Approfondimenti » 04/02/2008
Ultimo avanzo di un teatro infelice. Di Aldo Indini
Durante la gestione comunale del Sindaco Vincenzo Guadalupi (02/07/1948 al 27/06/1055) l’Amministrazione comunale, preoccupata per la stabilità del teatro comunale Giuseppe Verdi, chiese all’Ingegnere Capo del Comune Ing. Ugo D’Alonzo di redigere una relazione tecnica esplicativa sulla struttura del teatro.
In data 19/04/1951 l’Ingegnere Ugo D’Alonzo propose la demolizione del vecchio teatro Verdi e di costruirne uno nuovo altrove.
A seguito di detta relazione tecnica del 19/04/1951 dell’Ingegnere Capo del Comune, su proposta del Sindaco Francesco Lazzaro (02/07/1951 - 22/02/1955), con delibera n. 211 in data 15/03/1952, veniva nominata una commissione, per l’esame delle condizioni del teatro, presieduta dall’Assessore ai Lavori Pubblici Mario Marino Guadalupi e composta da tutti i rappresentanti politici dei partiti presenti in Consiglio Comunale.
Negli anni successivi, con i Sindaci Antonio Di Giulio (03.03.1956 - 18.06.1956 ) e Manlio Poto (26.06.1956 - 03.04.1959), si provvide ad un continuo puntellamento della struttura le cui condizioni statiche cominciavano ad essere preoccupanti.
Il 22/08/1956 il prefetto emise decreto di non agibilità del teatro per spettacoli, sia cinematografici che teatrali indirizzato al Sindaco Manlio Poto che, nello stesso anno 1956, dispose, con motivata ordinanza, l’inagibilità della struttura.
Su richiesta del Commissario Prefettizio Pasquale Prestipino (13/04/1959 - 06/11/1960), l’Ingegnere Capo del Comune Ing. Vincenzo Valentini ed il Comandante dei Vigili del Fuoco geom. Fiorenzo Daturi relazionano in data 06/05/1959, sul “pericolo di pubblica incolumità” del teatro ed il Commissario Prefettizio il 30/09/1959, ne ordina la demolizione.
Ebbe così fine il Teatro Verdi progettato dall’Ing. Pergolesi inagurato nel 1892, in seguito alle modifiche apportate sui disegni del Sfondrini.
L’inventario dell’arredamenti avvenne il 1 marzo 1902 con la consegna della struttura ed arredamenti al “custode del cimitero”, unico dipendente comunale con la qualifica di custode in quel periodo... non fu un buon presagio...
Tra gli arredi due candelieri confacenti allo stile Luigi XV del palco reale del Teatro Verdi, ma non compresi nell’inventario che comprendeva, però, una cassa piena degli addobbi necessari per il palco reale, a detta di colleghi anziani del Comune, contenente i due candelieri.
Prima della demolizione dell’edificio da parte della CISET del geometra Franco Fanuzzi, lo smontaggio dell’interno del teatro era stato affidato ad una piccola impresa “Frangiscone”, i cui operai ad un angolo della platea avevano accumulato dei materiali ferrosi da vendere. Fu tra questi materiali durante un sopraluogo che trovai, per puro caso, due candelieri, contorti e rovinati e privi di alcune parti.
Con il contributo dell’ economo comunale Maurino, feci rifare i pezzi mancanti, alla cui fusione provvide un operaio della “Marimist”, nell’ Arsenale Militare, ed una volta ultimati (divenuti appetitosi) li tenni nascosti presso un deposito comunale sino alla definitiva sistemazione della sala Giunta Comunale, ove, sentito l’Ingegnere Capo Valentini, i due candelieri vennero posati su un mobile dove sono attualmente visibili. Ciò avvenne sul finire dell’amministrazione del Sindaco Vitantonio Bruno (03/12/1960 - 15/02/1965).
Con lettera inviata il 27/11/1976, al Sindaco Francesco Arina (25/11/1975 - 09/10/1980), chiedevo che i candelieri tornassero nel nuovo teatro, una volta ultimato (in quel periodo solo una struttura in ferro) ovvero che venissero rimossi dalla sala della Giunta. La mia preoccupazione era dovuta perché tolta l’ etichetta metallica riportante il numero d’inventario, ricordai personalmente al Sindaco l’attenzione rivolta ai candelieri da parte di un dipendente comunale, all’epoca di grande influenza politica, che era convinto che questi non fossero di proprietà comunale e quindi altrove destinabili. Ed i candelieri vennero inventariati nuovamente e tenuti sotto stretta sorveglianza.
In vista di una probabile inaugurazione del Nuovo Teatro Verdi in data 24/06/2000 rinnovai la richiesta, di collocazione nel teatro dei candelieri giacenti nella sala della giunta, al Sindaco Giovanni Antonino ma la nota è rimasta priva di riscontro.
Analoga richiesta ho inoltrato il 30 gennaio 2007 al Sindaco Domenico Mennitti: riportare i due candelieri nel nuovo teatro”Giuseppe Verdi da custodire in apposita “vetrina” con una semplice targa: Candelieri facente parte dell’arredo del palco reale dell’ex Teatro Giuseppe Verdi” - Anno 1901.
Divulgai la notizia al “Quotidiano” e da questi, in un’articolo apparso il 4 febbraio 2007, venuto a conoscenza del parere del Sindaco Mennitti sull’argomento: Stabiliamo con certezza l’origine - I candelabri dovranno quindi essere esaminati e studiati di chi ha competenza di farlo - Le linee architettoniche diverse del Nuovo Teatro Verdi - Una ipotesi potrebbe essere quella di musealizzarli.
Questi i problemi sorti anche con: Ultimo avanzo di un Teatro Infelice.
Geom. Aldo Indini ex dipendente comunale
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