Approfondimenti » 24/08/2008
A proposito di sponsor sportivi. Di Antonio Di Leo
Spett.le Redazione
il 23 Agosto si è svolto presso il PalaPentassuglia la presentazione della nuova squadra di basket la "ENEL BRINDISI", evento di grande risonanza mediatica e sportiva,
perchè ci accingiamo ad affrontare un campionato di LegaDue.
La città ritorna ai fasti di tantissimi anni fà, quando io ero ancora una bambino delle scuole elementari e vedevo i giocatori dell'allora Bartolini Brindisi, i miei paladini, i miei eroi fatti di carne e ossa.
Dimenticavo non sono un appassionato di Basket anche se ogni tanto lo seguo e sono stato contento per la tanto agoniata promozione.
Il mio sport è una di quelli che a Brindisi non viene seguito, uno sport che molti definiscono "MINORE". Ma vi assicuro non lo è!
La Dirigenza del sodalizio ha lavorato alla clemente per mettere in piedi una squadra competitiva, ha cambiato nome e lo sponsor. E per questo ultimo elemento che ho deciso a mandrVi una e-mail per manifestare tutto il mio
disappunto verso le dichiarazioni del primo cittadino e indirettamente del patron.
E' mai possibile che la classe politica Brindisina, quando
si rivolge alla cittadinanza, lo faccia pensando con tanta presunzione di parlare alla pancia dei Brindisini e non al cuore e alla testa degli stessi?
Sappiamo tutti cosa produce ENEL, sappiamo tutti che è una
importante industria del sistema paese Italia e che a Brindisi crea grandi utili, ma a volte il progresso porta con sè tante disfunzioni se così le vogliamo chiamare. E' una lunga storia a Brindisi quella delle convenzioni con l'Enel per i quantitativi di carbone da destinare alle centrali. Tante polemiche, commissioni di studio, ecc. senza mai
arrivare ad una seria ed equa soluzione che tenga conto dei legittimi interessi di ognuna delle parti, Enel e Città di Brindisi.
Queste commmissioni non si comprende bene cosa abbiano concluso. Forse hanno solo elargito i gettoni di presenza?.
Allora tornando alla dichiarazione del primo cittadino, quando ha trionfalmente detto che finalmente una parte degli utili dell'ENEL rimangono a Brindisi sotto forma di sponsorizzazione, ha voluto dire che la questione carbone deve
intendersi chiusa? Ma da quando in qua una squadra di basket, che è anche un impegno imprenditoriale privato deputato a fare utili e non certo beneficienza, deve essere destinataria degli utili che magari potrebbero essere destinati agli interessi comuni della città? Che fine ha fatto la ventilata proposta di far pagare meno l'energia elettrica alle famiglie Brindisine visto che sopportiamo l'onere di un insediamento produttivo energetico di grandissime dimensioni. E' mai possibile che l'imprenditoria, stranamente, a Brindisi si debba fare
solo ed esclusivamente con denaro pubblico senza mai rischiare nulla di proprio? Ma costoro quando parlano hanno presente la differenza che esiste tra un imprenditore privato ed uno stipendiato?
Mi auguro che la prossima volta, certi personaggi della "Brindisi che conta" prima di parlarmi alla pancia, pensino che dall'altra parte c'è una PERSONA, anzi ci sono centinaia e centinaia di PERSONE.
Vi Saluto cordialmente.
Antonio Di Leo.
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