Approfondimenti » 09/06/2008

La visita del Papa per... "Coloro che non contano niente”. Di Bruno Mitrugno

“Coloro che non contano niente” erano i destinatari di una lettera pastorale di Don Tonino Bello, a loro vorrei fosse rivolta un attenzione particolare alla vigilia della visita nella nostra città di Papa Benedetto XVI.
Un attenzione particolare ai nostri cittadini invisibili, a coloro che non gridano i loro diritti davanti ai palazzi, agli ultimi della fila, ai bisogni dimenticati, ai sempre più numerosi utenti”brindisini” della mensa per i poveri e della loro richiesta di vestiti usati.
Siamo una città solidale, capace di grandi gesti di umanità come la storia recente ha mostrato con l’accoglienza di coloro che sono sbarcati sulle nostre coste; la gente della nostra terra è sempre pronta a silenziosi, piccoli gesti di vicinanza con chi non ce la fa, con chi ogni mese combatte con lo sfratto, con la famiglia che ha il papà in carcere, con l’aiuto reciproco di chi vive problematiche quotidiane legati all’handicap , alla salute mentale, all’alcol .
E ancora la nostra gente è pronta a essere vicina alle persone sole , spesso bisognose solo di sentirsi vive, vicinanza attraverso il volontariato ,mantenendo in piedi aiuti reali e punti di riferimento; nella nostra città vengono espressi servizi, la mensa per i poveri, l’accoglienza a persone in difficoltà, un dormitorio per immigrati, l’attenzione alle giovani donne immigrate vittime della prostituzione e ancora tanti punti di riferimento, associazioni laiche e cattoliche sempre in trincea nell’offrire risposte vere e immediate ai bisogni reali della gente.
Ma questo patrimonio di umanità, in un contesto in cui prevale sempre di più l’indifferenza e la paura dell’altro, questa ricchezza che abbiamo a Brindisi non vive di rendita, ha bisogno di essere sostenuta, aiutata , vitalizzata.
La venuta del Pontefice, può essere l’occasione per la nostra comunità cittadina ,per offrire un segno della nostra umanità ? Un segno, una struttura , tra le tante dismesse ,per offrire un’accoglienza dignitosa a chi , sia esso immigrato o brindisino in situazione momentaneo di disagio, chiede ospitalità , un piatto di minestra in un ambiente più confortevole, servizi igienici adeguati.
L’accoglienza non fa aumentare “gli ospiti” come qualche sciocco pensa, ma è innanzitutto baluardo di civiltà e punto di riferimento per le istituzioni pubbliche per avviare interventi di integrazione. L’indifferenza e la mancanza di risposte ai bisogni reali delle persone fa sempre aumentare atteggiamenti antisociali che spesso sfociano in cronaca, la nostra città ne è quasi esente, ma non si può pensare che duri in eterno.
Una struttura di accoglienza, non solo come risposta a un bisogno reale del territorio ma segno che alla comunità cittadina stanno a cuore i problemi dei meno fortunati. Segno e testimonianza che la gioia, la preghiera, l’inno alla vita e alla speranza che la visita del Santo Padre suscita in tutti noi, dal 16 giugno ,dal giorno dopo, diventano storia e Antonio, Stefanil e Irina, potranno guardare con nuovi occhi al loro incerto futuro.
“A voi diceva Don Tonino Bello,che non contate nulla agli occhi degli uomini ma che davanti agli occhi di Dio siete grandi”

Bruno Mitrugno
Caritas Brindisi