Teatro » 26/11/2007
Lunga giornata verso la notte @ Teatro Kennedy - Fasano
• 19/11/2007: Teatro Roma (Ostuni) - Porta ore 20,30 – sipario ore 21,00
Il botteghino del Teatro Roma (Via Tanzarella Vitale, 37 – tel. 0831.336033) sarà aperto tutti i giorni dalle ore 18,00 alle ore 22,00
• 26/11/2007: Teatro Kennedy (Fasano) - Porta ore 20.00; Sipario ore 21.00
Il botteghino del Teatro Kennedy (Via Pepe, 23 – tel 080.4413150) sarà aperto tutti i giorni dalle ore 17,30 alle ore 21,30.
Teatro e società
Remo Girone – Anna Maria Guarnieri
LUNGA GIORNATA VERSO LA NOTTE
regia di Piero Maccarinelli
Genere: Contemporaneo
di E. O’Neill - traduzione ed adattamento di Masolino D’Amico
con Luca Lazzareschi – Daniele Salvo
La lunga giornata è quella trascorsa nel 1912 dalla famiglia Tyrone- in realtà la famiglia dell ’autore - nella abitazione di campagna in Connecticut. Chiusi in casa i quattro personaggi madre padre e i due figli iniziano una conversazione tranquilla al mattino Di una giornata che si annuncia come un lungo viaggio del giorno verso la notte.
IL sole splende ,è una bellissima giornata, poi arriverà la nebbia…
Questo viaggio nel profondo della loro anima li porterà a svelare le dinamiche che reggono faticosamente, fra frustrazioni e successi ,malattie e piccole incombenze quotidiane, la complicata rete dei loro rapporti e delle loro vite.
Scritto nel 1956 (e rappresentato postumo nello stesso anno a Stoccolma), dopo alcuni capolavori quali Desiderio sotto gli olmi, Strano interludio, Il lutto si addice ad Elettra, e dopo un Premio Nobel per la letteratura, Lunga giornata verso la notte si pone come uno spietato riepilogo di tutta la drammaturgia di O'Neill.
Spietato resoconto soprattutto perché l'autore, negli ultimi anni della sua vita, con questo testo decide finalmente di fare i conti con se stesso affrontando le inquietudini e i fantasmi del suo passato. Lo stesso O'Neill dice che "...questo dramma, scritto con le lacrime e col sangue, è tratto da un'antica pena...
Ho scritto questo lavoro con profonda pietà e comprensione e desiderio di perdono verso i quattro tormentati Tyrone...".
La casa dei Tyrone è la casa di O'Neill, (suo padre infatti era un attore di successo proprio come James Tyrone) e protagonista del fortunato Conte di Montecristo, cui il drammaturgo idealmente riapproda, vicino ormai alla settantina, per compiere un'ultima impietosa rivisitazione della propria vita.
Questa impronta di un bilancio crudele e definitivo dà al dramma tutta la sua grandezza: i Tyrone, padre e madre, i loro due figli, si lanciano rimproveri, si scambiano insulti, rinvangano tenerezze ed ingiustizie: tra loro si aprono inattesi attimi di solidarietà e si spalancano abissi di odio. È come una desolata epopea di una famiglia che tenta di rinascere dalle ceneri, non trova la forza di farlo, e non può che approdare, esausta, alle aride sponde da cui contempla il proprio fallimento.
Lunga giornata verso la notte è un testo di un impressionante contemporaneità.
I temi che l'autore affronta sono ancora oggi forti perché rappresentano lucidamente la crisi dell'epoca in cui viviamo.
L'ambizione e la sete di denaro si confrontano ed entrano in conflitto con l'affetto, i sentimenti e i legami di sangue
Ma è anche il testo che rivela più di ogni altro inferni e paradisi dell’istituzione familiare, la complessità di quattro esseri al bordo della loro vita spirituale e morale
Religione ed arte ma anche gioco, illusione di serenità, amore che da la vita, amore che può uccidere…
Falsi valori, luci artificiali per un viaggio verso l'oscurità , il profondo la soglia del conscio e dell’inconscio ma anche tanto amore ,bisogno di amore fino all’ultima straziante dichiarazione .
A ponte fra umano e divino la quotidiana lotta di poveri piccoli uomini feroci.
Con Masolino D’amico abbiamo pensato ad una riduzione del testo in due atti che mantenendo inalterata la struttura drammaturgica esaltasse i rapporti, cancellando qualche eccesso di verbosità e abbiamo optato per la soppressione del ruolo della cameriera per rendere ancora più intimamente interiore il viaggio dei quattro protagonisti, senza alcuna presenza esterna ‘l’esterno sono le ombre quotidiane come ha genialmente intitolato Lars Noren il suo omaggio ad O’ Neil.
Vorrei concludere con le parole di O’Neil.:
“…Per un secondo vedi -e vedendo il segreto, sei il segreto .per un secondo il significato esiste! poi qualcuno lascia ricadere il velo e tu sei solo ,di nuovo smarrito nella nebbia,e avanzi barcollando verso nessun luogo ,senza alcuna ragione….”
Le scene e le luci dello spettacolo saranno di Gianni Carluccio,i costumi di Nanà Cecchi,le musiche di Antonio Di Pofi.
di PIERO MACCARINELLI
Fonte: Teatro Pubblico Pugliese
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