Approfondimenti » 23/02/2008
Italian Job: non deve passare la "trappola mediatica". Di Ivana Andriulo
Sono vivamente preoccupata all’idea che, di tutta questa vicenda di malapolitica, possa passare, principalmente, il messaggio della “trappola mediatica” nei confronti del Senatore Curto.
Tristezza, invece, mi producono le affermazioni della massima istituzione comunale, il Sindaco Marinotti: anch’egli grida all’agguato mediatico e allo sciacallaggio politico con una facilità tale da far, quasi, sorridere di rabbia.
Quale vergognoso coraggio spinge un’istituzione ad invitare ad abbassare i toni e a rasserenare gli animi quando, fino a ieri, è stato proprio il Senatore ad urlare, dalle pagine dei giornali, minacce di notevole pesantezza: se avessimo proiettato, in piazza, il video che lo riguarda, avrebbe rivelato nomi del centrosinistra o comunque di entrambi gli schieramenti, che avrebbero ricevuto tangenti.
Oltre il danno la beffa!
Mi chiedo: il Senatore, componente della Commissione Antimafia, dice di essere a conoscenza di un episodio così grave, quale ricevere tangenti, ed invece di denunciare siffatto episodio a giusto tempo, usa queste informazioni come strumento di minaccia?
Se il Sindaco avesse dedicato più tempo a recepire gli umori dei cittadini francavillesi invece di liquidare l’episodio con sterili affermazioni di parte, si sarebbe reso conto dell’urgente necessità di capire, di vedere, di sapere non per “sentito dire”, da parte della cittadinanza.
Per questo l’iniziativa di ieri non è stata un processo in piazza per assolvere o condannare, ma per mettere a conoscenza la città di ciò che è successo.
Ricordando che anche una sola voce stonata va ascoltata e non azzittita, liberamente la gente valuterà la gravità dell’episodio e l’importanza di esserne venuta a conoscenza.
A giudicare dalla cospicua presenza di ieri, abbiamo visto giusto: quella gente ha fatto appello alla propria coscienza cittadina ed al proprio diritto di sapere.
Ivana Andriulo
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