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Approfondimenti: Ma che sta succedendo a questi ragazzi. Di Enrico Sierra



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Approfondimenti » 23/09/2007

Ma che sta succedendo a questi ragazzi. Di Enrico Sierra

Si, io mi chiedo, dopo le ultime bravate di un gruppo di giovani nella nostra terra, purtroppo, e, cio' mi addolora di piu', cosa sta succedendo a questi ragazzi, ai giovani che sembrano essere stati punti da un animaletto schifoso, per agire in modo poco sociale e poco umano!

Forse, la mia indignazione, e' esagerata, ma il fatto e' che quando veniamo colpiti direttamente gridiamo al lupo. Ed in questi giorni e' successo qualcosa di grave a San Vito dei Normanni, cittadina stupenda che io conosco bene, perche' ho insegnato nelle Scuole Medie, per due anni.
Avevo , come alunni, ragazzi meravigliosi, studenti esemplari, educati e rispettosi, e mai avrei potuto pensare che proprio i ragazzi di questa cittadina avrebbero potuto macchiarsi di fatti esecrabili, malvagi e stupidi. Ho conosciuto anche i loro genitori, gente umile e lavoratrice, dignitosi, bravi, onesti, ed orgogliosi dei loro figli, e, mi chiedo, come mai tutto e' cambiato?

Oggi, tutti si interrogano e pensano a chi dare la colpa. Ma, la colpa e' nostra, dei genitori, della famiglia, della scuola e della societa', che poi e' formata da noi stessi. Io, credo, che oggi, ci sia un vuoto fra genitori e figli. Il troppo lavoro dei primi, le preoccupazionid della vita, forse anche la situazioni economica precaria di acune famiglie, distraggono il padre e la madre dai problemi interni, quotidiani, in che , essi, responsabili della famiglia, si sforzano di superare , per cui ,con il desiderio di offrire ai figli tante cose, a volte anche inutili, la vita e' veramente dura.

Ma, bisogna dare ai figli il cellulare, ultimo grido, perche gli amici ce l'hanno, le scarpe di marca, le felpe griffate, ed i pantaloni stracciati che fanno moda, pensando che essere accondiscendenti in tal modo, i figli siano contenti. A mio avviso, bisognerebbe fare capire ai ragazzi che la vita e' sacrificio, che a molte cose bisogna per forza rinunciare, cosi' che gli stessi possano essere piu' responsabili, ed amare di piu' se stessi ed i propri simili.

Sia chiaro che quanto ho detto, non vuole interessare i ragazzi e le famiglie di San Vito, e non vuole essere un mio sermone saccente, ma vuole essere un riferimento a tutti i fatti che sono stati catalogati come atti di bullismo, che hanno colpito ragazzi, persone anziani, insegnanti e persone deboli, dimostrando prepotenza, supponenza ed ignoranza, lasciando solo tristezza e dolore, in chi ha subito, e in coloro che sono stati coinvolti indirettamente, quali i genitori e gli amici di ambo le parti che condannano disapprovando vivamente , ad alta voce, tali cattiverie.
Dare consigli e' facile, perche' non costa niente, ma penso che dobbiamo essere vicini ai nostri figli, seguiamoli, parliamo, scherziamo e giochiamo con essi, e, diventiamo i loro confidenti, perche vogliono parlare, vogliono essere ascoltati e vogliono illustrarci e farci capire il loro mondo, che e' diverso da quello nostro di oggi e di quando eravamo giovani. E, soprattutto ricordiamo che essi si guardano intorno e seguono il comportamento dei genitori, memorizzando , purtroppo,solo,cio' che e' negativo.
Indirettamente, noi siamo ,oltre che i loro genitori, siamo gli esempi della loro vita, ed il nostro modo di fare e di pensare e' di guida per il loro cammino. Ma, se, noi pensiamo ed agiamo male , che guida siamo??

