Arte » 30/10/2007
A Floriano Bodini l’onore del Famedio
Venerdì 2 novembre il nome di Floriano Bodini sarà iscritto nel Famedio del cimitero Monumentale di Milano insieme a quello di altri “grandi” fra i quali Luciano Pavarotti, Gaspare Barbiellini Amidei, Corso Bovio, Carlo Maria Badini.
Il Famedio, o Tempio della Fama, dal latino “famae aedes”, occupa la parte centrale del Cimitero milanese ed è dedicato a uomini e donne che con il contributo della loro opera hanno reso grande il Paese.
Vi è sepolto Alessandro Manzoni ma sulle pareti sono ricordati anche personaggi che, come Giuseppe Mazzini o Giuseppe Verdi, riposano in altre sedi.
Il riconoscimento arriva a poco più di due anni dalla scomparsa dell’Artista, avvenuta il 2 luglio 2005, all’età di 72 anni.
Suo il monumento in marmo statuario di Carrara commissionatogli dalla città di Brindisi nel corso delle celebrazioni per il bimillenario della morte di Virgilio.
La posa nei giardini di Piazza Vittorio Emanuele, a due passi dal mare, avvenne il 27 marzo1988.
L’intensa attività artistica di Floriano Bodini è scandita da opere che hanno lasciato una forte impronta nella storia dell’arte della seconda metà del Novecento. Con la scultura commemorativa di Virgilio vanno ricordati, tra le numerose opere pubbliche, i monumenti a Paolo VI al Sacro Monte di Varese e nel Duomo di Milano, I Sette di Gottinga nella Piazza del Parlamento di Hannover, la Porta Santa in San Giovanni Laterano a Roma, il monumento a Stradivari a Cremona.
Docente di scultura presso l’Accademia di Brera e successivamente in quella di Carrara, della quale è stato anche direttore e presidente, Bodini è stato, infine, titolare della cattedra di scultura nella facoltà di architettura dell’università di Darmstadt.
A Gemonio (Varese), suo paese natale, ha fondato un museo che oggi porta il suo nome e nel quale è confluita la sua straordinaria raccolta di opere, con sculture da Medardo Rosso a Giuseppe Grandi, a Lucio Fontana, per citarne solo alcune.
Si ringrazia Maria Pia Pettinau Vescina
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