Approfondimenti » 20/05/2008
La barca dei pellegrini. Di Aldo Indini
L’ abate della chiesa di S. Maria di Cardona, il nobile don Paolo De Vilana Perlas nativo di Barcellona nella Catalogna, presentato da Carlo VI, fu dal Pontefice Clemente XI nominato Arcivescovo di Brindisi il 16 dicembre 1715. Il suo ingresso solenne il 10 maggio 1716 accolto dal sindaco Giovanni della Ragione.
Avendo trovato il palazzo vescovile in pessimo stato, data la lunga vacanza di otto anni della sede, lo riparò a sue spese di con otre cinquemila ducati.
Malgrado la situazione finanziaria per l’eccessiva spesa, il 26 maggio 1720, sindaco Nicolò Brancasi, l’Arcivescovo pose la prima pietra del magnifico seminario, facendo però diroccare l’antichissimo tempio di S. Leucio.
Nel 1722 prima della sua promozione alla cattedra Salernitana, ove se ne partì il 1 maggio 1723, data la situazione economica venuta a creare volendo rendersi conto delle entrate spettanti alla Mensa Arcivescovile, fa compilare dal notaio Giuseppe Matteo Bonavoglia, una Patea di tutte l’entrate, cioè il reddito dell’Arcivescovo riveniente da beni mobili ed immobili e tassazioni.
Fra dette entrate figura l’esercizio di traghettamento nel porto tra le due sponde del seno di ponente nella località Santa Maria, l’attuale pontile del Villaggio dei Pescatori. di attracco della « barca di Santa Maria.»
Tale diritto ritenuto esclusivo da parte della Mensa Arcivescovile scaturiva dal fatto che unico trasporto in quel tempo tra la città ed il Casale, completamente disabitato, era costituito dai pellegrini che si recavano presso la Chiesa di Santa Maria del Casale, che avveniva con due imbarcazioni di proprietà della Mensa Arcivescovile date in fitto.
Tutti gli altri barcaioli avevano la facoltà del trasporto dei fedeli il giorno 8 settembre, festività della Vergine SS. del Casale, con tariffa doppia di andata e ritorno.
Con R.D./1885, subentrano le prime disposizioni inerenti i porti che vanno sempre più perfezionandosi con la costituzione delle Capitanerie di Porto e la piena libertà di circolazione di tutti i natanti sino all’emanazione, nel 1942 del testo definitivo del Codice della Navigazione.
Siamo nell’anno 1931 quando il comandante del porto Silvio Fontanella, dimostra l’incompatibilità con l’attuale stato di diritto, l’esclusività del traghettamento da parte della Mensa Arcivescovile già sottoposto all’Avvocatura dello Stato che ritiene il diritto, ”non provato”.
Da Ostuni, nel novembre 1931 l’arcivescovo Tommaso Valeri informa il Procuratore del Re di Bari, “il procedere lesivo per gli interessi della Mensa Arcivescovile da parte del comandante la Capitaneria di porto di Brindisi”.
Nel dicembre dello stesso anno la Direzione Generale della Marina Mercantile, riconferma la piena libertà di circolazione nel porto e la inconsistenza del diritto esclusivo della Mensa Arcivescovile.
A placare gli animi, interviene il Ministero di Grazia e Giustizia e degli Affari di Culto, che stabilisce quale provento, per il preteso diritto esclusivo di traghetto di £. 2.300 annue, l’aumento, dello stesso importo della congrua, (beneficio a carico dello stato) in quel tempo corrisposta alla Mensa Arcivescovile di Brindisi.
Il collegamento tra Brindisi ed il Casale continua ad essere eseguito con un regolare servizio di barche, ma nel 1937 su richiesta del preside del Collegio Navale Enrico Longhi, il federale Lorenzo Mugnozza chiede al podestà Corradino Panico Sarcinella che venga realizzato un servizio di autobus con fermata presso il Collegio
Nella risposta il podestà da a conoscere che sin dal dicembre 1937 erano in corso trattative per un regolare servizio di filobus dal largo Montenegro al campo di aviazione.
Bisogna giungere al maggio 1947, sindaco Francesco Lazzaro, quando con l’iniziativa di un privato Cosimo Moretto inizia il servizio di autotrasporto Brindisi-Salesiani-Casale; nel 1964, sindaco Vitantonio Bruno, la Giunta Municipale disponeva la concessione a favore della NUOVA ITALSUD di Bari,, e nel 1969, sindaco Francesco Arina, all’azienda municipalizzata A.M.A.B. che, nel 1975, sindaco Francesco Lo Parco, viene sostituita in via definitiva dalla SOCIETA’ TRASPORTI PUBBLICI.
Giuseppina, Annamaria, Augusto le prime tre motobarche, che vennero costruite dalla SACA negli anni 1958/59, sindaco Manglio Poto, per conto della cooperativa CONTRAMARE di Guadalupi, Gigante e Piliego, quest’ultimo vendette la propria quota a De Marco (Impianti elettrici) che nell’anno 1962, a sua volta, decise di venderla a Cosimo Gioia, quando è sindaco Vitantonio Bruno.
Sciolta a Contramare nasce la C.C.I.A.A. ditta individuale di Cosimo Gioia che con otto imbarcazioni gestisce tutti i trasporti interni del porto, e tre di queste, utilizzate per il servizio Brindisi-Casale con un contributo annuo del Comune di £.1.000.000 a copertura del disavanzo, sul costo del biglietto di cent, 50, sindaco Vitantonio Bruno.
Nel 1978 la figlia di Cosimo Gioia, Elena sposa Pasquale Giurgola e rilevano due motobarche costituendo la società CASALMARE, assorbendo il contributo comunale. Nel settembre 1979 ignoti bruciarono una delle due motobarche e la società costretta alla costruzione di un nuovo natante a norma di legge, modificando in tal senso, anche la restante motobarca ed il contributo comunale raggiunse le £.3.500.000 mensili, sindaco Francesco Arina, ed il costo del biglietto sale ad una lira.
Nel Luglio 1988, sindaco Ennio Masiello, subentra la nuova tabella di armamento con nuovi oneri e nel 1994, sindaco Francesco Arina, essendo già stata costituita la società BRINDISI MARE per la gestione totale dei servizi portuali la CASALMARE viene assorbita da quest’ultima.
Nell’agosto 1996, sindaco Lorenzo Maggi il Comune pubblica un avviso di gara per cinque anni del servizio Brindisi-Casale, ma pone, quale condizione per partecipare almeno tre anni di analogo servizio e pertanto vi partecipa solo la BRINDISI MARE con il ribasso del 20% a ciò si oppone la Società TECNIMARE che chiede di abolire dal bando simile requisito, ma il Comune, sindaco Lorenzo Maggi, non ne tiene conto ed affida alla Brindisi Mare l’appalto sino al dicembre 2001, e l’impossibilità di proroga viene comunicata alla BRINDISI MARE dal Dirigente Comunale ai Trasporti arch. Sergio Attolini.
Nel novembre 2001, sindaco Giovanni Antonino, il Comune affida a trattativa privata il servizio Brindisi-Casale alla SOCIETA’ TRASPORTI PUBBLICI,con il nolo dei natanti alla S.T.P.da parte di un privato.
L’attuale costo del biglietto di sola andata o ritorno è di €. 0,80, da acquistare presso edicole o tabaccherie, che ne sono spesse volte sprovvisti ovvero chiusi nei giorni festivi, in detta occasione, il biglietto viene acquistato a bordo al costo di €. 1,50 (circa 3.000 di vecchie lire) favorendo l’uso del mezzo privato in vece del servizio pubblico.
Aldo Indini
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