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Isola di G. Sciarra: Energiaper ... tutto, di più. Di Giorgio Sciarra



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Isola di G. Sciarra » 10/10/2007

Energiaper ... tutto, di più. Di Giorgio Sciarra

In un teatro in buona parte vuoto, Francesco Deramo (public relation man dell’Enel) annunciando lo spettacolo (Quint’etto, composto da maestri del Santa Cecilia) sponsorizzato dall’Enel sollecitava di “togliere energia” ai telefonini. Un invito inopportuno, che esula dal bon ton, perché superfluo.

La mia partecipazione a questo spettacolo è stata “disapprovata” da alcuni amici: “Ma come – mi hanno detto -, proprio tu che hai protestato per le sponsorizzazioni selvagge e strumentali vai ad uno spettacolo targato Enel?” È vero, mea culpa. Ma non avrei potuto vedere un teatro semi vuoto e non avrei avuto lo spunto per tediare con queste riflessioni.
Giunto al mio posto ho trovato il cartoncino di presentazione dello spettacolo, lasciato diligentemente su ogni poltrona, sul retro riportava la seguente scritta: “Un’iniziativa di Energiaper il programma di Enel per la cultura, la musica, la scienza, l’ambiente, la scuola e lo sport”. Da tale lettura sorge spontanea una domanda: se l’Enel (nel caso specifico) legasse la sua presenza al rispetto reale del territorio, se non inquinasse l’ambiente, se non interferisse mai con la vita sociale e politica di chi ospita i suoi impianti, se non fosse mai stata accusata di praticare il ricatto occupazionale, se non si opponesse all’unanime richiesta di una drastica riduzione del carbone, se non facesse questo ed altro, che motivo avrebbe di intraprendere una martellante e dispendiosa campagna mediatica per convincere la gente di un loro reale e facilmente riscontrabile modo di operare?
Nessuno, ne discende, quindi, che la condotta dell’Enel non è proprio quella che vuol far credere. Tra le tante, ad una richiesta non particolarmente gravosa delle associazioni ambientaliste (sorretta da una petizione popolare che ha raggiunto ad oggi oltre 2500 firme) di donare alla città un giardino, da realizzare nell’area occupata da loro edifici in via Bastioni San Giorgio, si sono ben guardati dal farlo nel modo chiesto e più apprezzabile, ossia quello di donarlo alla città sic et simpliciter. Se lo faranno, hanno dichiarato, lo legheranno alla trattativa per le convenzioni; in sostanza scambieranno quell’area con qualche quintale di carbone da bruciare in più. Questa sarebbe Energiaper … cosa?

Ma di non solo Enel è vittima questo territorio, anche altre importanti aziende si distinguono in un’opera incessante per accreditare una loro immagine forse, dico forse, un po’ distante dalla realtà. Alla fine dell’aprile scorso, con risalto sulla stampa, si è letto del progetto “Clown in corsia” avviato da una cooperativa nel reparto di Pediatria dell’Ospedale Perrino con l’intento di migliorare l’accoglienza e l’umanizzazione dell’assistenza sanitaria. Progetto, finanziato dalla Brindisi LNG, meritorio per carità, cosa non si farebbe per vedere un sorriso sul volto di chi soffre principalmente quando questo è un bambino.
La stessa società ha sostenuto l’iniziativa “una spiaggia pulita è una spiaggia d’amare”, per far ripulire alcuni lidi da rifiuti inquinanti e ad elevato impatto ambientale. Peccato che la Brindisi LNG ha evitato, nel contempo, di bonificare l’area della colmata dove intenderebbe costruire il rigassificatore. Sarà stata una svista.

Mondi paralleli, “conquistatori” che come benefattori entrano nella sanità, nella cultura, nello sport, ad un tratto si scoprono amanti della città. Ma la città è una, senza separazioni e discriminazioni, non esiste un nord e un sud, e i cittadini sono gli stessi, quelli che “gridano” nella piazza, che vanno al mare, che leggono i giornali, che vanno in ospedale. Sono sempre loro.

Non convince assolutamente l’atteggiamento di chi, con fare da “conquistatore”, calpesta da un lato la dignità della gente e le istituzioni e dall’altro si avvicina in modo strumentale al sociale approfittando del bisogno.

Si continua ad ignorare il reale stato delle cose, i basilari principi di democrazia, ma soprattutto si offende la singola autonomia di pensiero. È necessario essere perfettamente consci che queste strategie persuasive sono adottate solo per raccogliere consenso e distrarre dalle tante questioni pericolosamente in bilico: rigassificatore, carbone, bonifiche di aree devastate e inquinate, indovinate un po’ da chi. Occorre ricordare che un nuovo modello di sviluppo, necessario e auspicato da tutti, si costruisce attraverso una seria programmazione e soprattutto accordi e condivisione d’intenti da parte di tutti i soggetti, senza demonizzare alcuno, ma sopratutto col massimo rispetto.

Giorgio Sciarra


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