Home | Le notizie | Lo sport | I canali | Le tue foto | Brindisi Links | E-mail |

.Le news di Brundisium.net
.Lo sport: calcio, basket, volley

.I canali di Brundisium.net:

...· Approfondimenti
...· Appuntamenti
...· Arte
...· Beauty & Wellness
...· Brindisi vista da...
...· Cinema
...· Economia
...· Formazione e Lavoro
...· Frequently Asked Questions
...· Isola di G. Sciarra
...· Le tue foto
...· Libri
...· Musica
...· Personaggi
...· Poesia
...· Pubblica utilità
...· Salute
...· Scompartimento
...· Stelle e Strisce
...· Teatro
...· Università
...· Viaggi
...· Video

Brundisium.net
.Ti dico la mia
.Saluti
.La bacheca del calcio
.Il tabellone del basket
.Il muro del volley
.Baci e carezze
.Alma Mater
.La Chat di Brundisium.net
.Indice del sito
.Invia le tue foto
Brundisium.net
Isola di G. Sciarra: Oltre le Colonne. Di Giorgio Sciarra



Ultime pagine I canali Ricerca

Isola di G. Sciarra » 28/09/2007

Oltre le Colonne. Di Giorgio Sciarra

Non v’è dubbio che - al di là degli scherzi di … cartapesta - le colonne romane rappresentano simbolicamente un preciso segno d’identità, il più caro ai brindisini soprattutto perché riconduce ad uno dei periodi più fulgidi del passato.

Se è legittimo rivendicare la restituzione di ciò che raffigura parte della propria storia (e in casi del genere non c’è “usucapione” che tenga) è altrettanto vero che oggi non ha senso richiedere la riconsegna di un manufatto che non è più quello di prima e non sarebbe più accostabile alla colonna superstite.
Alla luce di ciò l’iniziativa del sindaco Mennitti appare incomprensibile ma posto che il Sindaco è persona intelligente e politico navigato, è difficile che non abbia tenuto conto delle reali problematiche legate a tale iniziativa. È allora perché questa richiesta?

Non può che essere letta come una provocazione tendente a raggiungere altri scopi, uno stimolo a rinvigorire il sentimento di appartenenza al territorio cosa di cui v’è sempre più necessità, lanciare una discussione sui sentimenti che fanno dei cittadini corpo unico con la propria città. Interpretata in questi termini, e visti gli interventi che si sono sinora susseguiti, bisogna dire che ha raggiunto il suo intendimento. Quindi le discussioni sulla restituzione della colonna vanno interpretate con una chiave di lettura apparentemente più celata: chi siamo, cosa vogliamo, dove vogliamo andare.
Ma ad un certo punto, a questo punto, per evitare che la discussione si avviti su se stessa e per dare un’esplicita svolta alla vicenda, proporrei di chiudere la questione “colonna romana”, e lo si faccia con un gesto che metta fine alla secolare querelle.

Se, come è noto, allora non vi fu alcuna accondiscendenza della popolazione, restia a privarsi del suo simbolo, si sani oggi questa mancanza e si “legalizzi” il dono ai leccesi, sarà certo di buon auspicio per il futuro se parte della nostra storia sosterrà il loro santo protettore.
Il territorio salentino ha tutto da guadagnare da comportamenti coesi e sinergici ma per i quali è necessario un profondo rispetto reciproco, quindi, è consequenziale aspettarsi azioni coerenti a tali intendimenti e soprattutto vedere la fine d’insulse richieste a danno uno dell’altro come, ad esempio, la recente vicenda della sabbia.
Si compiano, invece, azioni più decise per far decollare le facoltà brindisine, si valorizzino i beni monumentali e paesaggistici di un territorio molto generoso, s’intraprendano iniziative culturali di spessore.
Sarà un limite, ma in quest’ottica non comprendo quale ruolo concreto possa avere la costituenda commissione di esperti che dovrebbero indagare sulla vicenda delle colonne. Esistono altri ed altrettanto importanti reperti archeologici, rappresentativi della nostra storia, che s’impolverano altrove e sarebbe bene esigere la loro restituzione.

Si ha bisogno di rafforzare l’identità territoriale, il senso d’appartenenza ed è opportuno che ciò si manifesti, appunto, attraverso la difesa e la valorizzazione del territorio. È legittimo pretendere dalla classe politica la conclusione dell’ormai paradossale vicenda del rigassificatore, il ridimensionamento dello strapotere del comparto energetico che impone da sempre i propri interessi applicando la ferrea logica del profitto, aspetto questo condannato recentemente da Papa Benedetto XVI.
Si operi affinché la nostra città dalla posizione geografica e dalle infrastrutture eccezionali acquisisca quanto di meglio c’è e non sia preda di sfruttatori e inquinatori, che saccheggiano senza costruire alcun futuro com’è avvenuto sinora.

I cittadini si rendano coprotagonisti, attraverso decise azioni e conseguenti comportamenti, del proprio destino partecipando in modo attivo alla vita sociale e politica. Se per fare questo la discussione sulle “colonne romane” ha un ruolo ben venga, non dimenticando che esse erano poste al termine della Regina viarum, la via Appia, che duemila anni fa rappresentava la via d’accesso a nuovi mondi, a nuovi mercati, a nuove conquiste.

Oggi Brindisi, che vuol essere città d’acqua, si deve proporre a nuove avventure, ad una nuova evoluzione per scrivere altrettanto importanti pagine della propria esistenza, proiettandosi verso un futuro nel quale il porto costituisce la chiave di volta di uno sviluppo che esalti le potenzialità di tutto il Salento. Forse oggi abbiamo bisogno di qualcosa che rappresenti non la fine ma l’inizio di una nuova via verso altre e diverse prospettive.

Giorgio Sciarra


Ultime pagine I canali Ricerca

Rassegna stampa
Brundisium Tv
Sfondi per il desktop
Fiamma - La sala giochi
Brindisi Links


Chi siamo | Contattaci | Credits | Note per gli utenti | Indice del sito | | Brundisium.net in home page