Teatro » 02/05/2008
I Menecmi @ Teatro Comunale - Ceglie Messapica
• 02/05/2008 - Teatro Comunale (Ceglie Messapica) - Porta ore 20.00 - Sipario ore 21.00
Il botteghino sarà aperto per la prevendita di ciascun spettacolo i martedì e il giorno prima dello spettacolo dalle 18 alle 20 e il giorno dello spettacolo dalle 18 ad inizio spettacolo. Per informazioni: 0831.377863 e ceglieteatromediter@libero.it
• 29/03/2008, La Provincia di Brindisi a Teatro - Teatro Olmi (Latiano) - Serali: porta ore 20,30 – sipario ore 21,00
La biglietteria del teatro sarà aperta il giorno dello spettacolo dalle 17,30.
TeatroInsieme
Domenico Clemente
I DUE GEMELLI
Tratto dai MENECMI
elab., regia e interpret. di D. CLEMENTE
Genere: Classico
La vicenda si snocciola tra equivoci, intrighi ed errori in cui sono coinvolti tutti i personaggi che qui sembrano, nella loro tipologia caratteriale, anticipare gli stili propri della Commedia dell’Arte. Il meccanismo teatrale è perfetto. I ritmi incalzanti non lasciano respiro e il pubblico ride al solo apparire del Menecmo di turno, curioso di vedere come riuscirà a sbrogliare la matassa. Imbrogli, dispetti, trucchi, lussuria, scuse e sotterfugi…
Basata sugli scambi di persona, i "Menecmi" è certamente la più bella e famosa delle commedie plautine, a cui la letteratura teatrale seguente è in qualche modo debitrice per spunti, trame, personaggi e situazioni (solo per citarne i più famosi: "I due gemelli veneziani" di Goldoni, "La commedia degli equivoci" di Shakespeare e persino il grande Totò nel film "Totò e Cleopatra" ).
La vicenda si snocciola tra equivoci, intrighi ed errori in cui sono coinvolti tutti i personaggi che qui sembrano, nella loro tipologia caratteriale, anticipare gli stili propri della Commedia dell¹Arte, ancora lontana da venire: il servo sciocco e quello intrigante, il parassita, il vecchio truffato, la moglie tradita, ecc. ecc.
Se è vero, com'è vero, che l'esuberanza verbale e il lazzo sono i mezzi attraverso i quali Plauto otteneva la risata crassa, la comicità, questa messinscena li rafforza e spinge sino in fondo sul pedale del gioco e dell'equivoco. Anche per questo, abbiamo spostato la vicenda in questa nostra terra di mare e di confine, aggiungendovi alcune coloriture dialettali così da avvicinarci ancora di più a quella grassezza popolare voluta dall'autore (che una traduzione troppo "pulita" penalizzava) e per riportarne appieno quei caratteri di licenziosita e comicità che sono certamente più consoni allo spirito dell'arte plautina.
Il meccanismo teatrale è perfetto già nella sua scrittura. I ritmi incalzanti non lasciano respiro (neanche agli attori) e il pubblico, ormai a conoscenza dell'equivoco, ride al solo apparire del Menecmo di turno, curioso di vedere come riuscirà a sbrogliare la matassa. Imbrogli, dispetti, trucchi, lussuria, scuse e sotterfugi. Ma sotto finale tutto sembra chiarirsi e il cerchio si stringe sempre di più intorno ai due fratelli...pardon...ai due gemelli!
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