E, la Scuola? Gli insegnanti , dovrebbero essere vicini agli alunni, agli studenti, ascoltando anche i loro problemi, che influenzano il comportamento, a scuola e fuori, ed il rendimento scolastico! Si sono mai chiesti, e lo hanno chiesto, perche' a volte c'e' assenteismo, svogliatezza? Io, mi permetto di pensare, che il compito dei professori, oltre che insegnare la Storia, la Matematica ecc. e' fare capire cosa e' oggi la vita, come va vissuta, cosa e' la fratellanza e l'amicizia, cosa e' l'amore per se stessi, e per gli altri. Lo fanno?, Ed a mio avviso, se non lo fanno, hanno fallito, almeno per meta' nel loro compito, o diciamo missione. Anche se gli insegnanti meriterebbero maggiore rispetto e considerazione dalle autorita', ma cio' non dovrebbe essere un alibi. Se, ho sbagliato nel mio pensiero, chiedo scusa, ma......

Con cio' non voglio giustificare il modo di vivere di questi bambini, di questi ragazzi, ma desidero dire che anche altri dovrebbero recitare il mea culpa! E, lo sport? Avevo dimenticato di citare il collante che tieni uniti i ragazzi. E' lo sport che tiene uniti gli uni agli altri, in una competizione che fa capire la lealta', che mette in evidenza lo spirito di gruppo, per raggiungere obiettivi sani e leali. Ed invece eliminiamo le piste di atletica negli stadi, non attreziamo a dovere le palestre, diamo una scarsa importanza ,alle ore di quella, non so oggi, si chiamava Educazione Fisica, ed agli insegnanti , laureati nella scienza dello sport. E, la Scuola sa tutto, ma nulla fa. E, cio'
e' molto grave. E, chi paga sono gli alunni, gli studenti!, ed indirettamente la famiglia.
Molti di questi ragazzi non hanno pensato al dolore che arrecano, con il loro comportamento insensato, ai genitori, ai familiari, ed anche agli amici?

Oggi, forse, per i ragazzi di San Vito, la Giustizia prendera' dei provvedimenti seri, mi auguro non restrittivi, per il reato compiuto, ma poi si tornera' alla normalita? O, dimenticando tutto, dopo ,inizieranno di nuovo? Perche si e' solamente punito senza insegnare nulla!

Facciamo capire a questi ragazzi cosa e' la disperazione, il dolore, il pianto, la preghiera. Avviciniamoli a bambini, giovani e vecchi , ammalati gravi, cosi' potranno capire cosa e' la vita e la sofferenza, il dolore degli stessi e dei familiari. Smuoviamo il loro cuore, perche anche essi ne hanno uno, sono certo, e cosi' potranno capire che il dolore, lo strazio non si dimentica, non si cancella mai.
E' questa una punizione, che potrebbe fare indurre a pensare, riflettere, e nello stesso tempo fare crescere questi ragazzi, farli diventare piu' maturi, e piu' uomini.
Sono certo che questi ragazzini, ogni giorno dovrebbero, anzi dovranno ringraziare Iddio per essere amati dai genitori, dai parenti e dagli amici, ed amare a loro volta gli altri. Perche' amare e' anche un Dono di Dio.
Scusatemi, ho forse parlato da padre fortunato e da nonno altrettanto fortunato, ringraziando Iddio, ma voglio essere vicino a chi ha sofferto e soffre, per la prepotenza e l'ignoranza degli altri.

Ma anche io non sono perfetto come tutti gli altri uomini, ma se vogliamo possiamo fare di piu', genitori, nonni, scuola , sport , affinche' i ragazzi di oggi, non si portino appresso il fardello di un comportamento , una bravata, a danno degli altri, che nessuno potra' mai piu' cancellare, per tutta la vita. Ma deve esserci la volonta' e la coscienza dei giovani. Pensateci ragazzi. Grazie.

Enrico Sierra
enricosierra@tiscali.it


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