Approfondimenti » 10/03/2008
Il parcheggio del Teatro. Di Aldo Indini
Ho appreso dalla stampa che, su proposta dell’assessore alla Programmazione Economica Mauro D’Attis, la Giunta Municipale ha dato mandato per la progettazione sull’uso della struttura dell’ ex teatro Di Giulio a parcheggio.
Sono convinto che l’Ufficio Traffico abbia fornito con uno “studio aggiornato di fattibilità” tutte quelle notizie preliminari per una progettazione sull’uso e costi di un parcheggio nel centro storico, con particolare riferimento al “Tichet” da pagare dall’utenza.
Nell’anno 1991 sindaco Quaranta, Assessore al Traffico Marchionna, vice sindaco ed assessore ai lavori pubblici Albano, venne richiesto ai redattori del Piano Urbano del Traffico, in stesura da parete dell’ ingegneri Cecilia e Bottaro, uno stralcio sui parcheggi.
Trattasi del primo Piano Urbano del Traffico, approvato dal Consiglio Comunale con la delibera n. 18 del 9 marzo 1992.
Detto stralcio venne redatto affinché il Comune potesse attingere ai finanziamenti regionali, ottenendo 5 miliardi di lire per il parcheggio multipiano su suolo demaniale, ex caserma Ederle prospiciente la via Castello, con oltre 300 posti auto, il cui appalto concorso venne assegnato alla ditta Lodigiani e poi sospeso. La pratica venne riesumata nel 2003 dal Commissario Pezzuto, ma non sono a conoscenza dell’ulteriore corso.
Tra la varie segnalazioni per la realizzazione di parcheggi futuri, non accolte dai redattori del piano due ipotesi, il parcheggio da realizzare nella Caserma Mantonè, ex monastero di San Benedetto sulla via G. Marconi, e il cinemateatro Di Giulio in via Cesare Battisti, quest’ ultimo aveva sospeso la sua attività, veniva segnalato come ipotesi di parcheggio del nuovo teatro Verdi in costruzione.
Il motivo dell’esclusione della caserma Mantonè, perchè ancora occupata dalla Sezione di Polizia Stradale, inoltre in caso di richiesta di acquisto dal demanio dello Stato, vi era la priorità da parte dei Beni Ecclesiastici, per diritto di prelazione, trattandosi di una struttura sottratta alla chiesa con la legge delle guarentigie del 1871.
Per il “parcheggio del teatro” (cinema Di Giulio), con accesso dal Largo Pipino, l’Ufficio Traffico aveva avanzato due ipotesi, sentite ditte specializzate in campo nazionale, per parcheggio privo di rampa a piano inclinato carrabile destinato a superare i livelli, rampa sostituita dal “sistema montauto ascensore” ovvero dal “sistema con elevatore circolare”, per 80 posti auto.
La realizzazione dei due sistemi soggetti alla normativa del Decreto del Ministero dell’Interno del 1° febbraio 1986 sui parcheggi e la normativa antincendio, che senza tener conto dell’ammortamento dello stabile, i costi di vigilanza, assistenza, custodia e le attrezzature necessarie, ma particolarmente i vari appalti di manutenzione delle complesse strutture idrauliche, il “tichet” era pari a £. 2.000, quando il costo della contravvenzione per divieto di sosta ammontava a £. 4.000, con accertamento da parte dei Vigili Urbani limitato al 2%.,riveniente dai rilievi di traffico.
Ma la maggiore preoccupazione era quella per un eventuale mancato uso del parcheggio da compensarsi da parte del Comune.
In breve se un posto auto sulle 24/h veniva occupato dall’utenza per 10/h con un introito di £ 20.000 le restanti 14/h pari a £. 28.000 restavano a carico del Comune.
Oggi, una maggiore fattibilità dovuta al fatto che con delibera del C. C. n. 697 del 20/09/2002 il Comune in deroga al previsto dall’art. 7 comma 10 del C,d.S con la designazione degli spazi di cui alla delibera G.M. n. 124 del 30/09/3002, concede agevolazioni nel centro storico a determinate categorie di utenti, si ché uno stallo di parcheggio a pagamento invece di introitare il Comune nelle 5 ore mattutine €. 5 con “Tichet” da €. 1, dal normale utente, l’utente agevolato paga €. 1 per 5 ore ed i restanti €. 4 sono a carico del Comune.
Bisogna però tener presente che la Corte di Cassazione, seconda sezione civile, con sentenza n. 12834 del 31 maggio 2007 , ha sancito che “ Le delibere comunali non possono derogare al C.d.S.”, e poiché ancora in vigore le agevolazioni di cui innanzi, questa situazione potrebbe provocare ricorsi al G.d.P. per le contravvenzioni elevate nei divieti di sosta del centro storico, non essendovi una rotazione dei parcheggi a pagamento.
Aldo Indini
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