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Approfondimenti: Contro l’inquinamento dell’ambiente e delle coscienze



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Approfondimenti » 13/01/2004

Contro l’inquinamento dell’ambiente e delle coscienze

Il Forum ha da tempo indicato l’esigenza ineludibile, per il futuro di Brindisi e del nostro territorio, di “cambiare rotta”, intendendo con tale motto la scelta di porre argine alla politica industrialista per bloccare i rovinosi progetti in corso tra i quali “brillano” il potenziamento a carbone della centrale Brindisi Nord e del Rigassificatore. E ciò per dare immediato avvio ad un nuovo modello di sviluppo teso, come abbiamo più volte detto, a valorizzare le vocazioni locali nonchè a promuovere la nascita di aziende capaci di esprimere esigenze e potenzialità di autorganizzazione, di autogestione, di creatività produttiva e di solidarietà sociale.
Le cose che abbiamo sentito e letto in questi giorni e certi interventi di esponenti politici ci fanno temere che dietro l’accettazione formale di un tale progetto possano riemergere tentativi di annacquarlo per lasciare le cose più o meno come stanno. Diciamo subito e chiaramente che se questi timori dovessero ricevere conferma, il Forum denuncerà simili disegni di stampo gattopardesco e darà ogni contributo per promuovere e per rafforzare l’opposizione e la protesta sociale. Il carbone e l’industrialismo selvaggio hanno inquinato l’ambiente e le coscenze ed è per questo che bisognerà davvero cambiare pagina.
Che si debba bloccare ogni progetto di espansione del Polo energetico emerge con forza dalla fin troppo nota situazione sanitaria di questa nostra area ad alto rischio di crisi ambientale con il suo già pesante carico di malattie e, in particolare, di tumori.
A questo si deve aggiungere la più volte denunciata mancanza di un piano di emergenza esterna la cui urgente esigenza emerge con ulteriore evidenza dall’esplosione di una gasiera avvenuta in questi giorni nell’analoga situazione industriale di Porto Torres e di quanto pare sia accaduto, sempre in Sardegna, nella base navale de La Maddalena che ospita sommergibili nucleari. Brindisi figura infatti ufficialmente anche tra le città italiane dove possono stazionare sommergibili nucleari come è stato di recente ricordato nel corso della trasmissione “Radio a colori “ di Oliviero Bea.
“No” quindi al potenziamento e all’esercizio a carbone della centrale Brindisi Nord e “No” anche con la stessa determinazione al Rigassificatore, il cui ipotizzato spostamento in zona esterna al porto è molto problematico ed in ogni caso comporterebbe non minori rischi di incidente rilevante in area non certa lontana da popolosi centri abitati.
Inoltre la costruzione di un terminale Off Shore comporterebbe la devastazione delle aree protette di Saline Foggia di Rau e di Cerano Tramazzona. Sulla base di diffuse e consolidate acquisizioni scientifiche il Forum ritiene perciò che eventuali terminal di rigassificazione debbano essere collocati in porti industriali fisicamente e funzionalmente ben separati da quelli commerciali e turistici. Nessuno deve invero dimenticare che in Brindisi costituiscono già un peso insostenibile, per la vivibilità del territorio e per le attività turistiche e commerciali, i 6,5 milioni di tonnellate annue di carbone a cui si andrebbero ad assommare 8 - 16 miliardi di metri cubi di gas metano trasportati da 100 - 220 gasiere di 130 - 140 mila tonnellate ciascuna. Senza parlare poi dell’orimulsion che, nonostante la sua pericolosità, si continua a bruciare nella centrale Brindisi Sud di Cerano.
Più che prospettare improbabili soluzioni che peraltro non comporterebero una positiva ricaduta economica ed occupazionale per le nostre popolazioni, ma costituirebbero ancora una volta fonte di affari per pochi, ciò che le forze politiche, i parlamentari, i sindacati e le associazioni civili e religiose dovrebbero fare è dar vita ad un movimento di opinione capace di promuovere una mobilitazione permanente dei cittadini contro l’asservimento di Brindisi agli interessi dei grandi gruppi industriali e per lo sviluppo di una nuova economia locale a misura d’uomo. Una mobilitazione che può avere il suo punto di partenza e di forza nella grande manifestazione di protesta e di proposta che le associazioni interessate stanno mettendo in cantiere in questi giorni.

FORUM AMBIENTE SALUTE E SVILUPPO
Annino Baroni - Giovanni Caputo - Carlo De Carlo - Michele Di Schiena - Raffaella Guadalupi - Teodoro Marinazzo - Achille Noia - Mario Panessa - Maria Petio – Michele Polignano - Maurizio Portaluri


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