di una situazione veramente triste. Forse!!!!
E' accattonaggio, siamo d'accordo. Non viene esercitato in modo fraudolento perchè, in fin dei conti, l'offerta viene lasciata alla discrezione degli automobilisti. E' un fenomeno nazionale che, in questi ultimi tempi, sta diminuendo la sua portata anche perchè in gran parte del Paese i semafori vengono sostituiti con le rotonde. Una sorta di selezione naturale dei questuanti che sta ottenendo l'effetto di aumentare la disoccupazione dei venditori e, forse, di diminuire la piaga della zoppia!.
Non ai semafori ma altrove si verificano le situazioni che preoccupano davvero i cittadini, anche non automobilisti. Scippi, furti con destrezza, ed alcune volte, di rapina. Accadono in luoghi affollati come gli autobus ma anche in casa. A volte vengono effettuati da bambini. Lo fanno con una tale maestria da apparire di essere usciti da una scuola di formazione per professionisti dello scippo.
Sono ragazzini che non hanno documenti di identità, e, quindi non riconoscibili nè imputabili.
E' grave che si debba vivere nella paura, che non si possa camminare tranquillamente per strada o, addirittura, si debba avere timore a stare in casa propria!
Mi chiedo se sia giusto vivere così, guardarsi attorno sempre con circospezione, avere paura dei propri simili. E' giusto non vivere a causa della paura? E' giusto restare chiusi in casa, quasi agli arresti domiciliari, con la paura di aprire la porta. E' giusto essere scortesi con chi, innocentemente, ti chiede un indirizzo, perchè siamo portati a pensare che il nemico sia sempre ad aspettarti?
Non si può proprio difendere il cittadino? Bisogna sempre essere alla merce' dei ladri e dei delinquenti?
Perchè sbandierare la tolleranza zero, le leggi dure, di aver represso un fenomeno che a tutti è apparso in costante aumento?
Cosa dice la Comunità Europea su coloro, clandestini o meno, che girano senza documenti personali? I cittadini italiani hanno più documenti che soldi e possono essere sempre controllati!
Per fortuna sembra che ora qualcosa si stia muovendo nella consapevolezza che i cittadini onesti vanno difesi. Con realismo e non a parole. Nei fatti. Come deve essere nelle prerogrative di una Nazione Civile!
Enrico Sierra
enricosierra@tiscali.it
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