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Approfondimenti: Che si tiene e che si butta …. Di Pino De Luca



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Approfondimenti » 30/12/2007

Che si tiene e che si butta …. Di Pino De Luca

Fine d’anno tempo di bilanci e di discorsi. Fine d’anno, tempo di analisi e di promesse. Non ci si può sottrarre, è come con gli oroscopi. Nessuno ci crede, tutti li leggono. Sappiamo bene che dal punto di vista astronomico e biologico non c’è nessuna differenza tra il 31 di dicembre e il primo di gennaio. Ma siamo umani, in parte fatti di fredda ragione e in parte di sentimento e irrazionalità.
Gli eventi che ci hanno influenzato o che abbiamo provocato nell’anno che sta per tirare le cuoia non hanno, in generale, una trama precisa. Hanno un solo punto in comune sono la nostra vita, razionale o squilibrata non sta a nessuno deciderlo. Per parte mia, scarseggiando ormai la memoria, ho pensato di tenere una cosa per ogni mese, mischiando il personale con il collettivo, il locale con il globale, evitando, se possibile, la commistione tra sacro e profano.
Di gennaio tengo un dolore, la scomparsa improvvisa e immatura del mio amico Renato. Lo tengo insieme a tanti altri, sapendo che sono dolori ma anche splendidi quadri che hanno reso bello ciò che è stato.
Di febbraio mi ha molto divertito la vicenda della crisi di governo sulla questione afghana e del proclama di Caserta. Una discussione gattopardiana servita solo a far rimanere la legge 30 e la riforma Maroni nelle versioni “vaselinate”. Rossi e Turigliatto imperdonabili da buttare.
Di marzo, il personale e il politico si mischiano, la mia parabola dell’impegno militante nel PdCI si accresce, partecipo al dibattito politico provinciale. C’è impegno e voglia, sollecitato anche dalla elezione di Enzo Casone alla guida dei DS. Incontri si susseguiranno e anche belle esperienze di studio, risultati buttati ma da conservare. Io ho lasciato l’impegno militante, anche degli altri non sento traccia.
Di aprile conserviamo il ricordo del Family Day, giornata catto-reazionaria contro le unioni civili che ha avuto successo infatti la legge è stata accantonata. La legge sui Dico è da tenere.
Di maggio due cose restano impresse, diventa definitiva la condanna di Bruno Contrada a dieci anni per concorso esterno in associazione mafiosa, un test elettorale nel quale il centro-sinistra rimedia una bella batosta. Condanna da tenere e test elettorale che non puoi che tenerlo.
Di giugno, ricordo che il Dott. Antonio Maruccia, Magistrato di Lecce, viene nominato all’ufficio di Commissario per i Beni Confiscati. Assolutamente da conservare
Di luglio ricordiamo la vicenda politico-erotico dell’on.le Mele (UDC e sostenitore del Family Day) che assurge agli onori della cronaca nazionale per fatti di sesso e droga. Nulla di eccezionale per la verità se non la pruderie di organi di stampa che ci hanno informato sui minimi particolari della vicenda tanto da suscitare il sospetto, poi confermato, che le notizie venivano proprio dai presenti. Ah, dimenticavo, cena, albergo e parcella delle “accompagnatrici” ovviamente a nostre spese. Da buttare quelli che non sapevano e che non sanno, spero che gli onorevoli come Mele li buttino i loro elettori, ma temo che non accada.
In agosto la Germania conosce la “geometrica potenza di fuoco” della ‘Ndrangheta che a Duisburg compie una strage mafiosa. Il problema della sicurezza diventa primario anche in Italia, l’assessore Cioni, diessino di Firenze, lancia la richiesta di leggi speciali contro i lavavetri. Cioni da buttare insieme a quelli che si impietosiscono per i potenti finti malati (chi si ricorda dell’ex-ministro De Lorenzo e della signora Poggiolini?) e chiedono la tortura per i morti di fame.
Settembre: è il mese del V-day. Beppe Grillo esce dalla rete e con lui i suoi grillini e si scatena un putiferio. La politica comincia a tremare. Sulle orme del libro dell’anno (La Casta) esplode la protesta del ventre dell’Italia. Da tenere ambedue come ricordi di ciò che poteva essere e non sarà.
Ottobre. Il tempo è maturo, il concepimento avvenuto tra DS e DL partorisce il PD. Il “Bambi Mannaro”, sindaco di Roma, ex vice-premier della prima esperienza Prodica, al secolo Walter Veltroni ne diventa Re, in una primaria superpartecipata nella quale alcuni residui della margherita vengono praticamente stracciati. Il Letta-nipote di centrosinistra (Enrico) e la Pasionaria della pasticceria, Bindi, raggiungono un risultato che ne certifica l’esistenza. Di Fassino si perdono le tracce, viene mandato come plenipotenziario del nulla a svernare in Birmania. Dei vecchi marpioni della prima e della seconda repubblica non ne abbiamo buttato uno!!!
A Novembre succede di tutto. Berlusconi prende a spallate il Governo e a monetate qualche Senatore. I Senatori sul mercato, da grandi paraculi, capiscono che se Berlusconi è costretto a mettere mano al portafogli, gli amici sono finiti, rimangono solo i mercenari. Lo mandano a rompersi la spalla il 14 di novembre. Berlusconi si incazza e visto che non è riuscito a sfasciare Prodi sfascia il centrodestra e fonda un nuovo partito del quale non conosciamo il nome ma sarà molto simile al PD, forse si chiamerà PDL. Veltroni coglie la palla al balzo e, se prima aveva invitato la moglie del Cavaliere nel PD adesso, tramite Letta-zio (quello di centrodestra, Gianni), pensa ad inglobare direttamente il capofamiglia. Comincerei con buttare via i Letta, ma temo che saranno i Letta a buttare via tutti.
Dicembre. La sinistra, visto che tutti fanno qualcosa decide di fare qualcosa, e, partita per una “cosa rossa” fa una “cosa arcobaleno”. Un nuovo animale politico che, a scelta, può essere un Arcobaleno di Sinistra o una Sinistra arcobaleno. Insomma un mutante del quale non sappiamo quali siano le capacità di sopravvivenza.

Io mi tengo la mia pragmatica Utopia: Nel tempo nulla sopravvive per caso, c’è sempre una ragione, non importa se per legge divina o di natura. I sogni esistono da sempre, e senz’altro si possono realizzare, se ciò non fosse non sarebbero sopravvissuti, nel tempo.”
Il mio sogno è vivere fino al compimento della Costituzione della Repubblica Italiana. Certo, in un momdo politico che fa di tutto per stracciarla sembra una candidatura all’immortalità.
Ma non abbiamo forse il dovere di agire come se fosse il nostro ultimo giorno e pensare come se fossimo immortali?
I miei auguri per il 2008 con una esortazione: buttate via quello che vi pare ma mai i sogni, prima o poi troverete qualcuno con lo stesso sogno e allora ciò che era un sogno diventerà una nuova realtà.

Pino De Luca
(pino_de_luca@virgilio.it)


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